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IEA ha realizzato un database utilizzando una serie di indicatori per misurare l’efficienza energetica nei vari paesi nei settori residenziale, trasporti, servizi e industria manifatturiera Per monitorare l’efficacia delle politiche di efficienza energetica è fondamentale disporre di dati e indicatori affidabili sull’uso dell’energia. L’IEA- International Energy Agency – considerando l’importanza di tali dati, ha pubblicato per la prima volta una banca dati sugli indicatori di efficienza energetica con dati annuali dal 2000 al 2015. La banca dati include indicatori relativi all’efficienza energetica e all’intensità di carbonio per 4 settori chiave per i paesi membri dell’IEA, ovvero il residenziale, i servizi, l’industria manifatturiera e i trasporti. Questi indicatori sono calcolati utilizzando i principali dati di attività settoriali. Nei vari paesi il settore dei trasporti ha rappresentato la quota più alta del consumo finale di energia nel 2014 (34%), seguito dall’industria manifatturiera (27%), dal settore residenziale (19%) e infine dal settore dei servizi (14%). Il database fornisce preziose informazioni sui modelli di consumo energetico a livello nazionale e consente ai paesi di monitorare i miglioramenti dell’efficienza energetica in tutti i settori e negli usi finali. Gli indicatori utilizzati vogliono rappresentare l’efficienza energetica nei diversi settori nel migliore dei modi. Per esempio nell’ambito dei trasporti l’intensità del trasporto passeggeri indica la quantità di energia utilizzata per spostare un passeggero su una distanza di un chilometro e varia nei paesi a seconda della modalità di trasporto (strada, aria, acqua, ferrovia), dei tipi di veicoli utilizzati (autovetture, autobus, ecc.) e del numero di passeggeri per veicolo). L’intensità del trasporto passeggeri è particolarmente elevata in paesi come gli Stati Uniti, a causa dell’ampio uso di autovetture (di cui una quota elevata sono SUV) e di voli nazionali rispetto a modi di trasporto più efficienti come autobus e treni. Al contrario, questo indicatore è relativamente basso in paesi come la Francia, dove il trasporto ferroviario è relativamente comune. Nell’ambito degli edifici residenziali gli indicatori considerano l’intensità di riscaldamento degli spazi residenziali partendo dal consumo energetico per superficie di pavimento. Questo indicatore è diminuito in modo significativo in molti paesi dell’AIE, paesi quali Austria, Francia, Germania, Irlanda, Corea, Paesi Bassi e Spagna hanno registrato riduzioni superiori al 30% dal 2000. I paesi più caldi in genere hanno intensità di riscaldamento degli ambienti più basse, perché garantire il comfort all’interno degli edifici residenziali richiede meno energia. Per l’industria manifatturiera, l’intensità energetica media di un paese dipende dal peso dei diversi sottosettori nel mix manifatturiero. Nel complesso, l’intensità del settore manifatturiero è diminuita nel tempo in quasi tutti i paesi, grazie soprattutto ai miglioramenti dell’efficienza in sottosettori chiave particolarmente energivori come quelli delle sostanze chimiche e dei metalli di base. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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