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Sardegna Co2.0 è il nuovo progetto di Green Economy della Regione Sardegna che sancirà la svolta verde dell'Isola. "Attraverso Sardegna Co2.0 la Regione punta a produrre, in linea con gli obiettivi stabiliti dall'Unione europea, almeno il 20% delle energie da fonti rinnovabili entro il 2020, per arrivare nel 2030 al 35%." Così il presidente della Regione Ugo Cappellacci ha aperto la conferenza stampa di presentazione del piano di intervento. "C'è una politica – ha aggiunto il presidente della Regione – che abbiamo perseguito a tutti i livelli: regionale, nazionale, europeo. Abbiamo già stipulato il Patto delle Isole, e quello con i Sindaci, ma non ci siamo limitati a siglare accordi. La nostra azione è già operativa: questo mese scadono il bando per i primi comuni, e quello per i tutor che assisteranno i comuni nel perseguimento delle politiche per la promozione delle energie rinnovabili. Il programma che presentiamo oggi riguarda l'erogazione di aiuti alle imprese per interventi volti ad aumentare la produzione di energia da fonti rinnovabili, per il risparmio energetico, la riduzione dell'intensità e l'efficienza energetica. Il nostro obbiettivo – ha concluso Cappellacci è quello di favorire condizioni di auto sostenibilità energetica diffusa sul territorio, pertanto gli investimenti dovranno essere destinati all'autoproduzione per almeno il 70%". "E' un orgoglio – afferma l'assessore dell'Industria Alessandra Zedda – presentare, dopo alcuni anni il primo bando in materia energetica, finanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale. Un lavoro iniziato dall' Assessore Cherchi, portato a compimento nell'ultimo mese dai nostri uffici. Il piano – precisa l'esponente dell'Esecutivo – prevede aiuti alle piccole e medie imprese sarde per la produzione di energia da fonti rinnovabili e promozione dell'utilizzo di tecnologie ad alta efficienza e risparmio energetico e sostegno alla cogenerazione diffusa. Nella logica della semplificazione, le domande saranno a "sportello" e si potranno presentare dal 13 settembre 2011 al 5 aprile 2012. Sempre per favorire la partecipazione delle imprese abbiamo preparato una scheda tecnica che può sostituire lo studio di fattibilità." "Gli investimenti in impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili – conclude Zedda – di cui una quota consistente dovrà essere destinata all'autoproduzione, potranno riguardare impianti per la produzione di energia elettrica da biomassa, pannelli solari termici, impianti eolici di potenza elettrica inferiore a 60 KW o impianti fotovoltaici. Gli investimenti di risparmio energetico, che dovranno comportare una riduzione dei consumi nel sistema produttivo e/o aziendale di almeno il 10% rispetto all'anno precedente, potranno consistere in interventi sulla linea produttiva, sugli impianti di cogenerazione o sulla riqualificazione energetica. "Le risorse ammontano complessivamente a 12.442.000,00. L'aiuto concesso consiste in un contributo in conto capitale calcolato sulle spese ammissibili sostenute per la realizzazione del programma di investimento, in una percentuali differente a seconda delle dimensioni aziendali: 15% per le grandi Imprese: 25%; per le medie, 35% per quelle di piccole dimensioni. Per favorire il coinvolgimento delle imprese della Sardegna sono previsti tavoli territoriali di animazione". Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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