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Fondazione impresa ha realizzato l'Indice di Green Economy 2012, attraverso cui è possibile stilare una "classifica" delle regioni "green" italiane, sulla base di 21 indicatori relativi ai settori energia, imprese, agricoltura, turismo, edilizia, trasporti e rifiuti. Ne risulta che le regioni più "green" d'Italia sono Trentino Alto Adige, Toscana e Umbria; si piazzano invece agli ultimi posti Campania (18°), Sicilia (19°) e Puglia (20°).In generale, la classifica stilata da Fondazione Impresa restituisce la fotografia di un'Italia nella quale le regioni centrali e settentrionali ottengono piazzamenti migliori nell'Indice di Green Economy rispetto a quelle meridionali. "Il dato più significativo che emerge dall'Indice di Green Economy 2012 – sostengono i ricercatori di Fondazione Impresa – sono gli ottimi risultati ottenuti dalle regioni del Centro: Toscana, Umbria e Marche, infatti, hanno ottenuto buoni piazzamenti, tanto da collocarsi nelle prime sei posizioni della classifica (rispettivamente 2°, 3° e 6°). In generale, le regioni centrali e settentrionali si sono piazzate meglio delle altre, ad accezione della virtuosa Basilicata (7°) e di Liguria e Lazio, che invece si sono discostate dal comportamento virtuoso delle regioni del Centro-Nord, collocandosi nelle posizioni più basse della classifica (rispettivamente 16° e 17°).Nel complesso – proseguono i ricercatori di Fondazione Impresa – le regioni del Nord sono più virtuose negli indicatori relativi ai comportamenti individuali, come l'edilizia e i rifiuti. Tutte le regioni del Nord coprono le prime otto posizioni nell'indicatore sulle detrazioni fiscali del 55% per la riqualificazione energetica degli edifici e Trentino Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Piemonte, Lombardia ed Emilia Romagna sono prime nella raccolta differenziata. Le regioni del Centro hanno espresso un significativo dinamismo negli indicatori relativi all'energia e all'agricoltura biologica (Umbria e Toscana sono rispettivamente 3° e 5° per produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili; Toscana e Umbria sono ai primi due posti per risparmio energetico certificato con i Titoli di Efficienza Energetica; Lazio, Toscana e Marche sono 3°, 4° e 5° per superficie agricola bio). Le regioni del Sud confermano il proprio primato nell'indice di imprenditorialità bio (con Calabria, Basilicata e Sicilia prime per numero di operatori nel biologico).L'auspicio dei ricercatori di Fondazione Impresa è che la green economy possa rappresentare una strategia di uscita dalla crisi economica. Le imprese "green", che, a seconda delle specificità regionali, possono contribuire alla produzione di valore aggiunto e alla creazione di nuova occupazione, hanno bisogno di politiche coerenti e lungimiranti, oltre che di misure capaci di dare rapidamente soluzione ai problemi cronici dell'impresa in Italia, come la troppa burocrazia, i ritardi nei tempi di pagamento e non da ultimo il fenomeno del credit crunch". Indice di green economy 2012 Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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