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Sbalorditivo, ma si potà fare ciò che avete letto nel titolo. Si potrà produrre energia elettrica dagli estratti di frutti di bosco, da una spremuta d'agrumi, e, più in generale, dai pigmenti naturali di cui frutta, fiori e verdura dispongono! La portata della novità incanta per quanto è dirompente. Il modo per riuscirci lo stanno studiando i ricercatori della scuola di Scienze ambientali dell'Università di Camerino. La sequenza dell'operazione: gli estratti, senza l'aggiunta di solventi, sono assorbiti su un supporto di diossido di titanio che si trova su un vetro conduttivo, e il tutto è assemblato fino alla costruzione di una cella fotovoltaica. In maniera naturale, il dispositivo permette di sfruttare l'assorbimento di luce dei pigmenti per la generazione di energia elettrica. Per la realizzazione del dispositivo foto-elettrochimico si deposita, su un vetro conduttore trasparente, un film sottile di nanoparticelle di biossido di titanio, sul quale viene fatto assorbire l'estratto del colorante per la formazione di un elettrodo che, asciugato e trattato con piccole quantità della soluzione elettrolitica, è ricoperto da un altro elettrodo contenente il catalizzatore. Il dispositivo così formato permette di ottenere una quantità di energia misurabile. "Lo studio – dice Stefano Ferraro, uno dei protagonisti del progetto – consiste nell'esaminare i pigmenti naturali, nel ricercare, nella loro struttura chimica ciò che si può migliorare per renderli più stabili e nell'ottimizzare i processi di assorbimento su diossido di titanio per una maggiore efficienza nella produzione energetica. Questo procedimento e' necessario dal momento che tutti i coloranti vanno incontro ad un processo degradativo di tipo ossidativo e quindi, nel tempo, perdono la loro efficacia". La conclusione: "Studiando la chimica di queste molecole, e apportando piccole modiche, si può conferire loro una maggiore stabilita' fotochimica e quindi renderle più interessanti dal punto di vista della produzione energetica". Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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