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Presentati i dati di mercato 2018 di Assoclima: rinnovabili termiche e sistemi a pompa di calore in aumento. Monitorate 46 aziende del settore con un valore di mercato superiore al miliardo e mezzo di euro: +10,8% sull’anno precedente. Battuta d’arresto per i gruppi frigoriferi con condensazione ad acqua: -3% per valore e -7% per quantità a cura di Pietro Mezzi Aria di soddisfazione quella espressa qualche giorno fa dai vertici di Assoclima, l’associazione federata ad Anima che raggruppa i costruttori dei sistemi di climatizzazione, in occasione della presentazione dell’indagine statistica sul mercato 2018 dei componenti per gli impianti di climatizzazione. Il settore ha infatti chiuso i conti dell’anno scorso con segni positivi, con una crescita soprattutto dei comparti legati alle rinnovabili termiche e ai sistemi a pompa di calore. Ed è proprio questa tecnologia che ha fatto registrare i segnali più incoraggianti e che possiede importanti prospettive di miglioramento e innovazione, soprattutto dal punto di vista dell’efficienza energetica, tema che avrà un ruolo importante nel raggiungimento degli obiettivi al 2030. I risultati dell’analisi di Assoclima L’indagine di Assoclima, alla quale hanno partecipato 46 aziende, mostra un valore del mercato Italia 2018 di poco superiore al miliardo e mezzo di euro, in crescita del 10,8% rispetto all’anno precedente soprattutto grazie a chiller condensati ad aria, climatizzatori split e multisplit, sistemi Vrf e unità terminali. Segno positivo anche per la produzione nazionale (+5,4% rispetto al 2017), che è pari a 717.768.000 euro ed è composta per quasi il 90% da chiller prevalentemente a pompa di calore, unità di trattamento aria e ventilconvettori. La rilevazione di Assoclima, giunta quest’anno alla 27^ edizione, considera i dati di produzione, importazione, esportazione e mercato in Italia di climatizzatori monoblocco, monosplit e multisplit, sistemi Vrf, roof top, unità di trattamento aria, gruppi frigoriferi con condensazione ad aria e ad acqua, pompe di calore, unità terminali e aerotermi. Fattore comune per la maggior parte delle tipologie di prodotti a espansione diretta è la crescita a due cifre rispetto al 2017: +10% a valore e +12% a quantità per i monosplit, per i quali le performance migliori si registrano nel segmento di potenze superiori a 7 kW, utilizzate prevalentemente nel settore light commerciali; +14% a valore e +13% a quantità per i multisplit. L’incremento di questi ultimi evidenzia che è sempre maggiore la quota di chi utilizza i sistemi a espansione diretta non solo per un locale, ma anche per una climatizzazione semicentralizzata di più locali. Si conferma anche nel 2018 la crescita dei sistemi Vrf (+17% a valore e +18% a quantità), mentre risultano in terreno negativo i condizionatori packaged e roof top, che rispetto all’anno precedente perdono l’8% a valore e il 17% a quantità. Nel 2018 ancora segno positivo per i gruppi frigoriferi condensati ad aria, che rappresentano il 55% della produzione nazionale e si confermano il prodotto con i maggiori tassi di crescita nell’ambito delle macchine idroniche (+13% a valore e +15% a quantità). Dalla rilevazione, per le potenze fino a 17 kW, risulta una notevole crescita dei modelli splittati a pompa di calore (+46% a valore), che porta l’intero comparto delle pompe di calore fino a 17 kW a +23%. Ne deriva che il mercato Italia nella fascia fino a 17 kW oggi è per quasi il 90% dominato dai sistemi a pompa di calore. La rilevazione dell’associazione evidenzia anche che il mercato dei piccoli apparecchi, fino a 17 kW, rappresenta circa il 40% del totale dei chiller condensati ad aria. Si tratta di una percentuale importante che risente positivamente dell’introduzione, sempre maggiore, del sistema in pompa di calore nel riscaldamento e climatizzazione residenziale. Anche per le macchine oltre i 50 kW, si rileva un’ulteriore crescita dei sistemi a pompa di calore, che rappresentano ormai circa il 50% del totale. Segnano invece una battuta di arresto i gruppi frigoriferi con condensazione ad acqua, che registrano decrementi sia a valore (-3%) sia a quantità (-7%). Per quanto riguarda le unità terminali, dopo i buoni risultati del 2017, anche il 2018 mostra un fatturato Italia in crescita (+7% a valore e +6% a quantità), mentre la produzione nazionale si ferma al +1%, evidenziando un incremento sempre maggiore dell’importazione. La migliore performance riguarda i ventilconvettori hi-wall (+23% a valore e +22% a quantità), ma risultano in terreno positivo anche le altre tipologie: +2% a valore e +3% a quantità per i ventilconvettori con mantello, che nel mercato Italia rappresentano ancora circa il 65% del totale; +9% per i modelli senza mantello; +9% a valore e +3% a quantità per i modelli cassette. Continua a crescere la penetrazione delle versioni con ventilatore a velocità variabile (+18% a valore e +14% a quantità). Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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