Come funziona il fotovoltaico ad uso esclusivo in condominio: come si divide il tetto e permessi necessari 30/04/2025
Riqualificazione energetica: tipologie di interventi, soluzioni ed esempi di retrofit edilizio 17/06/2025
Cool Roof e pavimentazioni riflettenti: come ridurre l’effetto isola di calore e risparmiare energia 13/06/2025
Un progetto di vita condiviso: il cohousing sociale come nuovo modello dell’abitare contemporaneo 04/07/2025
Le principali organizzazioni mondiali per le scienze del clima hanno realizzato in occasione del Climate Action Summit 2019 dell’Onu un nuovo Rapporto che evidenzia l‘urgente necessità di sviluppare azioni concrete che arrestino i peggiori effetti del cambiamento climatico: caldo senza precedenti, aumento delle emissioni, innalzamento del livello di mari Presentato dalla World World Meteorological Organization (Wmo), in occasione del Climate Action Summit dell’Onu che si è svolto ieri a New York, il Rapporto United in Science, che sottolinea l’evidente – e crescente – divario tra gli obiettivi concordati per affrontare il riscaldamento globale e la realtà. Il Rapporto presenta l’andamento delle emissioni e delle concentrazioni dei principali gas serra in atmosfera, evidenzia l’urgenza di fondamentali trasformazioni socio-economiche in settori chiave come l’uso del suolo e l’energia per evitare pericolosi aumenti di temperatura globale con impatti potenzialmente irreversibili. Esamina inoltre gli strumenti a sostegno sia della mitigazione che dell’adattamento, sottolineando l’urgente necessità di sviluppare azioni concrete che arrestino gli effetti peggiori dei cambiamenti climatici. I principali risultati del Rapporto Aumento delle temperature La temperatura media globale nel periodo 2015-2019 è stata la più calda mai registrata. Attualmente si stima che sia di 1,1°Celsius (± 0,1°C) al di sopra del periodo preindustriale (1850-1900). Le ondate di calore diffuse e di lunga durata, gli incendi da record e altri eventi devastanti come i cicloni tropicali, le inondazioni e la siccità hanno avuto un notevole impatto sullo sviluppo socioeconomico e sull’ambiente. Diminuzione del ghiaccio marino e della massa di ghiaccio L’estensione del ghiaccio marino estivo nell’Artico è diminuita di circa il 12% per decennio nel periodo 1979-2018, con i quattro valori più bassi verificatisi tra il 2015 e il 2019. La quantità di ghiaccio perso annualmente dalla calotta antartica è aumentata di almeno sei volte tra il 1979 e il 2017. La perdita di massa dei ghiacciai per il 2015-2019 è la più alta per ogni periodo quinquennale. L’innalzamento del livello dei mari sta accelerando, l’acqua marina sta diventando più acida Il tasso di aumento del livello medio globale del mare si è accelerato, passando da 3,04 millimetri all’anno (mm/anno) nel periodo 1997-2006 a circa 4 mm/anno nel periodo 2007-2016. Ciò è dovuto all’aumento del tasso di riscaldamento degli oceani e dello scioglimento delle calotte glaciali della Groenlandia e dell’Antartide occidentale. Dall’inizio dell’era industriale si è registrato un aumento complessivo del 26% dell’acidità degli oceani. Concentrazioni record di gas serra nell’atmosfera I livelli dei principali gas serra a lunga vita, anidride carbonica (CO2), metano (CH4)) e protossido di azoto (N2O) hanno toccato nuovi massimi. Nel 2018, la concentrazione globale di CO2 era di 407,8 parti per milione (ppm), 2,2 ppm in più rispetto al 2017. I dati preliminari per il 2019 indicano che le concentrazioni di CO2 sono sulla buona strada per raggiungere o addirittura superare le 410 parti per milione (ppm). Emissioni in atmosfera Le emissioni di anidride carbonica sono aumentate del 2% e nel 2018 hanno