2,1 miliardi per la riqualificazione delle periferie

Periferie da riqualificare: ok dal Governo al finanziamento di tutti i progetti di interventi

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Il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti, a conclusione della riunione della Cabina di regia del Fondo Sviluppo e Coesione, ha annunciato il via libera al finanziamento completo di tutti i progetti di interventi volti alla riqualificazione urbana presentati dalle Città metropolitane e dai Comuni capoluogo nell’ambito del bando periferie, per un ammontare complessivo di 2,1 miliardi.

Il Governo ha deliberato infatti un stanziamento ad hoc di 1,6 miliardi che va ad aggiungersi al “Fondo per l’attuazione del Programma straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie” di 500 milioni già previsto per il 2016. “Mantenuto, dunque- sottolinea il Sottosegretario- l’impegno preso dal Presidente del Consiglio”.

Il Bando periferie è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale n.127 del 1° giugno 2016 e il Decreto e definisce le modalità e la procedura di presentazione dei progetti per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie – ovvero le aree urbane caratterizzate da situazioni di marginalità economica e sociale, degrado edilizio e carenza di servizi – delle città metropolitane, dei comuni capoluogo di provincia e della città di Aosta.

Alle città metropolitane era richiesto di presentare proposte che comprendessero progetti specifici per il comune del loro territorio con il maggior numero di abitanti, sottoscritti dal sindaco del comune medesimo, e iniziative che interessassero anche gli altri comuni all’interno del perimetro metropolitano.

Il bando ha previsto interventi riguardanti diverse tipologie di azione:
a) progetti di miglioramento della qualità del decoro urbano;
b) progetti di manutenzione, riuso e rifunzionalizzazione di aree pubbliche e di strutture edilizie esistenti, per finalità di interesse pubblico;
c) progetti rivolti all’accrescimento della sicurezza territoriale e della capacità di resilienza urbana;
d) progetti per il potenziamento delle prestazioni e dei servizi di scala urbana, tra i quali lo sviluppo di pratiche del terzo settore e del servizio civile, per l’inclusione sociale e la realizzazione di nuovi modelli di welfare metropolitano e urbano;
e) progetti per la mobilità sostenibile e l’adeguamento delle infrastrutture destinate ai servizi sociali e culturali, educativi e didattici, nonché alle attività culturali ed educative promosse da soggetti pubblici e privati.

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