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Dopo quasi 2 anni di attività il progetto PV LEGAL può già vantare alcuni positivi risultati per alcuni dei paesi europei partner dell'iniziativa, finanziata dal programma Intelligent Energy Europe.Avviato nel luglio del 2009 il progetto PV LEGAL ha reso possibile per alcuni paesi, quali la Slovenia e la Grecia, un miglioramento del quadro burocratico – amministrativo per il settore fotovoltaico. In altri casi come la Spagna e la Repubblica Ceca, si è dovuto registrare un incremento del numero e della complessità delle procedure autorizzative e il permanere di importanti difficoltà di ottenere i permessi per la connessione in rete che limitano drasticamente lo sviluppo del settore. Barriere deliberatamente introdotte dalle autorità nazionali al fine di rallentare o addirittura fermare lo sviluppo del fotovoltaico.E l'Italia? Il Paese del sole è in transizione. Dopo la sofferta approvazione del III Conto energia 2011 – 2013 e delle Linee guida nazionali tra agosto e settembre 2010 (inaugurata con il PV LEGAL National Forum di Roma), la situazione è stata ancora una volta stravolta da "interventi normativi a gamba tesa". Il settore, che stava registrando una crescita su tutti i fronti, anche quello dell'occupazione e della crescita di una filiera industriale nazionale, è stato preso in contropiede dalla chiusura, a partire dal 31 maggio, 2011 del III Conto energia sancita dal "Decreto Romani" e dall'introduzione di un IV Conto energia (DM 5 maggio 2011) entrato in vigore il 6 maggio e operativo dal 1° giugno 2011. Il nuovi decreti hanno riportato nel settore incertezze e confusione che sembravano ormai superate e che hanno causato un immediato blocco del mercato con enormi danni al comparto. Il nuovo sistema non è poi scevro da zone grigie, dubbi interpretativi e che non mancheranno di far breccia nelle cronache di settore dei prossimi mesi.Oggi il Consorzio PV LEGAL pubblica un nuovo aggiornamento del suo considerevole database. Il progetto fornisce una ricca panoramica delle procedure amministrative e delle barriere che rallentano lo sviluppo del fotovoltaico in Europa, dato che copre 12 paesi che rappresentano a loro volta i maggiori mercati europei: Germania, Italia, Spagna Grecia, Bulgaria, Repubblica Ceca Francia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Slovenia, e Regno Unito. La segmentazione di mercato utilizzata per analizzare le procedure è la più aderente alle principali tipologie installative rilevate dagli sviluppatori e installatori. Il database prende infatti in considerazione i procedimenti autorizzativi relativi allo sviluppo di piccoli impianti residenziali, impianti di taglia media su tetti commerciali e industriali e quelli per i grandi impianti a terra. Per ciascun segmento e per ciascun paese, il database contiene descrizioni dettagliate delle procedure, delle relative fonti normative, delle principali barriere e dei rimedi possibili. Vi sono anche indicazioni circa la durata e i costi di ciascun passaggio amministrativo necessario per l'installazione di un impianto fotovoltaico in ciascun Paese membro del progetto PV LEGAL. Il database rappresenta la più completa banca dati pubblica e gratuita disponibile ad oggi e costituisce un eccezionale strumento per:• Sviluppatori e installatori, che potranno trovare indicazioni sui passaggi autorizzativi richiesti per l'installazione di un impianto fotovoltaico.• Autorità ed attori istituzionali a livello nazionale ed europeoPer ciascuno dei 12 paesi partner, sono state identificate e formulate raccomandazioni dettagliate su come migliorare il quadro burocratico – amministrativo al fine di proporre soluzioni a barriere e lungaggini amministrative che, se eliminate o ridotte, contribuirebbero alla riduzione dei costi di impianto e consentirebbero un più rapido sviluppo del settore verso il raggiungimento della grid-parity. Per ulteriori informazioni e per verificare i progressi osservati in ciascun Paese clicca qui Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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