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Da oggi salire in funivia nel cuore del massiccio del Monte Bianco sarà ancora più emozionante, grazie ai nuovi impianti funiviari che collegheranno la stazione di base di Pontal d’Entrèves (Courmayeur) a Punta Helbronner. Si tratta di un’opera ingegneristica di rilevanza mondiale, che, grazie all’utilizzo di materiali e tecnologie d’avanguardia, permetterà ai visitatori di immergersi nello scenario naturale del Monte Bianco, con cabine che ruoteranno su sé stesse per regalare una visione panoramica a 360 gradi. Stessa vista mozzafiato dai 3452 metri di Punta Helbronner, grazie a una terrazza circolare di 14 metri di diametro affacciata sulla vetta del Monte Bianco, sul Dente del Gigante e sulla straordinaria Vallée Blanche. Il progetto ha posto particolare attenzione al contenimento dell’impatto ambientale e dei consumi energetici, con strutture accuratamente integrate nel contesto paesaggistico, impiego di materiali ad alto isolamento, sistemi di riscaldamento con pompe di calore e ampie superfici fotovoltaiche, per realizzare edifici “Zero Energy”. Per la realizzazione degli impianti fotovoltaici, il consorzio Cordée Mont Blanc ha scelto la tecnologia di EnergyGlass, azienda di Cantù (Como) nata nel 2007 e specializzata nella realizzazione di componenti costruttivi multifunzione per involucro edilizio, che svolgono dunque la funzione primaria di elementi architettonici e, in aggiunta, producono energia sfruttando la luce del sole. EnergyGlass ha installato un impianto fotovoltaico da 13,3 kWp di potenza sulla stazione di base a Pontal d’Entrèves, costituito da 92 pannelli di vetro stratificato triplo da 29,04 mm di spessore per una superficie complessiva di 160 metri quadri, e un secondo impianto a Punta Helbronner, dove 84 pannelli con una superficie di 120 metri quadri generano una potenza di 12,9 kWp. Per questo impianto, installato in condizioni ambientali estremamente critiche, è stato utilizzato un vetro stratificato triplo con doppia camera e uno spessore di 69,5 mm. Per gli inverter EnergyGlass si è affidata ad ABB: per la stazione di Punta Helbronner EnergyGlass aveva bisogno di inverter solari con caratteristiche idonee a coprire il fabbisogno energetico di una struttura posta a oltre 3500 metri di altitudine. Come spiega Antonio Rossi, Technical Sales Manager EMEA che ha seguito il progetto per ABB, “Un’installazione a quota così elevata, richiede un’attenta valutazione del dimensionamento dei generatori fotovoltaici per permettere il funzionamento ottimale degli inverter in condizioni ambientali estreme. Le condizioni di lavoro degli inverter e dei generatori fotovoltaici devono essere valutate con cura per tenere conto di come si modificano i rating elettrici degli inverter ad altitudini superiori ai 2000m per effetto della rarefazione dell’aria. È quindi necessario calibrare con cura la configurazione del generatore fotovoltaico per assicurare le massime prestazioni anche in circostanze estreme come queste”. Per fornire a EnergyGlass la configurazione corretta, Rossi e i tecnici di ABB hanno studiato con molta attenzione le condizioni di lavoro dell’impianto ad alta quota, che presentano due aspetti con un forte impatto sul funzionamento dell’impianto fotovoltaico. Il primo, come già accennato, è la rarefazione dell’aria a causa dell’altitudine in cui l’impianto è situato; il secondo è rappresentato dagli elevati valori di irraggiamento a cui il generatore è esposto, per effetto di una maggiore componente diretta (l’atmosfera più rarefatta filtra in minima parte la radiazione solare) e riflessa (il forte riverbero, dovuto alla presenza di una coltre di neve e ghiaccio per buona parte dell’anno). Tris di inverter EnergyGlass ha utilizzato tre diverse tipologie di pannelli solari (da 160, 170 e 190 W) per sfruttare al meglio le tre diverse esposizioni della superficie fotovoltaica. Per la gestione dei generatori fotovoltaici sono stati scelti due modelli di inverter di stringa ABB, PVI-3.6-TL-OUTD-S e PVI-6000-TL-OUTD-S, appartenenti alla famiglia di inverter monofase UNO, che rappresenta la soluzione più efficiente per la maggior parte delle installazioni su tetto. Inoltre, la famiglia UNO è una linea di inverter da esterno costituiti da un’unità completamente sigillata, in grado di resistere alle condizioni ambientali più estreme. In particolare la presenza di una doppia esposizione dei pannelli del generatore fotovoltaico ha portato alla scelta dell’inverter PVI-3.6-TL-OUTD-S, caratterizzato (come tutti gli inverter della serie UNO con potenza superiore a 3kW) da una doppia sezione di ingresso, che consente di gestire attraverso due canali di ingresso indipendenti la potenza di due stringhe separate aventi esposizioni diverse. ”Questa soluzione è particolarmente utile per installazioni con orientamenti diversi come quelle sulle nuove stazioni funiviarie del Monte Bianco,” conferma Rossi, “perché consente di gestire due generatori con condizioni operative diverse utilizzando un unico inverter.” Un’altra peculiarità del progetto ad alta quota riguarda le potenze installate, relativamente basse rispetto alla potenza nominale. “A causa della rarefazione dell’aria dovuta all’altitudine,” spiega Rossi, “lo scambio termico con l’ambiente circostante è minore. Inoltre a causa di livelli di irraggiamento più elevati rispetto ad installazioni convenzionali (per effetto della ridotta azione filtrante dell’atmosfera e della presenza di un significativo riverbero), uniti a ridotte temperature di lavoro delle celle, i pannelli fotovoltaici renderanno disponibile una potenza più elevata rispetto alle condizioni standard (STC)” Gli inverter sono stati selezionati nella completa gamma di prodotti e soluzioni che ABB offre per la generazione, trasmissione e distribuzione di energia solare – in sistemi fotovoltaici connessi alla rete e in sistemi ibridi – operando lungo l’intera catena del valore del fotovoltaico. L’offerta comprende un ampio portfolio di inverter per grandi e piccoli impianti, ad uso commerciale o residenziale, industriale o utility. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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