Batterie per emobility: l’importanza della circolarità nel futuro della mobilità elettrica 18/03/2024
Cosa rientra nell’Ecobonus 2024, novità e conferme per il 2024: l’elenco aggiornato dei lavori 15/02/2024
DL Energia e Legge di Bilancio 2024: l’opinione di chi opera nel campo delle fonti rinnovabili 20/12/2023
Dispositivi smart per monitorare i consumi, gestire gli edifici in maniera ottimizzata e limitare i costi 14/03/2024
Elettrificazione del trasporto merci in Italia: per la transizione servono infrastrutture, investimenti e una volontà di sviluppo 28/03/2024
Rubinetto o bottiglia? Qualità, sicurezza e sostenibilità: guida alla scelta consapevole delle acque potabili naturali e minerali 27/03/2024
E’ stato connesso il 27 febbraio scorso un impianto fotovoltaico a terra da 990,15 kWp. realizzato FEDI Impianti a Trinitapoli, nella provincia di Barletta Andria Trani. I moduli utilizzati sono in silicio policristallino, dell’azienda italiana MX Group, da 230 kWp l’uno, mentre i tre inverter impiegati, centralizzati, da 330 kWp, sono dell’aretina PowerOne. Sarà dunque possibile accedere al 10% di maggiorazione dell’incentivo, prevista dal Quarto Conto Energia. Come soluzione per il fissaggio, si è optato per le innovative fondazioni a vite dell’azienda tedesca Krinner, di cui FEDI Impianti è distributore esclusivo per l’Italia. Questo prodotto si contraddistingue per la sua massima eco-compatibilità, poiché le fondazioni, che possono essere applicate ovunque, senza necessità di scavare, livellare e cementare, non alterano in modo permanente il terreno in cui sono inserite e possono essere smantellate e recuperate in qualunque momento, riportando il sito alle condizioni iniziali. Per la costruzione delle strade di accesso ed interne all’impianto, è stato utilizzato materiale riciclato, costituito da scarti edilizi stabilizzati, anziché di cava puro. Il recupero dei rifiuti inerti contribuisce al risparmio delle risorse naturali e riduce il volume dei rifiuti destinati alle discariche. I cavi, in alluminio invece che in rame, sono stati completamente interrati in una linea di connessione lunga 1,8 km, una soluzione che limita l’impatto paesaggistico rispetto alla costruzione di cavidotti. L’impianto ha una produzione attesa annua di 1.336.702,5 kWh ed eviterà l’emissione in atmosfera di 1.210.090,0392 kg di CO2. Consiglia questo comunicato ai tuoi amici