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A cura di: Tommaso Tautonico Indice: Il design non rinuncia al contatto con la natura Bioarchitettura e vita di comunità Chi va in vacanza tende a scegliere sempre più strutture ricettive capaci di coniugare design e comfort. Un vero e proprio ritorno alla natura grazie all’utilizzo di materiali come il legno, vetro e pietra. Molte strutture alberghiere favoriscono una vera full immersion nel verde offrendo servizi che spaziano dal wellness alla cucina gourmet. L’attenzione alla sostenibilità, la cura nei dettagli e verso il turista, valgono, per molte di queste strutture la prestigiosa certificazione GSTC, Global Sustainable Tourism Council. Ecco alcuni esempi. Il design non rinuncia al contatto con la natura Il contatto con la natura è il punto di forza dei 12 “glass cube” che fanno parte del Camping Toblacher See sul Lago di Dobbiaco. Progettata dallo studio di architettura The Nest Living, questa struttura rappresenta uno spazio vitale al centro di un polmone verde, costruita grazie alla collaborazione con le aziende del posto e prevedendo l’utilizzo di materiali sostenibili e locali come il vetro il legno. Lo Skyview Chalet del Camping Toblacher See Qui il soffitto si trasforma in una vetrata che permette di osservare gli alberi e le stelle, annullando le barriere tra interno ed esterno. Per la produzione di energia viene utilizzato di un impianto di cippato mentre per raggiungere le strutture è possibile scegliere tra una passeggiata nei boschi e quad elettrici. Per la costruzione degli chalet non è stato abbattuto un solo albero. Al contatto con la natura non rinuncia il Dolomites Lodge di San Vigilio di Marebbe che offre una vista sorprendente sulle Dolomiti. Dolomites Lodge di San Vigilio di Marebbe Camere di design, materiali naturali, tra cui pietra, legno, ferro e vetro. Un impianto di cogenerazione produce parte dell’energia elettrica, trasformando il gas naturale in calore e contribuendo a risparmiare circa il 20% di energia. La piscina panoramica con vasca in poliuretano consuma il 30% in meno rispetto ad una vasca in acciaio o di cemento. Bioarchitettura e vita di comunità Nata dalla rigenerazione ambientale di 50 ettari di ex cave sabbia in stato di abbandono sul Litorale Domizio (Ce), Laghi Nabi è la prima Oasi Naturale della Campania. Laghi Nabi, la prima Oasi Naturale della Campania Progettata dallo studio di architettura Centola & Associati, la casa galleggiante rappresenta un ambizioso progetto di bioarchitettura, realizzata completamente in legno. Dall’ampia vetrata posta dinanzi al letto è possibile ammirare il lago, per godere di una vista mozzafiato stando comodamente sdraiati. All’esterno è presente un patio, sempre galleggiante, con comode poltrone, tavolino, e lettini. Le strutture galleggianti di forma esagonale sono collegate ad altre casette (una per ogni lato dell’esagono). Il primo aparthotel sostenibile dell’Alto Adige, OLM Nature Escape, nella Valle Aurina (Bz) è stato pensato per rivoluzionare la classica formula dell’accoglienza. OLM Nature Escape, aparthotel sostenibile dell’Alto Adige – Foto di Kottersteger Progettato dallo studio di architettura Andreas Gruber Architects, qui trovano posto 35 appartamenti dove gli ospiti si sentono parte di una community incentrata sul benessere. Bioarchitettura, materiali naturali locali, autonomia energetica grazie a pannelli fotovoltaici e alla geotermia. Una forma circolare che si ispira all’armonia con la natura, richiama la libertà di movimento e di pensiero. 8/08/2018 Ecoturismo e strutture sostenibili per una vacanza 100% green L’ecoturismo è in continua crescita, anche in Italia. Il turismo riesce a toccare i 3 pilastri della sostenibilità: quello economico, quello sociale e quello ambientale. Ma quali caratteristiche deve avere una struttura ricettiva green? Quali sono le migliori presenti oggi in Italia? a cura di Arch. Gaia Mussi Indice: Ecoturismo: caratteristiche e risparmio energetico Le migliori strutture dell’ecoturismo Anche viaggiare può essere un’occasione per abbracciare uno stile di vita sostenibile e rispettoso dell’ambiente. Il WWF ha definito il turismo sostenibile come un turismo che rende compatibili le necessità dei turisti con quelle degli abitanti del luogo, nel massimo rispetto del contesto e del territorio in cui ci si trova. Vi interessa? La prima cosa da fare è decidere di soggiornare in una struttura che abbia colto la sfida dell’ecoturismo, con scelte e strategie che l’hanno resa davvero green. In Italia si tratta di una tendenza in crescita e secondo il settimo rapporto di Univerde il 16% dei viaggiatori decide di ridurre il proprio impatto ambientale anche durante le vacanze. Ecoturismo: caratteristiche e risparmio energetico Una struttura ricettiva green dovrebbe in generale possedere