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Il Gestore dei Servizi Energetici ha pubblicato sul proprio sito internet (www.gse.it) il Rapporto delle attività svolte nel corso del 2009. Nel documento vengono delineati i risultati dei molteplici meccanismi gestiti dal GSE: il sistema dei certificati verdi e delle tariffe onnicomprensive per l’incentivazione della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, il meccanismo del conto energia per la produzione di energia elettrica da fonte solare, il riconoscimento della cogenerazione, le attività che il GSE svolge in qualità di gestore della produzione di energia elettrica in rappresentanza dei soggetti titolari degli impianti CIP 6 o di quelli che abbiano sottoscritto convenzioni di ritiro dedicato o scambio sul posto. Sono infine delineate le nuove attività – tra cui quelle a supporto delle istituzioni per l’attuazione della Direttiva 2009/28/CE – che il GSE è stato chiamato a svolgere nell’interesse del Sistema Paese. Qualifica IAFR Nel corso del 2009 sono pervenute al GSE 913 domande di riconoscimento della qualifica di “Impianto Alimentato a Fonti Rinnovabili” (IAFR). In totale, a dieci anni dall’avvio del meccanismo dei certificati verdi, sono state valutate quasi 5.000 richieste. Le qualifiche IAFR rilasciate a fine 2009 sono 3.222, di cui 2.202 per richieste di qualifica di impianti in esercizio e 1.020 per impianti a progetto. Per quanto riguarda gli impianti in esercizio, in termini di numerosità, la maggior parte degli interventi qualificati riguarda impianti idroelettrici (1.163). Sono però gli impianti eolici quelli che hanno comportato la maggior potenza installata relativamente agli impianti nuovi (4.113 MW su 6.691 MW totali). Tra le qualifiche a progetto emerge la crescita degli impianti alimentati a bioliquidi, cui corrisponde, per quanto riguarda i nuovi impianti, una potenza virtuale di 1.776 MW, seconda solo a quella relativa agli impianti eolici (3.143 MW). Certificati Verdi Per quanto riguarda l’anno 2009 sono stati emessi dal GSE oltre 16 milioni di certificati verdi relativi all’energia prodotta da impianti alimentati a fonti rinnovabili. Ciò ha comportato un notevole eccesso di offerta rispetto alla quota d’obbligo del 2009, corrispondente a circa 8,5 milioni di CV. La maggior parte dei certificati emessi ha riguardato impianti idroelettrici ed eolici. Da notare che ben il 34% dei certificati emessi non ha riguardato impianti di nuova costruzione ma interventi su impianti esistenti. Tariffe Onnicomprensive Alla fine del 2009, gli impianti per i quali è stata accolta la richiesta di accesso alla tariffa onnicomprensiva sono stati 565 per una potenza complessiva pari a 320 MW. Sia in termini di numerosità che di potenza le tipologie impiantistiche prevalenti ammesse alla TO sono, nell’ordine, quella idroelettrica, a biogas e a biomasse. Conto energia fotovoltaico A fine 2009 risultano entrati in esercizio 71.251 impianti per una potenza totale di 1.137 MW, di cui 5.724 con il primo conto energia, per una potenza annua installata di 164 MW, e 65.527 con il secondo conto energia, per una potenza di 973 MW. L’analisi delle potenze installate dall’avvio del meccanismo evidenzia un andamento di crescita graduale; la potenza media unitaria degli impianti fotovoltaici entrati in esercizio nel corso del 2009 è pari a 18 kW, contro i 14 kW medi installati nel corso del 2008, gli 11 kW del 2007 e i 7 kW del 2006. Per l’incentivazione degli impianti fotovoltaici, nel corso del 2009 sono stati erogati circa 300 milioni di Euro, corrispondenti a un’energia di quasi 0,69 TWh. Energia Cip 6 Nel 2009 è diminuita la quantità di energia Cip 6 ritirata dal GSE per effetto della progressiva scadenza delle convenzioni: l’energia ritirata ammonta a circa 36 TWh (-10 TWh rispetto al 2007 e -5,5 TWh rispetto al 2008). Nel 2009 è diminuita anche la remunerazione media degli impianti CIP 6: circa 97 €/MWh per l’energia prodotta da fonti assimilate (-16 €/MWh rispetto al 2008) e 183 €/MWh per quella prodotta da rinnovabili (anche per esse -16 €/MWh rispetto al 2008). Ciò è dovuto sia alla scadenza del periodo incentivante di molte convenzioni, sia alla riduzione del costo evitato di combustibile. I 4,1 miliardi di euro necessari per il ritiro dell’energia Cip 6 nel 2009 sono stati coperti per 2,3 miliardi grazie alla gestione della medesima energia da parte del GSE (vendita sul mercato e contratti per differenza) e per 1,8 miliardi mediante la componente A3. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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