BNEF: è possibile rispettare l’Accordo di Parigi e arrivare a zero emissioni entro il 2050

Secondo il New Energy Outlook 2024 pubblicato da BloombergNEF è ancora possibile rispettare gli obiettivi dell’Accordo di Parigi e arrivare a 0 emissioni entro la metà del secolo. Sono 9 le tecnologie che potranno garantire questa transizione e la loro rapida diffusione può aiutare a bloccare le emissioni.

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BNEF: è possibile rispettare l'Accordo di Parigi e arrivare a zero emissioni entro il 2050

L’orologio corre veloce e certamente abbiamo poco tempo, eppure, secondo il New Energy Outlook 2024 di BloombergNEF è ancora possibile contenere il riscaldamento globale ben al di sotto dei due gradi Celsius ed evitare i peggiori impatti del cambiamento climatico. Ma il Rapporto avverte anche che, per rispettare quanto previsto dalla COP21 di Parigi, è cruciale la velocità di incremento delle tecnologie pulite e della decarbonizzazione del settore energetico.

Il Rapporto propone due scenari climatici, il Net Zero Scenario (NZS), che permette di arrivare a 0 emissioni al 2050 e uno uno scenario base di transizione economica (ETS) nel quale le tecnologie pulite vengono implementate solo se economicamente competitive a livello di costo o vengono adottate dai consumatori come scelta.

Transizione energetica: i 2 scenari previsti da BloombergNEF entro il 2050
Emissioni legate all’energia nei 2 scenari previsti da BloombergNEF

Come garantire il Net Zero Scenario

Lo scenario a emissioni 0, che è coerente con una probabilità del 67% di contenere il riscaldamento globale a 1,75°, vede la domanda di petrolio, gas e carbone raggiungere a breve il picco, per iniziare a calare dal 2025. In tutti i settori dell’industria, dell’energia, dei trasporti e degli edifici ci sarà un calo immediato delle emissioni, anche se in percentuali diverse  a seconda delle tecnologie disponibili.

Perché questa transizione avvenga nei tempi previsti è però necessario triplicare la capacità globale di energia rinnovabile entro il 2030, aumentare in maniera significativa adozione di veicoli elettrici per arrivare a eliminare la vendita delle auto tradizionali entro il 2034, un forte aumento delle tecnologie di cattura del carbonio e dei sistemi di stoccaggio dell’energia.

David Hostert, autore del Rapporto spiega che nei 18 mesi trascorsi dal precedente studio c’è stata un’accelerazione della transizione energetica ma non sufficiente. “Questo rapporto deve servire da campanello d’allarme: abbiamo bisogno di un rapido calo delle emissioni a partire da ora – non tra cinque anni – se vogliamo che l’azzeramento delle emissioni entro la metà del secolo rimanga una possibilità”.

Riduzione delle emissioni di CO2 nei 2 scenari previsti da BloombergNEF entro il 2050
Riduzioni delle emissioni di CO2 derivanti dalla combustione di carburante attraverso le misure implementate nei 2 scenari

I settori in cui investire per garantire il calo necessario delle emissioni sono la decarbonizzazione del settore energetico, l’elettrificazione dei settori di utilizzo finale (trasporti, edifici, industria), il maggior uso di biocarburanti nel trasporto marittimo e aereo, l’idrogeno nell’industria e nei trasporti e i sistemi di cattura e stoccaggio del carbonio nell’industria e nell’energia.

Generazione di elettricità per tecnologia/combustibile nei 2 scenari previsti dal Rapporto di BNEF
Generazione di elettricità per tecnologia/combustibile e crescita delle energie rinnovabili nei 2 scenari.

Lo scenario ETS prevede un incremento delle energie rinnovabili economicamente competitive (fotovoltaico ed eolico), una  significativa diffusione dei veicoli elettrici e miglioramenti dell’efficienza energetica. Grazie all’impatto combinato di questi 3 fattori, nel 2050 le emissioni dimezzerebbero rispetto all’assenza di queste tecnologie, e sarebbero il 27% in meno rispetto ai livelli attuali. Un risultato però molto lontano dal net zero con un aumento delle temperature di 2,6°.

I paesi più virtuosi e le tecnologie su cui puntare

I risultati del Rapporto di BNEF derivano dall’analisi dei dati di 12 grandi economie e 9 regioni da cui emerge che:

  • Gli attuali piani climatici (NDC) di Brasile, Francia, Regno Unito, Stati Uniti e Australia sono i più allineati allo scenario Net Zero del BNEF.
  • La Germania, la Corea del Sud, il Giappone e l’India hanno NDC esistenti che sono in linea o migliori dello Scenario di transizione economica, il che indica che hanno margine per aumentare le proprie ambizioni per allinearsi con il NZS
  • Cina, Indonesia e Vietnam devono aumentare le proprie ambizioni nei prossimi NDC, che attualmente sono addirittura inferiori inferiori allo Scenario di transizione economica

Il rapporto fa luce anche su altri temi importanti relativi alla transizione globale a basse emissioni di carbonio, tra cui:

La necessità di aumentare la diffusione di 9 tecnologie chiave per raggiungere la soglia di zero emissioni e il modo in cui queste verranno integrate: energia rinnovabile, veicoli elettrici, batterie di stoccaggio dell’energia, energia nucleare, cattura e stoccaggio del carbonio, idrogeno, carburanti sostenibili per l’aviazione, pompe di calore e reti elettriche.

Gli investimenti necessari per sostenere la transizione entro il 2050: per realizzare l’ETS servono 181.000 miliardi di dollari a livello globale, per il NZS 215.000 miliardi di dollari, ovvero solo il 19% in più.

Investimenti e spese energetiche nel periodo 2024-2050 nei 2 scenari di transizione di BNEF
Investimenti e spese energetiche nel periodo 2024-2050 nei 2 scenari

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