raggiunto il livello record di 37 miliardi di tonnellate di CO2. Le attuali tendenze economiche ed energetiche suggeriscono che le emissioni saranno almeno altrettanto elevate nel 2019 come nel 2018. Il PIL globale dovrebbe crescere al 3,2% nel 2019, e se l’economia globale si decarbonizzasse allo stesso ritmo degli ultimi 10 anni, ciò comporterebbe comunque un aumento delle emissioni globali. Nonostante la straordinaria crescita delle rinnovabili nell’ultimo decennio, il sistema energetico globale è ancora dominato dalle fonti di combustibili fossili. L’aumento annuale del consumo energetico globale è maggiore dell’aumento delle energie rinnovabili, il che significa che il consumo di combustibili fossili continua a crescere. Questa crescita deve arrestarsi immediatamente. Per garantire emissioni nette zero e stabilizzare il clima è necessario un’accelerazione nell’uso di fonti energetiche rinnovabili, ridurre la deforestazione ed espandere i pozzi naturali di assorbimento di CO2 Il divario tra le emissioni – dove siamo e dove dobbiamo essere Per garantire il rispetto degli obiettivi fissati dall’Accordo di Parigi è necessario che i paesi aumentino il livello di ambizione dei contributi nazionali (Nationally Determined Contributions – NDC), altrimenti non sarà possibile evitare di superare l’obiettivo di 1,5 °C. Se il divario tra le emissioni non viene colmato entro il 2030, è molto plausibile che l’obiettivo di un aumento della temperatura al di sotto dei 2°C sia anch’esso irraggiungibile. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
03/07/2025 Clima UE 2040: nuovo target di -90% emissioni. Opportunità con qualche criticità La Commissione europea ha annunciato il nuovo obiettivo climatico: ridurre del 90% le emissioni nette di ...
25/06/2025 Le miniere di carbone dismesse possono ospitare 300 GW di fotovoltaico A cura di: Raffaella Capritti Oltre 5.800 km² di miniere di carbone dismesse o in via di chiusura potrebbero ospitare 300 ...
24/06/2025 Piani climatici al 2035: la verifica di metà anno rivela gravi ritardi Piani climatici: solo 1 Paese su 40 ha un piano al 2035 compatibile con 1,5°C. Il ...
20/06/2025 Equità sociale e clima: la resilienza è (anche) una questione di giustizia Rapporto dell’Agenzia Europea dell’Ambiente: senza giustizia sociale, l’adattamento climatico rischia di aumentare le disuguaglianze
19/06/2025 L’Europa accelera sull’energia: stop alle importazioni di gas e petrolio dalla Russia entro il 2027 L’UE propone il bando al petrolio e gas russo entro il 2027: nuove regole, infrastrutture e ...
18/06/2025 Cleaner Future: i bambini spingono il cambiamento, gli adulti restano indietro A cura di: Raffaella Capritti I bambini guidano la sostenibilità in casa, ma scarsa conoscenza e costi percepiti rallentano l’adozione delle ...
17/06/2025 Giornata Mondiale della lotta alla Desertificazione e alla Siccità 2025: Restore the land. Unlock the opportunities Giornata mondiale della lotta alla desertificazione e alla siccità. Il tema dell'edizione 2025: "Restore the land. ...
16/06/2025 Conferenza Onu sugli oceani, passi avanti per la salvaguardia degli oceani: cosa è stato deciso A cura di: Giorgio Pirani Conferenza ONU sugli Oceani: 90 paesi si sono incontrati per discutere di come salvare gli oceani, ...
12/06/2025 2G Italia: la cogenerazione per un futuro energetico efficiente A cura di: Laura Murgia Attiva in 70 Paesi, 2G è fra le protagoniste mondiali della cogenerazione, e guida la transizione ...
11/06/2025 I rischi climatici influenzano i prezzi degli immobili commerciali. Lo studio della BCE I prezzi degli immobili commerciali reagiscono ai rischi climatici. La BCE lancia l'allarme e analizza gli ...