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Dopo la positiva esperienza dello scorso settembre, Future Build Meeting sarà realizzato nel 2015 in 5 regioni Italiane: Toscana – Lazio – Piemonte – Emilia Romagna – Lombardia. “Le motivazioni di tale scelta – spiega Ottavio Margini, Direttore della manifestazione – sono molteplici. Innanzitutto vi è la necessita per le imprese di creare relazioni sul territorio, di “andare a casa” dei progettisti e dei tecnici per illustrare loro le soluzioni e le innovazioni che hanno sviluppato per favorire un’Architettura Sostenibile ed avanzata che privilegia l’efficienza energetica ed il comfort. Un’azione di questo genere comporta solitamente per un impresa uno sforzo organizzativo (in termini di tempo e persone) e quindi economico notevole. Future Build Meeting offre ad una trentina di imprese qualificate e selezionate questa possibilità ad un costo estremamente contenuto”. “Future Build Meeting– continua Margini – si prefigge di fornire innanzitutto un contributo tecnico-scientifico di qualità a livello di materiali, tecnologie e metodologie per intervenire negli ambiti architettonici più usuali delle nostre città e quindi edifici storici, condomini ma anche edilizia scolastica, Social Housing e nuovi Eco-quartieri”. L’aspetto commerciale viene dopo nella convinzione che la qualità delle soluzioni proposte sia il miglior veicolo per lo sviluppo d’impresa. Nel format proposto – 2 convegni e 4 workshop in due giorni – progettisti e tecnici hanno così la possibilità di un reale apprendimento da abbinare all’acquisizione dei necessari crediti formativi. La presenza di desk per incontri “one to one” – fa presente Margini – rendono Future Build Meeting un evento che racchiude in sé anche gli elementi di una Fiera, ma il tutto concepito in modo flessibile, snello e con grande attenzione ai costi così come richiesto dall’attuale momento economico. Le tappe di Future Build Meeting 2015, che avrà quali Partner scientifici GBC-Italia ed il Centro Ricerche Architettura Energia dell ‘Università di Ferrara, sono Livorno, Roma, Torino, Parma e Bergamo. Alberto Greco editore di infoweb s.r.l., partner nell’organizzazione dei Meeting, sottolinea il ruolo dei portali: “Nella divulgazione di tecnologie e nuovi prodotti è importante l’apporto dei portali Infobuild.it e Infobuildenergia.it, utilizzati da oltre 250.000 utenti mese”. Un comitato scientifico presieduto dal Prof. Andrea Rinaldi del Dipartimento di Architettura di Ferrara e composto da esperti e docenti universitari, ha selezionato i temi dei convegni e dei workshop, per costruire un evento formativo di alto livello, sia dal punto di vista scientifico con relatori molto qualificati provenienti dall’ambito della ricerca con metodologie e best-pratices, sia dal punto di vista tecnico-pratico trasferendo la conoscenza dello sviluppo tecnologico in corso. Abbiamo chiesto al Professor Rinaldi come siano stati scelti i diversi temi e cosa sia necessario fare per l’edilizia di domani in un mondo con meno risorse e meno energia a disposizione, con inevitabili cambiamenti nello sviluppo e nella trasformazione della città. Quali sono gli obiettivi che hanno spinto lei e tutto il comitato scientifico nella scelta dei temi di workshop e convegni? “Crisi climatica, esaurimento delle risorse disponibili, consumo di suolo comportano la necessità di intraprendere una nuova strada, modificare processi, metodi, schemi ormai consolidati e fanno scattare la naturale resistenza umana al cambiamento. Inoltre, visto i che danni peggiori li avremo nel futuro mentre la nostra capacità di attenzione è limitata nel tempo, pensiamo sempre di aver a disposizione ancora tempo per modificare le cose. La conservazione dello stato delle cose (soprattutto in architettura) diventa un meccanismo di difesa caratterizzato dal rifiuto di conoscere o capire una possibile evoluzione. Ma non è così. Convegni e workshop pongono l’attenzione su ciò che sono stati ritenuti i due principali modi di cambiamento: la rigenerazione del patrimonio edilizio esistente e la progettazione di un’architettura veramente sostenibile capace di guardare alle generazioni future. Trasferire a progettisti e operatori del settore gli strumenti per poter affrontare con la massima consapevolezza questo cambiamento”. Per uscire dalla crisi dell’edilizia bisogna riqualificare in maniera efficiente il patrimonio immobiliare esistente o progettare una nuova edilizia sostenibile? “Tutti e due. La maggior parte dell’attività architettonica che si svolgerà nel futuro riguarderà la rigenerazione del patrimonio esistente per evidenti ragioni inerenti il consumo del suolo e l’inadeguatezza del patrimonio stesso al rapido mutare dei modi di vita. Nell’immediato è il punto da cui partire, lo si può fare già domani. Questo patrimonio è una parte del tessuto della nostra comunità e della nostra società. Abbiamo la responsabilità di assicurarci che sia disponibile per le generazioni future non come reliquia del passato, ma come luogo rigenerato dove vivere e andare a lavorare ogni giorno. Ma non potremo recuperare tutto. Si dovrà procedere alla demolizione delle zone e degli edifici realizzati al di fuori dei parametri architettonici e tecnici minimi che hanno devastato il paesaggio urbano rendendo le città luoghi di nessuno, e alla successiva ricostruzione di nuovi edifici rispondenti alle nuove esigenze attuali e future. Si tratta di un’azione profonda, che deve essere supportata da una modifica radicale della mentalità delle persone, degli amministratori, degli operatori e dei tecnici, da ingenti investimenti economici e infrastrutturali, da trasformazioni urbane che hanno bisogno di tempo per sedimentarsi nella comunità. In questo caso diventa importante saper progettare una nuova architettura veramente sostenibile. Non possiamo permetterci di rifare i medesimi errori”. La partecipazione ai convegni e ai workshop di Future Build Meeting dà diritto al riconoscimento di crediti formativi di volta in volta definiti dai rispettivi organi di competenza. Future Build Meeting 2015 www.futurebuild.it/ Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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