Ok a 600 MW di impianti agrivoltaici dal Consiglio dei Ministri

Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera alla realizzazione di 13 impianti agrivoltaici da tempo bloccati per i lunghi iter autorizzativi. Obiettivo del Governo è superare, a partire dal 2023, i 10 GW di impianti autorizzati e installati così da arrivare a produrre al 2030 due terzi dell’energia da fonti rinnovabili

Ok a 600 MW di impianti agrivoltaici dal Consiglio dei Ministri

Il Consiglio dei Ministri nella seduta dello scorso 4 maggio ha esaminato 14 procedimenti di valutazione di impatto ambientale dando il via libera alla realizzazione di 13 impianti agrivoltaici (12 in Puglia e uno in Basilicata), rimasti fino a oggi bloccati a causa di lungaggini burocratiche e lenti processi autorizzativi e un pozzo esplorativo per estrazione idrocarburi in Sicilia.

Per la realizzazione dei 13 impianti agrivoltaici, la cui potenza complessiva sarà di 593,662 MW, è naturalmente richiesto il rispetto delle prescrizioni assegnate da una delle Commissioni: tecnica di verifica dell’impatto ambientale VIA-VAS o tecnica PNRR-PNIEC.

Il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto sottolinea l’impegno del Governo nella “realizzazione di impianti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili per raggiungere l’obiettivo di decarbonizzazione che l’Italia si è impegnata a centrare di concerto con i partner europei entro il 2030”.

Il Governo, ha ricordato Pichetto, è intervenuto per snellire le procedure autorizzative, tanto che nel 2022 sono stati raggiunti sette gigawatt di nuovi impianti autorizzati e l’obiettivo è di superare dal 2023 i 10 GW di impianti autorizzati e installati, così da arrivare a produrre al 2030 due terzi dell’energia da fonti pulite.

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