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Il prossimo 4 marzo tutti noi siamo chiamati a votare per la nuova legislatura, che non potrà non tenere in considerazione le principali priorità legate alla sostenibilità ambientale, risparmio energetico e riduzione delle emissioni. Partendo da questo principio Legambiente ha lanciato a tutti i candidati e schieramenti un appello affinché questa campagna elettorale non si riduca a una serie di promesse ma contenga anche idee e obiettivi per il reale rilancio del nostro paese, attraverso il sostegno a temi green e progetti di sviluppo dell’ambiente sostenibile, in grado di rilanciare l’economia, aumentare l’occupazione, spingere la ricerca e lo sviluppo tecnologico e ridurre le emissioni in atmosfera. In particolare l’associazione ha presentato un pacchetto di priorità in cui il tema ambientale è sempre centrale, declinato in vari aspetti: il clima, l’economia circolare, la rigenerazione e riqualificazione urbana, ma anche la messa in sicurezza del territorio, la tutela della biodiversità, la mobilità sostenibile, la lotta all’abusivismo, il Mediterraneo e il ruolo dell’Italia come ponte tra l’Europa e il Mare Nostrum, la fiscalità green e la rigenerazione urbana. Il documento di Legambiente per il Governo Il documento “Le sfide ambientaliste per la nuova legislatura” redatto da Legambiente chiede alle forze politiche di fare scelte coraggiose ma indispensabili che, per esempio, premino il recupero di materiali e di luoghi muovendo una nuova economia nelle città e nei territori, nelle forme dello sharing, introducano nella fiscalità obiettivi ambientali, prevedano un sostegno allo sviluppo delle fonti rinnovabili eliminando i sussidi alle fossili e degli interventi di riqualificazione del patrimonio edilizio e di messa in sicurezza del territorio, considerando i fenomeni atmosferici sempre più devastanti e definiscano nuove regole di tassazione più trasparenti e chiare per cave, acque minerali, rifiuti. E’ poi necessario promuovere lo sviluppo dell’economia circolare pensando ad un piano di industria 5.0 che aiuti a far decollare su tutto il territorio questo nuovo modello di sviluppo economico. Sono inoltre imprescindibili precise politiche a sostegno della mobilità sostenibile, in modo da assicurare entro il 2030 la totale eliminazione dei motori a combustione interna dalla commercializzazione. Sarebbe auspicabile secondo Legambiente la creazione di un Ministero per il clima e l’energia responsabile per la transizione e decarbonizzazione al 2030, a cui affidare tutte le attuali competenze del MISE e quelle del Ministero dell’Ambiente sul tema. Legambiente sul fronte “Europa, clima e sfide green” evidenzia che l’Italia può avere un ruolo importante sia come ponte tra l’Europa e il Mediterraneo sia nel partecipare a quella rivoluzione energetica incentrata sulle rinnovabili al centro degli Accordi di Parigi, attraverso per esempio il sostegno a una cooperazione internazionale che abbia come priorità il Mediterraneo e i cambiamenti climatici. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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