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Dopo aver acquistato un’auto elettrica come ci si comporta per la sua manutenzione? Ecco qualche informazione e consiglio utile a cura di Andrea Ballocchi Indice degli argomenti: Auto elettrica e manutenzione: i vantaggi di un “cuore elettrico” Auto elettrica e manutenzione: pneumatici e temperature rigide Auto elettrica e manutenzione: chi si occupa degli interventi L’auto elettrica non è come un’endotermica. È un veicolo con peculiarità proprie che è bene considerare e conoscere. Dalla sua alimentazione alla manutenzione, le differenze rispetto a un’automobile tradizionale sono numerose ed è bene conoscerle. Proviamo allora a illustrare qualche aspetto importante che rende i veicoli elettrici così peculiari, avvalendoci della collaborazione dell’associazione MOTUS-E*. Auto elettrica e manutenzione: i vantaggi di un “cuore elettrico” Le auto elettriche hanno un quinto dei componenti presenti in un’auto termica. In particolare, i tipici interventi di manutenzione di un’auto termica – cambio dell’olio e pastiglie dei freni – sono praticamente eliminati (o quantomeno fortemente ridotti) nei veicoli elettrici. La manutenzione di un’auto elettrica è quindi molto semplificata rispetto a quella di un’auto termica. Per quanto riguarda Tesla, per esempio, attualmente è prevista la manutenzione programmata solo per tre interventi: inversione degli pneumatici, sostituzione del liquido dei freni e sostituzione del liquido di raffreddamento della batteria. «Le vetture elettriche sono generalmente progettate per informare il conducente quando è necessaria l’assistenza per tutti gli altri componenti che non richiedono manutenzione programmata. E questo vale sostanzialmente per tutti i modelli più tecnologicamente avanzati», segnala MOTUS-E. Auto elettrica e manutenzione: cosa succede con gli pneumatici Un elemento importante da tenere in considerazione per la manutenzione di un’auto elettrica sono gli pneumatici: «i veicoli elettrici consumano le gomme più velocemente rispetto ai veicoli a combustione interna. Ciò è semplicemente dovuto al maggior peso di questi mezzi e alla coppia istantanea. Tuttavia, i relativi costi di manutenzione e sostituzione non sono dissimili da quelli delle auto termiche». Auto elettrica e manutenzione: ecco perché conviene A proposito di costi, l’auto elettrica ha un vantaggio sensibile in termini di assistenza. «Un’indagine recentemente condotta da SicurAuto.it ha svelato che la manutenzione delle auto elettriche implica in media un risparmio del 42% in termini di costi di manutenzione, alla quale bisogna dedicare il 13% in meno delle ore rispetto ai veicoli tradizionali. Qualche esempio: la e-Golf è l’elettrica più economica (445 euro in 6 anni), mentre la Tesla Model S risulta la più costosa (3.975 euro). Tra i vari modelli, la Jaguar I-Pace è quella che riesce maggiormente a contenere i costi di manutenzione, «arrivando addirittura al 75% in meno rispetto alla Jaguar F-Pace», rileva l’associazione. I dati si basano su un’inchiesta presentata ad Autopromotec 2019. Lo scorso ottobre, anche Motor1 aveva elaborato una stima sui costi manutentivi, confermando di fatto l’analisi di SicurAuto, e valutando il risparmio complessivo in circa il 30% in meno rispetto ai modelli a combustione interna. Auto elettrica e manutenzione: attenzione alle temperature rigide Un tema delicato con le vetture elettriche è la loro sensibilità alle temperature fredde. «È vero, le auto elettriche hanno un rendimento più basso quando la colonnina di mercurio va ampiamente sotto lo zero. Ma ciò non è dovuto alla batteria al litio né ad altra strana alchimia: semplicemente, avviando il riscaldamento la batteria si consuma più velocemente. Nessun problema, però all’avvio», specifica Niccolò Della Bianca, responsabile Comunicazione MOTUS-E. Niente di diverso, però, da quello che accade con le automobili termiche: secondo il Dipartimento di Stato USA dell’Energia, le auto a combustibile fossile hanno lo stesso decremento percentuale in termini di autonomia delle auto elettriche a temperature particolarmente rigide. Auto elettrica e manutenzione: chi si occupa degli interventi Per le riparazioni, in termini generali le case si sono attrezzate con servizi completamente in-house presso i riparatori ufficiali. Stanno comunque crescendo anche le competenze di riparatori indipendenti. «Come MOTUS-E stiamo lavorando sulla formazione di meccatronici per colmare un gap occupazionale, anche in ottica di sviluppo futuro della mobilità elettrica nel nostro Paese», segnala Della Bianca, a nome dell’associazione. Auto elettrica e manutenzione: chi ripara le infrastrutture di ricarica? Cosa succede se una colonnina si guasta? Chi può e deve provvedere a ripararla o, più in generale, a manutenerla? «Per la manutenzione o riparazione delle infrastrutture di ricarica condominiali o private è bene rivolgersi a chi ha installato l’infrastruttura (generalmente wall box o colonnina condominiale), cioè il Mobility Service Provider che a sua volta verificherà con i propri installatori/manutentori» conclude MOTUS-E. *Chi è MOTUS-E: è la prima associazione italiana costituita su impulso dei principali operatori industriali, del mondo accademico e dell’associazionismo ambientale e d’opinione per favorire la transizione del settore nazionale dei trasporti verso l’adozione massiva di mezzi sostenibili, promuovendo la mobilità elettrica e divulgandone i benefici connessi alla tutela ambientale. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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