alcune caratteristiche principali e il risparmio energetico è sicuramente uno dei temi più importanti. Le strutture ricettive eco devono essere il risultato di una progettazione attenta all’efficienza energetica e alla sostenibilità. Oltre alla struttura, correttamente isolata, realizzata con materiali locali ed ecocompatibili e con infissi performanti, si possono effettuare scelte virtuose per gli impianti di illuminazione, di climatizzazione e la scelta degli elettrodomestici. Infine, va considerata la possibilità di ricorrere a fonti rinnovabili per la produzione di energia pulita in loco, ad esempio con l’installazione di impianti fotovoltaici e solari termici. Canne Bianche – Lifestyle&Hotel. Premiato da Legambiente nella categoria Ottima gestione ambientale e in possesso del marchio CETS (Carta Europea del Turismo Sostenibile Europarc Federation) per la tutela delle risorse ambientali e culturali del Territorio. Tutte queste attenzioni possono permettere di ridurre notevolmente l’impronta ecologica delle strutture ricettive, offrendo la possibilità ai viaggiatori di ridurre a loro volta la propria durante i periodi di vacanza. Risparmio idrico: eliminare gli sprechi di acqua I consumi di acqua potabile sono sempre maggiori e l’acqua è oggi una risorsa da preservare con cura, sia durante la vita quotidiana che in vacanza, dove i consumi delle strutture ricettive sono molto elevati. Riduttori di flusso, cassette del WC a doppio scarico, elettrodomestici che consumano poca acqua, recupero delle acque piovane, sono tutti sistemi atti allo scopo. Cascina Ca’Mariuccia, un’azienda agricola etica nel Monferrato premiata quest’anno nella categoria Uso e riciclo dell’acqua In alcune strutture sono evidenziate apposite fasce orarie per il consumo di acqua calda o le docce sono temporizzate, così come si invitano gli ospiti e chiedere il lavaggio degli asciugamani solo quando davvero necessario. Attenzione ai rifiuti! Un altro grande impatto causato dalle strutture ricettive è quello relativo alla produzione dei rifiuti, spesso in grandi quantità e mal differenziati. Una struttura sostenibile svolge – e invita i propri ospiti a farlo a loro volta – una corretta raccolta differenziata, punta sul riciclo, ricorre al compostaggio. Anche i prodotti detergenti possono essere comprati sfusi, per ridurre gli imballaggi. La struttura stessa può comprare prodotti di diversa natura, dalla carta all’arredo, provenienti dalla filiera del riciclo. Una tavola green e la mobilità sostenibile Anche a tavola si può essere green! Le strutture per l’ecoturismo possono offrire menù basati su materie prime locali, a km 0 e coltivate secondo principi biologici. Bicchieri e stoviglie non devono essere monouso e generalmente si evita la plastica. Alzati da tavola, gli ospiti dovrebbero essere invitati a muoversi in modo sostenibile, ad esempio scegliendo un tour in bicicletta alla scoperta del territorio, offrendo possibilità di noleggio o prestito. Le strutture ricettive green devono essere preferibilmente raggiungibili con i mezzi pubblici o predisporre un servizio per evitare che gli ospiti usino l’auto. Le migliori strutture dell’ecoturismo Legambiente Turismo assegna ogni anno gli Oscar dell’Ecoturismo premiando le migliori strutture ed aree ecosostenibili. A novembre dell’anno scorso sono stati assegnati i premi per il 2018 per le due categorie: strutture ricettive e parchi ed aree protette. Per le strutture si considerano molti dei temi trattati nei paragrafi precedenti, valutando la gestione ambientale, la sostenibilità ambientale, l’impegno sociale, il risparmio idrico, il riciclo, l’offerta gastronomica, la mobilità sostenibile e le attività per la sensibilizzazione sulle tematiche ambientali. Casa di Cinti, Loiano. Premiata nella categoria Ottima gestione ambientale, ideale per una vacanza immersi nella natura, in una piccola abitazione nei boschi dell’appennino tosco-emiliano Le strutture premiate quest’anno sono 15, ciascuna per precisi meriti e suddivise in 8 categorie. Le strutture premiate per l’ottima gestione ambientale sono Casa di Cinti (Loiano, BO), Canne Bianche Lifestyle Hotel (Ostuni, BR), Agriturismo Ca’ sul Bosc (Giavera del Montello, TV), El Bahira Village (San Vito Lo Capo, TP) e Bagol’Area (Mascali, CT). Per la categoria riuso e riciclo dei materiali è stato premiato il Bagno Capo Mele (Laigueglia, SV), mentre per l’uso e riciclo dell’acqua le migliori sono l’Hotel Cristall (San Benedetto del Tronto, AP) e l’Agriturismo Ca’ Mariuccia (Albugnano, AT). Il premio per gli amici del clima è andato al Bagno Aretusa (Viareggio, LU) e il Lido nave di Serapo (Gaeta, LT), mentre l’Hotel Spinelli di Viareggio è stato premiato per la mobilità sostenibile. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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