Delrio: nostro obiettivo confermare le detrazioni fiscali del 50-65% anche per il 2016

Confermare l’ecobonus del 50% per le ristrutturazioni edilizie e del 65% per le riqualificazioni energetiche e allargare la platea dei beneficiari

Il nuovo Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio in audizione alla VIII Commissione Ambiente alla Camera sull’Allegato infrastrutture al Def, approvato il 10 aprile, ha evidenziato che  l’allegato infrastrutture al Def  2015 non è la Legge di Stabilità, ma è l’illustrazione del programma di riforme che si vuole fare entro questo anno e degli strumenti con cui il Governo, sulla base di dati oggettivi, intende perseguire stabilità e crescita. Le allocazioni e le risorse verranno poi stabilite con la legge finanziaria. Le priorità che l’Europa ci mette davanti sono legate in particolare ai temi della sicurezza, delle infrastrutture stradali e della trasparenza. “Per noi il Ministero deve predisporre il Documento pluriennale di pianificazione (Dpp), che sarà il documento fondamentale. Nel Piano triennale delle opere pubbliche con investenti stabiliti e piani nazionali di settore – ha sottolineato Delrio – verranno inseriti tutti i piani, programmi attuativi e investimenti per le opere pubbliche. Ci sono già il Piano aeroporti, il Piano per il dissesto idrogeologico, il Piano per la sicurezza delle scuole e il Piano città”.

A proposito del settore dell’edilizia, Delrio ha confermato il ruolo strategico delle detrazioni fiscali del 50% per le ristrutturazioni edilizie e del 65% per le riqualificazioni energetiche degli edifici che “ha avuto in questi anni un impatto positivo sul settore dell’edilizia, in termini di investimento e occupazione, molto superiori a quello della legge obiettivo. Ci impegneremo perciò, nella prossima legge di Stabilità, a confermare le detrazioni fiscali e anche il più possibile ad allargare la platea dei beneficiari. Per questo le risorse finanziarie della prossima Legge di Stabilità si concentreranno più su bonus ristrutturazione ed ecobonus riducendo gli investimenti nelle grandi opere strategiche”.

In relazione al Piano casa, Delrio ha detto che “già molto è stato fatto”, ma “dobbiamo fare molto di più: dobbiamo rendere i quartieri più vivibili e più decenti”. Le opere utili sono quelle che servono alla comunità, dobbiamo fare le cose utili alla comunità e questo si fa semplicemente analizzando i dati oggettivi e scegliendo di allocare le risorse secondo un’ottica di priorità”.

Ermete Realacci, presidente della Commissione Ambiente Territorio e Lavori Pubblici della Camera si è mostrato soddisfatto dell’intervento: “Sono importanti le conferme venute da Delrio sulla priorità di finanziare opere per la riqualificazione del patrimonio edilizio pubblico, per la corretta gestione del territorio, e di rafforzare ed estendere il credito di imposta e l’ecobonus, valutando in particolare per quest’ultimo la possibilità di allargarlo a tutte le aree sismiche, alla bonifica dell’amianto, e per quanto riguarda i soggetti all’edilizia sociale pubblica e alle imprese. Va inoltre nella direzione delle richieste più volte avanzate dalla Commissione da me presieduta la decisione di accelerare sulla realizzazione del regolamento edilizio unico come previsto dallo Sblocca Italia e di istituire presso il ministero uno specifico coordinamento sulle politiche di risparmio energetico. Politiche essenziali anche per rilanciare un settore strategico come l’edilizia puntando sulla qualità urbana, sulla sicurezza, sull’innovazione e non consumando nuovo suolo”.

Leopoldo Freyrie, presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori ha commentato: “Concordiamo sulle priorità indicate dal Ministro Delrio nel corso dell’audizione alla Commissione Ambiente della Camera circa la priorità da dare al piano per il sistema idrogeologico, a quello per la sicurezza delle scuole e al piano città, interventi questi che, però, devono essere affrontati sinergicamente ed avere come obiettivo strategico di lungo periodo la rigenerazione urbana sostenibile. Serve, inoltre, tornare ad investire, pena non riuscire a cogliere i pur timidi segnali di ripresa, sulle iniziative edilizie sane, dare credito al mercato e dilizio, alle imprese di costruzioni medie e piccole. La strada da intraprendere, ma serve farlo subito, è quella di intervenire sul patrimonio edilizio del Paese, sulle città poiché trainanti per la ripresa, a meno che non si voglia definitivamente affossare il comporto dell’edilizia, saranno i settori del rinnovo e della riqualificazione”.

“Positivo il riferimento alle gare del Ministro Delrio sulle concessioni -è il commento del Presidente dell’Ance, Paolo Buzzetti – Laddove non ci sono state gare a monte nell’affidamento delle concessioni, devono essere effettuate gare a valle nella realizzazione dei lavori. Si tratta di un atto di trasparenza – aggiunge Buzzetti – di cui questo Paese ha estremo bisogno.”  Positiva anche la volontà di estendere gli incentivi fiscali a favore dell’edilzia che in questa crisi sono stati il salvagente per il settore facendo bene anche alle casse dello Stato. Uno strumento che funziona va rafforzato, per questo sarebbe importante rafforzare gli incentivi fiscali e estenderli  per favorire la permuta tra abitazioni usate e quelle particolarmente efficienti sotto il profilo energetico.”

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