Impianti fotovoltaici di grandi dimensioni come beni immobili, la sentenza della Cassazione 28/08/2024
Appalti servizi energetici, approvati i CAM EPC: come cambiano i requisiti ambientali minimi 04/09/2024
Rinnovabili, sistemi accumulo e stoccaggio: cosa prevede il Dl Coesione sull’energia green 02/08/2024
Interventi di adeguamento e gestione intelligente degli impianti nel rispetto della direttiva Case Green 03/09/2024
Arriva in Italia TerraMax di SolarEdge: l’inverter per impianti utility di piccola-media dimensione 06/09/2024
L’impegno verso la sostenibilità ambientale di ZCS Azzurro premiato con la certificazione EPD 05/09/2024
1978-2018: un bilancio più che positivo per i primi 40 anni di RDZ, tra innovazione e nuovi traguardi Da 40 anni RDZ è tra i protagonisti indiscussi a livello nazionale nel settore del riscaldamento a pavimento e del sanitario sfilabile. Sono tanti i motivi per festeggiare dell’azienda fondata nel 1978 a Cordignano in provincia di Treviso che nel 1997 ha ottenuto per prima, tra le realtà del settore del riscaldamento a pavimento, il marchio di qualità ISO 9001. Ripercorrendo la storia di quest’azienda non possiamo non notare che di strada ne è stata fatta tanta dalla presentazione del Pannello Base, il primo sistema a pavimento, realizzato in polistirene espanso termostampato in idrorepellenza. Dalla fine degli anni ’90 RDZ ha poi sviluppato nuovi sistemi per il raffrescamento, la termoregolazione e per la deumidificazione estiva, proponendo prodotti antesignani delle moderne soluzioni che assicurano massimo comfort abitativo sia in inverno che in estate. Dal 2001, anno in cui RDZ è diventata Società per Azioni, è stata inaugurata la nuova sede di Sacile in provincia di Pordenone che si sviluppa su un’area di 24.000 m², in cui trovano spazio la sede produttiva e il centro congressi che ospita incontri formativi per installatori e progettisti, coerentemente con l’attenzione dell’azienda per la formazione degli operatori, oltre che per lo sviluppo di nuovi materiali e tecnologie innovative. Tra le soluzioni più importanti presentate nel corso degli anni, nel 2004 RDZ lancia il sistema radiante b!klimax, per il riscaldamento e raffrescamento degli ambienti attraverso soffitti e pareti, realizzato con pannelli in polistirene attivati da tubazioni in PB e rivestiti da uno speciale strato di massetto a base di gesso fibrorinforzato. Nel 2005 RDZ entra a far parte del gruppo Caleffi S.p.A., specializzato nella realizzazione di soluzioni idroniche per impianti di riscaldamento e sistemi che utilizzano le energie rinnovabili. Oggi RDZ propone soluzioni per il riscaldamento e il raffrescamento ad alta efficienza energetica, il logo con le due gocce, una blu e una arancione, rimanda proprio a questa doppia anima. A catalogo si trova infatti la gamma di pompe di calore, in abbinamento con i sistemi radianti, e la linea di prodotti inserita tra il 2011 e il 2012 per la ventilazione meccanica, da abbinare con gli impianti radianti che, accanto al controllo dell’umidità, assicura il rinnovo dell’aria negli ambienti tutto l’anno. RDZ assiste i propri clienti in tutte le fasi a garanzia che i lavori vengano fatti a regola d’arte e in maniera conforme alle normative, dalla verifica del cantiere all’applicazione degli isolamenti, dalla realizzazione dei circuiti alla stesura della rete. RDZ dal 2012 fa parte Consorzio Italiano Produttori di Sistemi Radianti di Qualità Q-RAD, che collabora con il Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università di Padova per la diffusione e il sostegno della cultura della climatizzazione radiante, attraverso attività varie di divulgazione, ricerca scientifica, partecipazione ai tavoli normativi, sia a livello nazionale che europeo. Oggi RDZ propone le proprie innovative soluzioni, specifiche per l’ambito residenziale, terziario e industriale, per edifici nuovi e da riqualificare, sia in Italia che all’estero, sia in Europa che in mercati emergenti, in particolare Cina ed Australia. Dal 2016 RDZ vanta l’Attestazione SOA e rientra dunque tra le imprese “costruttore qualificato di opere pubbliche”. Il certificato, richiesto in caso di gare d’appalto, dimostra la capacità della ditta di realizzare, direttamente o in subappalto, opere pubbliche di grandi dimensioni e valore. Consiglia questo comunicato ai tuoi amici