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A cura di: Adele di Carlo Per realizzare il processo di decarbonizzazione dell’Europa è stato compiuto un passo importante: l’Ue ha approvato il primo regolamento per la certificazione degli assorbimenti permanenti di carbonio. Grazie a questa misura si potranno incentivare le pratiche di carboniocoltura, la riduzione delle emissioni dal suolo e stoccaggio di carbonio nei prodotti. Il percorso che ha portato alla sua realizzazione è iniziato nel 2022, quando la Commissione Europea ha proposto un regolamento per creare un quadro volontario per la certificazione degli assorbimenti di carbonio di alta qualità. Lo step successivo è stato l’adozione delle posizioni negoziali del Consiglio e del Parlamento Europeo, nel 2023, fino al raggiungimento di un accordo definitivo sul regolamento lo scorso 20 febbraio 2024, a seguito di un lungo negoziato. Il regolamento per la certificazione degli assorbimenti permanenti di carbonio si inserisce all’interno di un progetto normativo che punta al raggiungimento della neutralità climatica entro il 2050. Il regolamento sarà pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell’Ue e diventerà applicabile 20 giorni dopo la pubblicazione, garantendo un quadro giuridico uniforme in tutti gli Stati membri. Assorbimenti di carbonio, cosa prevede il regolamento del Consiglio Ue L’approvazione del primo regolamento per certificare gli assorbimenti permanenti di carbonio rappresenta un passo importante per l’Europa e per gli Stati membri. Come anticipato, vuole promuovere pratiche sostenibili come la carboniocoltura e lo stoccaggio del carbonio. Passando al contenuto, il regolamento Ue definisce tre categorie principali di attività legate agli assorbimenti di carbonio e alla riduzione delle emissioni: assorbimenti permanenti di carbonio, cioè le tecnologie come la bioenergia con cattura e stoccaggio di carbonio o la cattura diretta dell’anidride carbonica dall’atmosfera stoccaggio del carbonio nei prodotti, utilizzando materiali durevoli (ad esempio il legno per costruzioni) che trattengono carbonio carboniocoltura, le pratiche agricole e forestali (come rimboschimento, ripristino di torbiere o gestione sostenibile dei fertilizzanti) finalizzate a ridurre le emissioni di gas serra. I criteri richiesti per ottenere la certificazione Per ottenere la certificazione, le attività di assorbimento del carbonio dovranno rispettare quattro criteri fondamentali, che sono: la realizzazione di un beneficio netto, cioè un miglioramento tangibile in termini di assorbimento del carbonio o riduzione delle emissioni garantire che i progetti vadano oltre i requisiti normativi e risultino finanziariamente sostenibili grazie alla certificazione riduzione al minimo i rischi di rilascio del carbonio nell’atmosfera essere sostenibile per l’ambiente, ovvero non causare danni collaterali e contribuire positivamente ad altri obiettivi ecologici Per garantire la reale efficienza e trasparenza dei processi di assorbimento, tutte le attività saranno verificate da organismi di certificazione terzi. Registro elettronico UE Gli operatori coinvolti dovranno aderire a sistemi di certificazione trasparenti, basati su norme rigorose per il monitoraggio, la verifica e la comunicazione dei risultati. Inoltre, per garantire la tracciabilità, sarà istituito un registro elettronico a livello Ue, per documentare le “unità certificate” emesse per ogni attività approvata. Questo registro sarà operativo entro quattro anni dall’entrata in vigore del regolamento. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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