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A cura di:La Redazione Parlamento e Consiglio europeo hanno raggiunto un accordo per definire la nuova direttiva sulla qualità dell’aria volta a ridurre l’inquinamento atmosferico in UE – che ad oggi causa circa 300.000 decessi prematuri all’anno, garantire un ambiente pulito e sano per i cittadini, gli ecosistemi naturali e la biodiversità, con l’obiettivo di raggiungere un inquinamento atmosferico pari a zero entro il 2050. L’accordo deve ancora essere adottato dal Parlamento e dal Consiglio, dopodiché la nuova legge sarà pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’UE ed entrerà in vigore 20 giorni dopo. I Paesi dell’UE avranno poi due anni di tempo per applicare le nuove regole. Obiettivi più severi di qualità dell’aria Le nuove norme fissano limiti e obiettivi più severi al 2030 rispetto a quelli attuali, per diversi inquinanti, tra cui il particolato (PM2,5, PM10), l’NO2 (biossido di azoto) e l’SO2 (biossido di zolfo). Successivamente gli standard della qualità dell’aria saranno rivisti ogni 5 anni, o anche più spesso se lo richiedessero le nuove scoperte scientifiche. Per i due inquinanti con il più alto impatto documentato sulla salute umana, PM2,5 e NO2, i valori limite annuali saranno più che dimezzati, passando rispettivamente da 25 µg/m³ a 10 µg/m³ e da 40 µg/m³ a 20 µg/m³. Verranno inoltre aumentati i punti di campionamento della qualità dell’aria nelle città. In determinate condizioni gli Stati membri potranno chiedere di posticipare la scadenza del 2030 fino a 10 anni, per esempio nel caso in cui si possano raggiungere i target richiesti solo sostituendo una parte considerevole dei sistemi di riscaldamento domestico esistenti. L’accordo prevede inoltre di fornire ai cittadini le informazioni e gli indici di qualità dell’aria, dei possibili sintomi associati all’inquinamento e sui rischi per la salute dovuti alle varie sostanze. Inoltre i cittadini avranno diritto a un risarcimento in caso di problemi di salute dovuti alla violazione delle nuove norme nazionali. Tabelle di marcia per i singoli paesi Entro il 31 dicembre 2028 tutti gli Stati membri dovranno fissare piani e tabelle di marcia che definiscano le misure a breve e a lungo termine per garantire la qualità dell’aria e conformarsi ai valori limite proposti dal parlamento. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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