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Da sabato 26 settembre sono entrate in vigore in tutta Europa le nuove normative che modificano l’etichettatura energetica (ELD) e le misure di Ecodesign – ErP (2009/125/CE) dei prodotti di climatizzazione invernale e degli scaldacqua fino ad una certa potenza. D’ora in poi potranno essere fabbricati ed immessi sul mercato solo i prodotti che rispettano i nuovi requisiti e non sarà più possibile produrre caldaie tradizionali a tiraggio forzato. Sarà possibile continuare a produrre le caldaie a condensazione e quelle tradizionali a camera aperta dotate di pompe ad alta efficienza e conformi ai requisiti ErP quali livelli di emissione, rumorosità ed efficienza.I prodotti immessi sul mercato prima del 26/98/2015 che non rispettano i requisiti della nuova direttiva potranno essere comunque acquistati, venduti e installati, ma naturalmente scompariranno gradualmente dal mercato. La direttiva ErP stabilisce i requisiti minimi di efficienza e i limiti di emissione per gli apparecchi che producono riscaldamento e acqua calda sanitaria e comprende due categorie di prodotti:– Apparecchi per il riscaldamento ambienti, elettrici, a gas, a gasolio, caldaie, pompe di calore, cogeneratori fino a 400 kW– Apparecchi per la produzione di acqua calda sanitaria, elettrici, a gas, a gasolio, pompe di calore per acs, impianti solari fino a 400 kW e bollitori fino a 2000 litri. La direttiva ELD prevede l’etichettatura energetica obbligatoria per caldaie, pompe di calore, impianti di cogenerazione e scaldacqua tradizionali, solari e a pompa di calore fino a 70 kilowatt di potenza nominale e i bollitori con volume fino a 500 litri. Le nuove etichette contengono molte informazioni sul prodotto, su efficienza e classe energetica, potenza sonora e nominale massima di funzionamento, emissioni. Dall’etichetta verranno definite le prestazioni in condizioni reali, in base al livello di efficienza calcolato nell’arco di un intero anno, a partire dal consumo di ogni apparecchio in una scala da A a G (A+, A++ e A+++ saranno invece i livelli per prestazioni maggiori).Per i sistemi fatti da più apparecchi (ad esempio impianti per l’acqua calda sanitaria e per il riscaldamento domestico composti da un impianto solare e una caldaia) sarà introdotta l’etichetta “di insieme”, che può essere rilasciata dal produttore, dal distributore o dall’installatore. Considerato che Assotermica segnala che delle oltre 850.000 caldaie vendute ogni anno in Italia, solo il 30% sono a condensazione, si tratta di una svolta importante che coinvolge l’intero comparto della termoidraulica, settore che impiega in Italia 11.500 addetti con un fatturato di oltre 2.000 milioni di euro l’anno. “I Regolamenti, sottolinea una nota Assotermica, possono costituire un’ottima occasione per far crescere i mercati dell’efficienza energetica e delle rinnovabili termiche con tecnologie quali le caldaie a condensazione, le pompe di calore, il solare termico e gli apparecchi ibridi. L’Italia è leader in Europa di tali tecnologie, insieme alla Germania ed è il secondo mercato europeo con un potenziale ancora tutto da sfruttare per riqualificare il vecchio parco macchine (circa 19 milioni di apparecchi installati)”. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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