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Stando ai dati di un'analisi condotta dalla squadra del professor Michael B. McElroy, "Un sistema di turbine da 2,5 megawatt di potenza – distribuito sul territorio degli Stati Uniti in aree non forestali, non urbane e senza ghiacci – che operino ad appena un quinto della loro capacità basterebbe per produrre un quantitativo di energia sufficiente a coprire il fabbisogno globale". E il quantitativo di energia prodotto sarebbe pari a oltre 40 volte il consumo globale corrente di elettricità, oltre cinque volte il consumo globale di energia in tutte le sue forme.Sorprendente, questo risultato di un'analisi condotta dalla squadra di Michael B. McElroy, docente alla School of Engineering and Applied Sciences della prestigiosa Harvard University di Boston. Lo studio statunitense – fresco di pubblicazione sulla rivista dell'Accademia Americana delle Scienze "Pnas", e firmato anche dai ricercatori Xi-Lu e Juha Kiviluoma – non è passato inosservato nel panorama scientifico contemporaneo.Ma partiamo dall'inizio. Dal titolo della ricerca: "Global Potential for Wind-generated Electricity". È la potenza del vento, la protagonista dell'interessante studio messo a punto dall'équipe di McElroy, che dimostra come l'umanità potrebbe vivere usufruendo soltanto della potenza del vento. Non più petrolio, scorie e centrali nucleari, ma vento. Punto.Il metodo di calcolo utilizzato? Grazie a una serie di simulazioni dei campi di vento attraverso i dati forniti dal sistema Goddard Earth Observing System Data Assimilation System, denominato GEOS-5 DAS, gli esperti hanno calcolato la quantità di elettricità potenzialmente prodotta dalle turbine – sulla base della velocità dei venti, della densità dell'aria, della distanza tra le turbine e della dimensione delle eliche – in alcune aree del mondo, ciascuna di circa 3.300 chilometri quadrati.E il risultato, appunto, recita che una rete di turbine da 2,5 megawatt di potenza, distribuite sul territorio americano in pieno rispetto dell'ambiente e attive al 20% della loro capacità, sarebbe sufficiente per coprire il fabbisogno globale. Ma non solo.I ricercatori fanno sapere che da questo utilizzo addirittura avanzerebbe una quantità di energia, e ciò potrebbe automaticamente far diminuirne il prezzo, ottimizzando in tal modo le tecnologie ecologiche, come – ad esempio – la produzione di vetture elettriche. Addio benzina e diesel, insomma.Al giorno d'oggi l'eolico equivale al 42% di tutta la nuova capacità elettrica installata negli Stati Uniti lo scorso anno. È dunque minimo, rispetto alla produzione elettrica complessiva, l'utilizzo della fonte rinnovabile eolica. Una risorsa enorme e non inquinante, una ricchezza tale che potrebbe rifornire di energia elettrica il globo se solo si applicassero le conclusioni dell'indagine scientifica di Mister McElroy. Fonte www.fastweb.it Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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