Ddl Ambiente approvato al Senato

Importanti misure in favore dell’ambiente e della green economy. Ora il provvedimento passa alla Camera

Mercoledì 4 novembre l’Assemblea di Palazzo Madama ha approvato, con modifiche, con 156 voti favorevoli, 85 contrari e 14 astenuti, il ddl n. 1676, collegato ambientale; il testo torna ora all’esame della Camera. Il DDl, che recepisce e norma comportamenti e modalità di produzione legate alla green economy e alla economia circolare, prevede significative misure in molti campi tra cui un fondo per gli interventi di bonifica negli edifici pubblici, misure per la gestione dei rifiuti, un programma per la mobilità sostenibile, norme sul fine vita del fotovoltaico, nuove norme per gli appalti verdi, misure per lo sviluppo dell’economia circolare, prevenzione del dissesto, fondi per le Aree Marine Protette e norme per le operazioni di dragaggio nei porti.

Per quanto riguarda il contrasto al dissesto idrogeologico, con il collegato viene istituito un fondo per la progettazione di interventi di mitigazione nelle aree a rischio e vengono stanziati 10 milioni di euro per il 2016 per finanziare interventi di demolizione di immobili abusivi nelle aree ad alto rischio idrogeologico.
Sul fronte della bonifica dell’amianto dei capannoni e delle strutture produttive vengono introdotti incentivi per le imprese, attraverso il credito d’imposta del 50% delle spese sostenute.

In riferimento alla gestione del fine vita di pannelli fotovoltaici, all’articolo 40, comma 3, del decreto legislativo 14 marzo 2014, n. 49, dopo il primo periodo è inserito il seguente: «Limitatamente ai pannelli fotovoltaici immessi sul mercato successivamente alla data di entrata in vigore della presente disposizione, per uso domestico o professionale, al fine di una corretta gestione del loro fine vita, i sistemi individuali e collettivi di cui agli articoli 9 e 10, per ciascun nuovo modulo immesso sul mercato, adottano un sistema di garanzia finanziaria e un sistema di geolocalizzazione delle medesime tipologie di quelle richieste dal Gestore dei servizi energetici nel disciplinare tecnico adottato nel mese di dicembre 2012, recante “Definizione e verifica dei requisiti dei ‘Sistemi o Consorzi per il recupero e riciclo dei moduli fotovoltaici a fine vita’ in attuazione delle ‘Regole applicative per il riconoscimento delle tariffe incentivanti’ (DM 5 maggio 2011 e DM 5 luglio 2012)”.

Il Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, in una nota esprime soddisfazione e sottolinea che si tratta di un provvedimento strategico per l’Italia “che guarda con fiducia alla Cop21 di Parigi, sulla strada già tracciata dell’economia circolare. L’ok del Senato al testo ci avvicina a un risultato necessario: avere in tempi brevi l’approvazione definitiva anche alla Camera di un impianto di norme che, dopo un lungo passaggio parlamentare, è in grado di dare energia verde all’Italia. Il Collegato interviene con determinazione nel contrasto al dissesto idrogeologico, con il fondo per la progettazione e con oltre 10 milioni di euro ai comuni che vogliono abbattere edifici abusivi costruiti in zone a rischio. Arrivano 35 milioni di euro per la mobilità sostenibile e si affronta il tema degli appalti verdi, con i criteri ambientali minimi cui le pubbliche amministrazioni devono attenersi per gli acquisti”. 

Il presidente della Commissione Ambiente del Senato Giuseppe Marinello sottolinea: “Con l’approvazione del ddl Ambiente, l’Italia finalmente si dota di una Agenda Verde innovativa che pone il paese all’avanguardia per la green economy: abbiamo lavorato a lungo con passione esaminando parola per parola un testo che consente finalmente all’Italia di dotarsi di politiche ambientali e di scelte economico-industriali che permettano lo sviluppo eco compatibile. L’introduzione della mobilità sostenibile, le misure per la prevenzione del rischio idrogeologico e la difesa del suolo, gli sgravi per le bonifiche dell’amianto, la difesa del mare dall’inquinamento e dai rifiuti nonché l’istituzione di nuove aree marine protette e tutte le altre misure previste dal collegato ambientale rappresentano una scommessa vinta”. 

Il senatore Pd Stefano Vaccari, segretario della Commissione Ambiente e relatore dell’importante provvedimento ha commentato: “Si tratta di un provvedimento davvero innovativo che recepisce e norma comportamenti e modalità di produzione tra le più avanzate, introducendo, per la prima volta, i concetti di green economy ed economia circolare. Per combattere il traffico nelle città viene incentivato l’uso della bici e del car sharing. Chi deciderà di andare al lavoro in bici avrà la copertura assicurativa dell’Inail finora non prevista. Le scuole potranno dotarsi di un mobility manager per provare, finalmente, a far coincidere gli orari degli spostamenti verso e dalle sedi degli istituti del personale e degli studenti con quelli dei mezzi pubblici. I principi dell’economia circolare, quella basata sul riuso e sulla riqualificazione, saranno alla base sia dell’operato delle pubbliche amministrazioni (negli acquisti e negli accordi con le imprese) che del singolo con la reintroduzione, ad esempio, del vuoto a perdere e il divieto di buttare in strada cicche di sigarette, scontrini e fazzolettini di carta. Nelle nostre montagne potranno sorgere le “green community” e viene introdotto il marchio volontario “Made green in Italy” per certificare le produzioni ambientalmente sostenibili. Misure specifiche verranno introdotte per contrastare il dissesto idrogeologico, vera piaga del nostro territorio. Nel provvedimento sono state anche recepite norme che corrispondono a principi di civiltà: non sarà possibile togliere l’acqua a coloro che, in difficoltà economiche, non sono più in grado di mantenersi al passo con i pagamenti delle bollette così come non sarà più possibile pignorare gli animali domestici o di affezione. Infine, i Comuni potranno istituire aree in cui procedere alla progressiva sostituzione del petrolio con energia da fonti rinnovabili, le cosiddette “Oil Free Zone”. Insomma una serie di provvedimenti che consentiranno al nostro sistema di mettersi al passo con le più moderne tecnologie nel rispetto dell’ambiente e della qualità della vita del cittadino e delle comunità”.

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