Una ristrutturazione che unisce risparmio energetico e rispetto della tradizione

In provincia di Chiavari a Bacezza è stata ristrutturata da Paolo e Stefano Radice, titolari dello studio 3R una “vecchia casa” che, forte di quattro piani fuori terra di 93mq l’uno, è di fatto custode di un robusto vissuto storico. L’edificio si trova infatti vicino al Santuario della Madonna dell’Olivo, luogo di devozione mariana tra i più antichi della Liguria.
Abbiamo svuotato l’edificio preservando l’involucro esterno. I locali abitati in passato da un singolo inquilino occupavano il secondo piano. Tanto il primo piano quanto il sottotetto venivano di fatto usati come deposito di materiali vari, mentre il piano terra ospitava le cantine. L’obiettivo – spiegano i fratelli Radice – è sempre stato quello di conciliare le caratteristiche tipiche delle case liguri con strutture  del tutto nuove e all’avanguardia. La facciata esterna, ad esempio, è stata isolata mediante intervento a cappotto (e ciclo termodeumidificante nella parte bassa) realizzato grazie alla posa dei pannelli Ecap L100 firmati Edilteco (e di spessore pari a 10 centimetri). Abbiamo scelto i prodotti Edilteco perché puntare al risparmio energetico è per noi un imperativo. Tanto che oggi i monolocali ricavati dall’intervento di ristrutturazione vantano in tal senso classificazione A+”.

Ecap è un pannello prefinito ideale per isolamenti termici a parete e a soffitto – fornito di sormonti è prerasato con rete in fibra di vetro annegata – che garantisce un ottimo isolamento termico.
L’intervento realizzato dai Paolo e Stefano Radice ha cambiato la destinazione d’uso delle cantine e ha optato per il recupero a scopo abitativo del sottotetto. “Tutto questo mantenendo le caratteristiche tipiche dell’immobile genovese. Ossia – puntualizzano i titolari di 3R Immobiliare –  tetto in tripla, abbaini alla genovese, camini alla genovese, fasciamento a piano terra con lastre in ardesia, persiane alla genovese in tinta verde vagone. Le unità esterne di climatizzazione degli alloggi sono state posizionate in quella stessa intercapedine che abbraccia i muri perimetrali. E che, areata e di larghezza pari a 1 metro, è stata realizzata ad una quota inferiore rispetto al pavimento interno finito. La pavimentazione, al pari dei muri, presenta rivestimento in pietra ardesia. Abbiamo riutilizzato alcuni lastroni già presenti nell’edificio con modalità “opus incertum”. Il piano terra ospita oggi un trilocale frutto dell’unione dei due monolocali previsti in origine dal nostro progetto, mentre quello superiore vanta due alloggi monostanza di oltre 28 mq l’uno, dotati di servizi igienici e antibagno. Poste in modo da garantire un’altezza minima interna pari a 2 metri e 70, le nuove solette hanno permesso di rendere abitabili i locali del sottotetto. L’alloggio  realizzato al secondo piano contempla due camere e una zona giorno pensata ad hoc per l’appartamento ottenuto dal recupero della soffitta. Rinforzati con una maglia strutturale in cemento armato o metallica, i muri perimetrali sono stati isolati grazie ad un doppio paramento interno in mattoni forati cui si interpone un’intercapedine riempita con opportuno materiale isolante. In tal senso, il contributo di Edilteco, si è rivelato importante. Abbiamo utilizzato l’intonaco premiscelato deumidificante ad elevato potere termoisolante Isolsan su una superficie pari a 120 metri quadrati. La protezione acustica del pavimento è stata ottenuta grazie alla posa del materassino dBred F3 7210 (200 metri quadrati), mentre per l’isolamento termico sono è stato impiegato l’aggregato superleggero Politerm Blu per la realizzazione dei sottofondi. La posa in opera dei  prodotti targati Edilteco ha  permesso all’edificio di rientrare nella classe energetica A”.

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