Firmati 2 bandi a sostegno dell’economia circolare

Il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti ha firmato 2 bandi per un totale 2,1 milioni di euro su tecnologie rifiuti elettrici-elettronici, ecodesign e categorie non servite da consorzi

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Il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti ha firmato due bandi che mettono a disposizione novecento milioni su tecnologie rifiuti elettrici-elettronici e 1,2 milioni su ecodesign e categorie non servite da consorzi.

Obiettivo dei bandi è quello di finanziare le nuove tecnologie al servizio dell’economia circolare, sistema economico per cui i rifiuti possono rigenerarsi in nuove risorse, aiutando in particolare la limitazione degli impatti negativi che derivano dalla gestione di alcuni particolari categorie dei rifiuti. Il primo bando, da 900 mila euro, è destinato al cofinanziamento di progetti di ricerca per lo sviluppo di nuove tecnologie di recupero, riciclaggio e trattamento dei rifiuti elettrici ed elettronici (RAEE), mentre il secondo da 1,2 milioni si rivolge a quelle categorie di rifiuti non rientranti tra quelle già servite dai consorzi di filiera, all’ecodesign dei prodotti e alla corretta gestione dei relativi rifiuti.

Il ministro Galletti presentando i bandi ha sottolineato che si tratta di un’opportunità che coglie la sfida dell’economia circolare, nel contesto del forte impegno continentale che si sta concretizzando nel Pacchetto europeo sulla ‘Circular Economy’: “proprio per questo abbiamo bisogno di lavorare sull’innovazione e soprattutto in quei terreni nei quali c’è più bisogno di elevare le performance ambientali: apriamo dunque questa opportunità al settore pubblico e ai privati, contando di ricevere un grande riscontro e ottime idee per il nostro Paese”.

I bandi puntano all’uso efficiente delle materie prime, allo sviluppo e al potenziamento della circolarità tra la gestione dei rifiuti e il mercato di prodotti e materiali, favorendo il reimpiego in nuovi cicli produttivi. L’obiettivo è l’incentivazione su scala industriale di tecnologie innovative e sostenibili per il trattamento di materiali provenienti da prodotti complessi a fine vita, come anche lo sviluppo dell’ecodesign dei prodotti per facilitare l’industria dello smontaggio, la separazione delle singole componenti e l’avvio al riciclo delle matrici ambientali. I progetti finanziati dovranno essere caratterizzati da elevata replicabilità e dalla possibilità di un velocetrasferimento dei risultati all’industria per l’attuazione degli interventi.

Il contributo assegnato per le vare iniziative progettuali ammesse a finanziamento deve essere compreso tra centomila e trecentomila euro, comprensivo di ogni onere. Le istanze di ammissione dovranno essere redatte utilizzando il Modulo scaricabile dal sito del Ministero dell’Ambiente, alla sezione “Bandi e avvisi”.

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