+2% per le rinnovabili nel primo trimestre 2018

Pubblicata l’analisi trimestrale Enea per il periodo gennaio-marzo 2018: crescono i consumi di energia e le rinnovabili grazie all’ottima performance dell’idroelettrico. Emissioni CO2 stabili

Consumi energetici nel primo trimestre 2018 rispetto all'anno precedente

Enea ha pubblicato il consueto Rapporto trimestrale del sistema energetico italiano che si riferisce al periodo gennaio-marzo 2018. Rispetto allo stesso trimestre del 2017 i consumi di energia sono aumentati del 3%, con il settore civile che registra la crescita più significativa, del +4,5%; in ambito industriale l’aumento è del 2%, in linea con la produzione industriale; invariato il dato dei trasporti nonostante l’aumento degli indicatori di traffico, questo vuol dire che migliora l’efficienza dei veicoli.

Le rinnovabili segnano un +2%, grazie al settore idroelettrico in forte ripresa, +11%.

Francesco Gracceva esperto ENEA che ha coordinato l’Analisi, sottolinea che la crescita dei consumi finali più che doppia rispetto alla crescita economica del periodo è stata sostenuta dal settore civile ed è legata alle temperature più rigide di quest’inverno rispetto all’anno precedente

Per quanto riguarda le fonti energetiche primarie scende del 5% l’uso dei combustibili solidi, cresce dell’1% il ricorso al gas naturale, utilizzato soprattutto nel riscaldamento.

Nel primo trimestre del 2018 è aumentato del 2,5% il prezzo del gasolio rispetto allo stesso periodo del 2017, rendendolo il più alto fra i paesi dell’Unione europea. Dopo il forte aumento nel periodo di riferimento del prezzo del gas ci si aspetta una diminuzione nel trimestre in corso.

Ci si aspetta una diminuzione del prezzo dell’elettricità. “Secondo una nostra stima preliminare – commenta Gracceva – il costo medio dell’elettricità sostenuto dalle imprese con consumi elevati calerebbe del 5% a metà 2018, con un conseguente miglioramento in termini di competitività. Le riforme degli oneri di sistema avrebbero invece effetti marginali sulle imprese con consumi medio-bassi. A fronte di ciò, nei primi sei mesi dell’anno si stima un leggero incremento del prezzo dell’elettricità per le utenze domestiche (+0,7% rispetto al semestre precedente), prevalentemente a causa dell’aumento della componente ‘oneri di sistema’ in bolletta per gli sgravi concessi agli energivori”.

L’indice ENEA ISPRED, che misura il sistema energetico nazionale sulla base di sicurezza energetica, prezzi ed emissioni di anidride carbonica, segna una diminuzione del 7%, soprattutto a causa del peggioramento della componente decarbonizzazione (-14%).

Se si nota che le emissioni di COsono praticamente uguali rispetto allo stesso periodo 2017, nonostante la crescita significativa dei consumi energetici, d’altra parte non diminuiscono come richiesto per il raggiungimento degli obiettivi climatici al 2030. “Infatti, a una significativa diminuzione delle emissioni nella generazione elettrica negli ultimi due trimestri corrisponde un aumento delle emissioni nel civile e nell’industria e a un dato invariato nei trasporti. Anche per le fonti rinnovabili sembra consolidarsi una traiettoria sostanzialmente stazionaria, non in linea con gli obiettivi di crescita della quota di FER sui consumi finali di energia entro il 2030”, conclude Gracceva.

Praticamente stabili rispetto al primo trimestre del 2017 la componente ISPRED relativa alla sicurezza energetica e quella relativa ai prezzi.

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