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A cura di: Tommaso Tautonico Il Regno Unito ospiterà il più grande parco eolico offshore al mondo. Dogger Bank Wind Farm, questo il nome del mega impianto, sorgerà tra i 125 e i 290 km al largo dello Yorkshire orientale, dove le acque sono profonde dai 18 ai 63 metri. Nel punto più alto sul livello del mare, le turbine del parco eolico di Dogger Bank saranno alte più di due volte e mezzo del Big Ben. “Con le prime fondamenta che dovrebbero essere installate entro la fine dell’anno e con le prime turbine previste nel 2023, siamo sulla buona strada per ottenere i primi risultati da questo impianto di energia rinnovabile senza rivali” commenta Steve Wilson, direttore del progetto. I lavori per la realizzazione del parco sono appena iniziati e secondo la tabella di marcia termineranno nel 2026, raggiungendo una potenza complessiva di 3,6 Gigawatt con una produzione di energia sufficiente ad alimentare 6 milioni di case. Durante tutte le fasi di realizzazione del parco è previsto un aggiornamento costante e continuo verso i marinai locali, per informarli sulle fasi operative, così da non interferire con le attività di pesca, e ridurre al minimo il rischio di incidenti. Il parco eolico offshore più grande al mondo Il parco eolico offshore copre un’area complessiva di 8.660 km2 e si svilupperà in tre “fasi” chiamate A, B e C, ognuna delle quali con potenza di 1,2 GW. La prima si estende per 515 km2 e sorge a 131 km dalla costa, alla stessa distanza è posta la seconda fase, estesa per 599 km2. La terza, la più lontana dalla terraferma, a circa 196 km, su un’area di 560 km2. La Dogger Bank Wind Farm, oltre a essere il più grande parco eolico, potrà contare su 87 turbine eoliche. Non turbine comuni, ma, le più potenti al mondo, le Haliade-X da 14 MW, con capacità di 74 GWh all’anno. Nel progetto della Dogger Bank Wind Farm c’è anche un po’ di Italia, perché il progetto è una joint venture tra SSE Renewables che partecipa al 40%, Equinor (40%) e la tricolore Plenitude (20%). SSE Renewables sarà leader nella costruzione di Dogger Bank, mentre Equinor gestirà il parco eolico per tutta la sua vita. Gli appaltatori costruiranno tre stazioni di conversione che prenderanno l’elettricità generata dalle turbine eoliche e la convertiranno dalla corrente HVDC alla corrente HVAC prima che l’energia passi attraverso la sottostazione principale adiacente e finisca nella rete nazionale. Energia pulita e green jobs “E’ stato emozionante” afferma Wilson “assistere alla consegna del primo di una serie di trasformatori che consentiranno la trasmissione di energia rinnovabile dal più grande parco eolico offshore del mondo alla terra ferma”. Il porto di Tyne ospiterà la base operativa dell’impianto. Qui si svilupperanno tutte le infrastrutture necessarie al funzionamento del parco eolico. Ed è proprio a Port Tyne che Equinor, intende investire in green jobs. La realizzazione del parco eolico offshore dovrebbe generare più di 200 nuovi posti di lavoro, e grandi opportunità per le aziende del territorio. Per questo Equinor sta investendo nella realizzazione di aule didattiche e formative, dedicate all’acquisizione e alla crescita delle risorse umane da assumere, capaci di soddisfare le competenze necessarie lungo tutta la catena del valore. Img by Dogger Bank Wind Farm Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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