Come funziona il fotovoltaico ad uso esclusivo in condominio: come si divide il tetto e permessi necessari 30/04/2025
Climatizzazione estiva: se l’edificio non è passivo, puntare su sistemi integrati e tecnologie avanzate 29/05/2025
Giornata Internazionale della Luce: illuminare il futuro con efficienza e per il benessere 16/05/2025
Giornata Internazionale della Biodiversità 2025: armonia con la natura e sviluppo sostenibile 22/05/2025
CER – Comunità Energetiche Rinnovabili: energia condivisa per abitare il futuro in modo intelligente 27/05/2025
L’Agenzia europea dell’ambiente (AEA) nei giorni scorsi ha pubblicato il nuovo Rapporto “Air quality in Europe 2022” che analizza lo stato della qualità dell’aria in Europa, l’impatto dell’inquinamento atmosferico sulla salute e sugli ecosistemi e identifica le principali fonti di emissione nell’aria. Dallo Studio emerge che l’inquinamento atmosferico rappresenta ancora il principale rischio ambientale per la salute in Europa, causa malattie croniche e decessi prematuri e sono necessarie misure più ambiziose per soddisfare le linee guida dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS). Nel 2020, il 96% della popolazione urbana dell’UE è stata esposta a concentrazioni di particolato fine (PM2,5) superiori al livello di guardia dell’OMS di 5 microgrammi per metro cubo (µg/m3). L’inquinamento atmosferico nuoce anche alla biodiversità e danneggia le colture agricole e le foreste, causando gravi perdite economiche. Almeno 238.000 morti premature a causa delle polveri sottili nell’UE La scarsa qualità dell’aria, soprattutto nelle aree urbane, continua a incidere sulla salute dei cittadini europei. Secondo le ultime stime dell’European Environment Agency nel 2020 ci sono stati almeno 238.000 decessi prematuri a causa dell’inquinamento da PM2,5, che inoltre ha causato molte malattie con costi significativi per il settore sanitario. Eppure ci sono anche buone notizie: dal 2005 al 2020 il numero di decessi prematuri dovuti all’esposizione al PM2,5 è diminuito del 45%. Nel Green Deal, la Commissione europea si è impegnata a migliorare la qualità dell’aria e ad allineare maggiormente gli standard di qualità dell’aria dell’UE alle raccomandazioni dell’OMS. Questo impegno è stato ripreso nel piano d’azione “inquinamento zero”, con un obiettivo al 2050 di riduzione dell’inquinamento dell’aria, dell’acqua e del suolo a livelli non più considerati dannosi per la salute e gli ecosistemi naturali. Il target intermedio fissato dal “zero pollution action plan” prevede di ridurre del 55% il numero di morti premature dovute all’esposizione al particolato fine entro il 2030. Più della metà delle emissioni di polveri sottili deriva dall’uso di energia negli edifici L’analisi dell’AEA mostra che la principale fonte di inquinamento da particolato in Europa è la combustione di combustibili nel settore edile, in particolare per il riscaldamento. Nel 2020, il settore è stato responsabile del 44% delle emissioni di PM10 e del 58% di PM2,5. Altre fonti significative di questi inquinanti sono l’industria, il trasporto su strada e l’agricoltura. Nel complesso, le emissioni di tutti i principali inquinanti atmosferici nell’UE hanno continuato a diminuire nel 2020. Questa tendenza è proseguita dal 2005 nonostante il notevole aumento del prodotto interno lordo (PIL) dell’UE nello stesso periodo, osserva l’analisi dell’AEA. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
29/05/2025 Temperature record fino al 2029: cosa ci aspetta secondo l’OMM Le previsioni dell’OMM indicano caldo estremo, temperature record, ondate di calore, impatti globali e scenari preoccupanti ...
26/05/2025 Da ENEA RinnovAnguillara, la prima smart community italiana Ad Anguillara nasce la prima Smart Community italiana voluta da ENEA: energia condivisa, token e blockchain ...
20/05/2025 Giornata mondiale delle api, tutti noi dipendiamo dalla loro sopravvivenza A cura di: Raffaella Capritti Il 20 maggio si celebra la Giornata Mondiale delle Api, istituita dall'ONU per sensibilizzare l'opinione pubblica ...
19/05/2025 A The smarter E Europe il futuro dell'industria energetica globale A cura di: Laura Murgia The smarter E Europe si conferma epicentro del comparto energetico globale e fondamentale appuntamento per il ...
16/05/2025 In Italia l'energia più cara d'Europa. Prezzi da record e transizione rallentata In Italia l'energia è molto cara. Emissioni in calo lento e dipendenza estera alta: il report ...
30/04/2025 Le megalopoli asiatiche tra sfide climatiche e demografiche Cambiamento climatico e urbanizzazione: le megalopoli asiatiche tra rischi e opportunità per l'UE.
28/04/2025 HeySun: presentata la seconda edizione dell'expo della transizione energetica A cura di: Laura Murgia Presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy è stata presentata la seconda edizione ...
23/04/2025 Il settore energetico dell'UE guida la riduzione delle emissioni di gas serra nel 2023 Il 2023 ha rappresentato un anno di svolta per l’Unione Europea nella sua ambiziosa corsa verso ...
22/04/2025 22 aprile, Earth Day 2025: Our Power, Our Planet Il 22 aprile si celebra la Giornata della Terra 2025 con il tema "Our Power, Our ...
16/04/2025 Europa e crisi climatica: il report Copernicus 2024 conferma un continente sempre più fragile A cura di: Raffaella Capritti Il report Copernicus 2024 rivela un’Europa sempre più esposta alla crisi climatica: caldo estremo, alluvioni e ...