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Aper – Associazione Produttori di Energia da Fonti Rinnovabili – ha presentato il Rapporto Rinnovabili 2010-2011 "Situazione e prospettive delle fonti rinnovabili in Italia", utile strumento di conoscenza e orientamento dedicato agli operatori, da quest'anno rinnovato nella grafica e arricchito nei contenuti. Il Rapporto fotografa lo stato dell'arte e di avanzamento del settore delle rinnovabili in Italia descrivendone criticità e prospettive, azioni in corso e intraprese dall'Associazione, spaziando dal quadro normativo e regolamentare ai sistemi di incentivazione.Il Rapporto è introdotto da una lettera aperta del Presidente dell'Associazione Agostino Re Rebaudengo in cui si individuano strategie e azioni per raggiungere gli obiettivi europei del pacchetto Clima Energia del 20-20-20. In particolare il Presidente sottolinea che in seguito al risultato del referendum di giugno che ha sancito il no definitivo alla riapertura dell'opzione nucleare nel nostro Paese, è necessario ripensare alla ripartizione del mix energetico, e la quota riservata al nucleare dovrà essere prodotta dalle altre fonti: a tal fine Aper auspica che 52 TWh vengano prodotti dalle rinnovabili, che così contribuirebbero al mix elettrico annuo per 150 TWh (pari al 40%) e i restanti 38 TWh provengano dalle fonti fossili (possibilmente termoelettrico "ambientalizzato") che contribuirebbero così per 225 TWh (pari al 60%).Nel 2010, il fabbisogno lordo di energia elettrica (pari a 326 TWh) è stato soddisfatto attraverso la produzione di energia da fonte rinnovabile per soli 75 TWh circa, dei quali oltre 40 TWh provenienti dal cosiddetto "idroelettrico storico" non più facilmente espandibile. Riuscire quindi nel 2020 a produrre 150 TWh di energia elettrica da fonte rinnovabile, rappresenta una sfida molto ambiziosa per il nostro Paese (in pratica si tratta di passare da 35 TWh di "rinnovabili recenti" a 110 TWh in soli 10 anni) e un'incredibile opportunità di sviluppo, occupazione, ricerca e indipendenza energetica.Questi obiettivi implicano altresì un lavoro organico e interdisciplinare per valorizzare tutta la filiera italiana delle energie rinnovabili, costruendo una strategia di sostegnocapace di integrare le singole componenti per raggiungere la massima efficienza di costo/kWh prodotto.Definiti gli obiettivi quantitativi a livello nazionale, bisognerebbe, finalmente, procedere alla loro ripartizione a livello regionale (il cosiddetto burden sharing), in modo da co-responsabilizzare in maniera virtuosa le Regioni e gli Enti Locali anche con il ricorso a meccanismi di premio/penalità.Il burden sharing è indispensabile per pianificare ed intensificare gli investimenti nello sviluppo delle reti elettriche, ivi incluse le cosiddette reti intelligenti (smart grid) al fine di meglio accogliere e dispacciare l'energia elettrica rinnovabile prodotta in modo distribuito e a volte non programmabile. Lo sviluppo di sistemi di accumulo (batterie e impianti di pompaggio idroelettrico) ottimizzerebbe inoltre l'efficienza complessiva del sistema.È infine auspicabile una coerente revisione dei sistemi di sostegno delle rinnovabili e dell'efficienza energetica nell'ambito dell'attuazione del dlgs 28/2011 di recepimentodella direttiva 2009/28/CE. Il Rapporto Rinnovabili 2010 – 2011 è diviso in vari capitoli. Sul sito dell'Aper si possono scaricare singolarmente: • Indice• Lettera aperta del Presidente• Capitolo 1: La Direttiva 2009/28/CE e il suo recepimento• Capitolo 2: Le linee Guida nazionali per l'autorizzazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili• Capitolo 3: Gli strumenti di sostegno alle fonti rinnovabili • Capitolo 4: bioenergie • Capitolo 5: eolico• Capitolo 6: fotovoltaico• Capitolo 7: idroelettrico• Capitolo 8: solare termodinamico Rapporto Rinnovabili 2010-2011 "Situazione e prospettive delle fonti rinnovabili in Italia" Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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