Accordo per la riqualificazione efficiente delle case Cantoniere

Restituire nuova vita agli immobili in disuso, recuperando i luoghi pubblici, con il rilancio dell’imprenditoria e dell’occupazione

E’ stato sottoscritto da Anas, Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Ministero delle Infrastrutture e Trasporti ed Agenzia del Demanio, un accordo per la riqualificazione e il riuso di beni pubblici, a partire da 30 Case Cantoniere dell’Anas, a supporto di nuovi piani di valorizzazione turistico-culturali del territorio italiano, al servizio della clientela stradale.

Le 30 case cantoniere sono state individuate su tutto il territorio nazionale, il progetto pilota sarà poi integrato con ulteriori beni pubblici dismessi, appartenenti allo Stato, agli Enti territoriali e ad altri Enti pubblici.
Il progetto pilota sarà pronto entro il 30 giugno 2016 e subito dopo partiranno i relativi bandi.

“L’operazione rientra in una politica di cura dei beni pubblici e di attenzione al territorio – ha dichiarato il ministro Graziano Delrio – che si esprime in altre azioni del Governo, volta alla valorizzazione di edifici e infrastrutture esistenti, per favorirne la fruizione da parte dei cittadini in tutto il Paese. Oltre a garantire servizi e infrastrutture di trasporto efficaci, veloci e intelligenti, vogliamo in questo modo evidenziare anche un altro modo di viaggiare, più lento e sostenibile, più attento al paesaggio, alla sosta, alle emergenze storiche e culturali. Con la firma di questo protocollo, le Case Cantoniere di Anas ritorneranno ad essere simbolo positivo di un’identità italiana diffusa di accoglienza e di relazione tra le persone”.

“Le Case Cantoniere distribuite lungo tutto il territorio nazionale e contraddistinte dall’inconfondibile colore rosso pompeiano – ha sottolineato il ministro Dario Franceschini – costituiscono un brand formidabile per promuovere quel turismo sostenibile necessario allo sviluppo sociale, economico e culturale dei tanti territori ricchi di arte, tradizioni enogastronomiche e bellezze paesaggistiche che rendono l’Italia un Paese unico al mondo. Grazie alla voglia di fare di chi saprà cogliere questa opportunità, luoghi oggi abbandonati diverranno ostelli, ciclofficine, punti di ristoro per tutti quei viaggiatori che vogliono scoprire l’Italia al giusto ritmo”.

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