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A Copenhagen è stata sperimentata una pavimentazione da impiegare per le azioni di adattamento al cambiamento climatico, in particolare di esondazioni e fenomeni meteorologici estremi. Per il momento si tratta di un intervento pilota su 50 mt di un marciapiede della città, ma The Climate Tile fa già parte di un sistema per la gestione ottimale delle risorse idriche in ambito urbano. Il progetto è di Third Nature a cura di Pietro Mezzi Siamo a Nørrebro quartiere di Copenhagen. Qualche mese fa è stata inaugurata la prima pavimentazione da impiegare per le azioni di adattamento climatico in ambiente urbano. Si chiama The Climate Tile, la piastrella climatica. In realtà, dal punto di vista tecnico, si tratta di una pavimentazione che fa parte di un sistema per la gestione sostenibile delle risorse idriche in ambito urbano. Per il momento è un tratto di marciapiede di una cinquatina di metri, un intervento pilota, che non solo contribuisce all’adattamento climatico delle vie cittadine, ma che aggiunge qualità urbana con interventi sulle alberature e sull’estica della strada. La pavimentazione Climate Tile con i fori per il drenaggio dell’acqua Come funziona la pavimentazione drenante The Climate Tile L’idea è degli architetti danesi di Third Nature ed è stata sviluppata in collaborazione con Ibf e Aco Nordic e con il sostegno della municipalità di Copenhagen, di alcuni istituti di tecnologia e di The Market Devolpment Fund, che ha coperto i costi dell’intervento sperimentale. Il prototipo di pavimentazione è stato pensato per realizzare azioni di adattamento per le città che sempre più spesso si troveranno a misurarsi con gli effetti del cambiamento climatico, in particolare con le esondazioni dovute alle alluvioni e agli eventi meteorologici estremi. Il marciapiede è stato progettato ed equipaggiato con una serie di funzioni aggiuntive con lo scopo di reintrodurre il circuito idrico naturale negli ambiti urbani esistenti, attraverso un semplice processo che gestisce l’acqua piovana dal tetto e dai marciapiedi e assicura che l’acqua scorra nella direzione voluta, ad esempio per innaffiare le alberate cittadine o per farla defluire nelle vasche di contenimento. «In questo modo – dicono gli architetti di Third Nature – è possibile catturare e indirizzare il 30% delle acque piovane in eccesso e prevenire così dei sovraccarichi all’interno dell’infrastruttura idrica di drenaggio». Con questa soluzione, i progettisti hanno anche voluto ribadire l’importanza del marciapedi nel contesto urbano e sociale della città. La pavimentazione in caso di pioggia Il nuovo tratto di marciapiede è stato inaugurato alcuni mesi fa alla presenza delle autorità comunali della capitale danese, dei progettisti e del team tecnico che ha collaborato all’iniziativa. «Il Climate Tile rappresenta un approccio nuovo all’adattamento climatico e allo sviluppo urbano – ha sostenuto Jan Rasmussen, project manager del Center for Climate Change Adaptation nella città di Copenaghen. Contiamo di estendere ad altre realtà questo primo esperimento». Disegni di funzionamento del sistema di drenaggio credits img @Third Nature Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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