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Pubblicato da IEA il World Energy Investment 2016, in crescita gli investimenti in eolico e fotovoltaico. Ma bisogna fare di più L’Agenzia IEA ha pubblicato il nuovo rapporto “World Energy Investment 2016” che evidenzia che è in atto una transizione energetica verso le rinnovabili e l’efficienza energetica e aumentano gli investimenti nelle tecnnologie green, ma i Governi devono fare di più per rispettari gli obiettivi climatici ed evitare i problemi di sicurezza energetica. Il rapporto Iea offre un’analisi dettagliata degli investimenti in tutto il sistema energetico globale, che sono scesi dell’8% nel 2015, con un calo nel petrolio e nel gas, mentre crescono gli investimenti nelle energie rinnovabili e nell’efficienza energetica. Secondo il Rapporto l’investimento totale nel settore energetico ha raggiunto USD 1,8 trilioni nel 2015, in calo da 2,0 miliardi di dollari rispetto al 2014. Le fonti fossili pesano comunque ancora per il 55% degli investimenti, anche se la percentuale è in forte calo, considerando che nel 2014 la quota era del 61%. Le rinnovabili sono passate dal 16 al 17%, gli investimenti in’efficienza pari al 12% del totale nel 2015, sono in crescita rispetto al 10% nel 2014. Nel 2015, la Cina, con una spesa di 315 miliardi di dollari, è stato il paese che ha maggiormente investito in energia, impegnandosi in particolare a costruire centrali low-carbon e reti elettriche, e attuando politiche a sostegno dell’efficienza energetica. Gli Stati Uniti hanno investito circa 280 miliardi di dollari nel 2015, con un calo di quasi 75billion di dollari, a causa dei prezzi bassi del petrolio e della deflazione dei costi. Il direttore esecutivo dell’AIE Fatih Birol sottolinea che il rapporto mostra che le misure messe in atto dai governi a sostegno delle rinnovabili sono la chiave per una transizione energetica di successo. Ma aggiunge che anche se è stato raggiunto un certo progresso, gli investitori hanno bisogno di maggior chiarezza e certezze politiche. I governi devono aumentare il loro impegno per raggiungere gli obiettivi di sicurezza energetica e di stabilizzazione climatica. Gli investimenti nelle energie rinnovabili pari a 313 miliardi di dollari rappresentano quasi un quinto della spesa totale di energia dello scorso anno, e sono stati più che sufficienti per coprire la crescita globale della domanda di energia elettrica. Se tra il 2011 e il 2015 gli investimenti nelle energie pulite sono stati “piatti”, la produzione elettrica dalla nuova capacità è aumentata di un terzo, riflettendo il rapido calo dei costi calo per le turbine eoliche e il solare fotovoltaico. Gli investimenti in energie rinnovabili nei paesi dell’Unione hanno raggiunto 55 miliardi di dollari pari all’85% del totale degli investimenti nel settore elettrico. Il Rapporto sottolinea poi che bisognerebbe potenziare gli investimenti in innovazioni tecnologiche e nelle reti di stoccaggio. Mentre dal 2010 al 2015 gli investimenti nelle batterie per lo stoccaggio sono cresiuti di 10 volte, il loro valore è soprattuttio volto a completamento della rete, che continua ad assorbire investimenti molto più grandi. Gli investimenti globali per la produzione di elettricità con il gas sono diminuiti di quasi il 40%, i paesi asiatici infatti hanno continuato a favorire gli investimenti in centrali a carbone. Nel 2015 sono aumentati del 6% gli investimenti in l’efficienza energetica, grazie soprattutto a politiche attente fissare standard minimi per la realizzazione di nuovi edifici, ma anche per elettrodomestici e macchine. In alcuni Paesi, i prezzi bassi del petrolio hanno rallentato la transizione verso i veicoli elettrici , soprattutto negli Stati Uniti, dove il tasso di miglioramento dell’efficienza nel 2015 è stato di due terzi inferiore rispetto a quello degli ultimi anni. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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