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L’articolo 8 del decreto legislativo n. 102/2014, prevede che le grandi imprese eseguano una diagnosi energetica, condotta da società di servizi energetici, esperti in gestione dell’energia o auditor energetici, entro il 5 dicembre 2015 e successivamente ogni 4 anni. L’ENEA gestisce una banca dati delle imprese soggette a diagnosi e svolge i controlli che dovranno accertare la conformità delle diagnosi, tramite una selezione annuale di una percentuale statisticamente significativa della popolazione delle imprese soggetta all’obbligo di cui ai commi 1 e 3, almeno pari al 3%. in caso di inottemperanza è prevista una sanzione amministrativa. Entro il 30 giugno di ogni anno ENEA, a partire dall’anno 2016, comunicherà al Ministero dello sviluppo economico e al Ministero dell’ambiente, della tutela del territorio e del mare, lo stato di attuazione dell’obbligo di cui ai commi 1 e 3 e pubblicherà un rapporto di sintesi sulle attività diagnostiche complessivamente svolte e sui risultati raggiunti. Il Ministero dello Sviluppo Economico, in vista dell’avvicinarsi della data del 5 dicembre, ha pubblicato una serie di FAQ volte ad agevolare le imprese nell’adempimento dell’obbligo. Tra gli argomenti di maggior rilievo, la definizione della data ultima per l’invio all’ENEA delle diagnosi, maggiori chiarimenti sull’ambito di applicazione dell’obbligo e sulle sanzioni previste dalla legge. Il documento, che integra i chiarimenti già forniti a maggio 2015, rientra nell’ambito delle azioni di informazione e sensibilizzazione sul tema delle diagnosi energetiche svolte dal MiSE con il supporto dell’ENEA. Oltre all’esigenza di adempiere alle disposizioni dell’Unione Europea, il Mise ritiene, infatti, che le diagnosi rappresentino un’opportunità per le imprese in quanto permettono di individuare i margini di miglioramento negli usi energetici e di intervenire per contenere i consumi, accrescendo il proprio vantaggio competitivo. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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