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Secondo un nuovo Studio presentato da Irena, l’UE potrebbe raddoppiare la quota delle energie rinnovabili nel suo mix energetico, a costi contenuti, passando dal 17% nel 2015 al 34% nel 2030 Da oltre due decenni i paesi dell’Unione europea sono all’avanguardia nella diffusione mondiale delle energie rinnovabili, grazie all’adozione di obiettivi a lungo termine e di misure politiche di sostegno, che hanno determinato una significativa crescita delle energie pulite, che sono passate da una quota del 9% sul consumo finale lordo di energia nel 2005 al 16,7% nel 2015. Attualmente l’Unione è sulla buona strada per raggiungere l’obiettivo del 20% fissato per il 2020. Nonostante il ritmo sia rallentato, secono l’ultimo Studio presentato da IRENA “Renewable Energy Prospects in the European Union“, realizzato in collaborazione con la Commissione Europea, ci sono ottime prospettive di sviluppo delle energie rinnovabili in Europa, che entro il 2030 potrebbero superare il target proposto del 27%, raddoppiando la quota nel proprio mix energetico, a costi contenuti, passando dal 17% nel 2015 al 34% nel 2030, stimolando la crescita economica e assicurando nuova occupazione. In particolare Irena, Agenzia Internazionale per le energie rinnovabili, segnala le principali strategie da adottare per assicurare la crescita nella diffusione delle rinnovabili in tutti i paesi dell’UE, analizzando i vari piani nazionali e lo sviluppo delle singole fonti in modo da garantire la decarbonizzazione a lungo termine del sistema energetico dell’UE e così da assicurare il rispetto del target di Parigi, mantenendo l’obiettivo di limitare l’aumento delle temperature globali in questo secolo a “ben al di sotto dei 2°C, possibilmente entro 1,5°” rispetto ai livelli preindustriali. Il Rapporto evidenzia che dal 2014 ad oggi i costi delle due tecnologie rinnovabili per eccellenza, ovvero fotovoltaico ed eolico, sono diminuiti moltissimo, mentre la tecnologia è stata ottimizzata di anno in anno. Contemporaneamente lo sviluppo tecnologico si è accelerato anche nei settori degli usi finali; ad esempio, i veicoli elettrici stanno rapidamente raggiungendo la maturità commerciale e potrebbero avere un ruolo chiave nella maggiore diffusione di energie rinnovabili nell’ UE entro il 2030, sia nel settore dei trasporti che in quello dell’energia. A fotovoltaico ed eolico il ruolo chiave per raggiungere l’ambizioso obiettivo. In particolare il potenziale individuato stima 327 gigawatt (GW) di capacità installata per l’energia eolica e 270 GW di energia solare, mentre altre tecnologie, tra cui biomassa, energia idroelettrica, geotermica, energia solare concentrata (CSP) e marina, contribuirebbero con altri 23 GW. Un ruolo importantissimo avranno anche le soluzioni di riscaldamento e raffrescamento e quelle legate alla mobilità sostenibile, ma bisognerà vincere precise sfide legate alla flessibilità del sistema e alla realizzazione di nuove infrastrutture in grado di rispondere alle nuove richieste del mercato. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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