Energy storage in Italia: essenziale per la transizione energetica, occasione per fare sistema 04/10/2024
Appalti servizi energetici, approvati i CAM EPC: come cambiano i requisiti ambientali minimi 04/09/2024
Federalberghi Abruzzo e Regalgrid: un accordo per la transizione energetica delle strutture 04/10/2024
Una relazione dell’Agenzia europea dell’ambiente (AEA) recentemente pubblicata evidenzia che è necessaria un’azione mirata per proteggere meglio le categorie più fragili della popolazione dai rischi ambientali come l’inquinamento atmosferico e acustico e le temperature estreme, soprattutto nelle regioni orientali e meridionali dell’Europa L’Agenzia europea dell’Ambiente ha pubblicato la relazione ‘Unequal exposure and unequal impacts: social vulnerability to air pollution, noise and extreme temperatures in Europe’, che richiama l’attenzione sugli stretti legami tra i problemi sociali e ambientali in tutta Europa. La distribuzione dei rischi ambientali, come l’inquinamento atmosferico e acustico e le temperature estreme, e il loro impatto sulla salute umana rispecchiano infatti da vicino le differenze di reddito, disoccupazione e i livelli di istruzione in Europa. Lo Studio segnala che la salute dei cittadini europei più vulnerabili continua ad essere colpita in modo sproporzionato da questi rischi, soprattutto nelle regioni orientali e meridionali del Vecchio Continente, nonostante i miglioramenti generali della qualità ambientale europea. Mentre la politica e la legislazione dell’UE negli ultimi decenni hanno portato a miglioramenti significativi delle condizioni di vita, sia in termini economici che di qualità dell’ambiente, le disuguaglianze regionali persistono. L’Agenzia europea dell’ambiente nello studio ha evidenziato come sia necessario allineare le politiche sociali e ambientali per affrontare con successo le questioni di giustizia ambientale; infatti i poveri, gli anziani e i giovanissimi siano i più a rischio a causa della scarsa qualità dell’aria, dell’eccessivo rumore e delle temperature estreme. Lo studio evidenzia che alcuni Stati dell’Europa orientale (tra cui Polonia, Slovacchia, Ungheria, Romania e Bulgaria) e dell’Europa meridionale (tra cui Spagna, Portogallo, Italia e Grecia) in cui vi è maggiore disoccupazione e redditi inferiori rispetto alla media europea, sono stati più esposti agli inquinanti atmosferici, tra cui il particolato (PM) e l’ozono troposferico (O3), mentre le aree più ricche registrano livelli maggiori di biossido di azoto (NO2), legati soprattutto al traffico stradale e alle attività economiche. I paesi dell’Europa merifdionale, tra cui l’Italia, sono inoltre più soggetti a fenomeni di ondate di calore. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
07/10/2024 L'innovazione estetica nei pannelli fotovoltaici: SolarLab e la tecnologia ColorBlast® I pannelli fotovoltaici SolarLab con tecnologia ColorBlast® combinano efficienza energetica e design personalizzabile. Perfetti per integrarsi ...
07/10/2024 Nuovo studentato Accademia Brera, esempio di design sostenibile e innovazione A cura di: Raffaella Capritti Nuovo studentato Accademia Brera presso lo Scalo Farini a Milano: un progetto NZEB e gas-free che ...
04/10/2024 Energia 2023: in Italia meno dipendenza dall’estero e più rinnovabili La relazione MASE 2023 evidenzia una riduzione della dipendenza energetica dall’estero e una crescente diffusione delle ...
03/10/2024 Smart Mobility Report 2024: calo in Italia per il mercato delle auto elettriche A cura di: Raffaella Capritti Smart Mobility Report 2024: il mercato delle auto elettriche in calo in Italia. Le sfide future ...
03/10/2024 Conferenza internazionale sulla siccità, le possibili soluzioni A cura di: Federica Arcadio Obiettivo della conferenza del WMO sulla siccità è discutere strategie per trovare le soluzioni per mitigare ...
02/10/2024 Ecosistemi urbani italiani da ripristinare, Ispra presenta l'Atlante Dati Ambientali L'Atlante dati ambientali di Ispra ha l'obiettivo di contribuire alla diffusione di maggiore consapevolezza sulle sfide ...
01/10/2024 Investire sullo stoccaggio di batterie può farci risparmiare 9 miliardi di euro in gas A cura di: Giorgio Pirani Senza investire nei sistemi di accumulo, entro sei anni l'Europa rischia di disperdere una quantità di ...
30/09/2024 Rinnovabili più economiche delle fossili, spinta decisiva verso il 2030 Il rapporto IRENA del 2023 conferma che le energie rinnovabili sono ormai la scelta più competitiva ...
27/09/2024 Il rispetto degli obiettivi COP28 per la piena trasformazione del settore energetico A cura di: Raffaella Capritti I Paesi possono accelerare la trasformazione energetica globale, attuando gli obiettivi della COP28. Una sfida complessa ...
26/09/2024 Crescita globale di fotovoltaico ed eolico: necessaria una migliore integrazione nei sistemi energetici L'IEA segnala che la crescita globale di eolico e fotovoltaico, va supportata con una migliore integrazione ...