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Sono 22 le isole nel mondo che stanno diventando 100% rinnovabili e sostenibili. E l’Italia? Il dossier Legambiente Legambiente lo scorso agosto ha presentato a Festambiente il dossier Isole sostenibili che contiene le esperienze più virtuose a livello globale di isole volte al solo utilizzo di energie rinnovabili per la massima sostenibilità ambientale. Nel mondo sono 22 le isole che hanno attuato politiche per diventare 100% sostenibili, grazie all’esclusivo utilizzo di fonti rinnovabili, raccolta differenziata, gestione virtuosa delle risorse idriche, mobilità sostenibile e sviluppo dell’economia circolare. Nel Rapporto ci sono esempi virtuosi dell’utilizzo di tecnologie sempre più ricercate e innovative come ad esempio il moto ondoso dei mari o di impianti idroelettrici ed eolici combinati insieme. Tra i vari esempi le Hawaii hanno già coperto per oltre il 23% proprio fabbisogno elettrico grazie alle fonti rinnovabili, soprattutto grazie ad impianti solari e eolici ed è stato approvato un nuovo piano energetico che punta all’obiettivo del 100% di energia da fonte rinnovabile del Paese entro il 2045. Il Dossier analizza anche la situazione delle 20 isole minori italiane, dal grandissimo potenziale ancora poco sfruttato, considerando gli ecosistemi unici che le caratterizzano. A tal proposito l’associazione ambientalista ha lanciato l’osservatorio sui processi di sostenibilità nelle isole minori italiane attraverso la creazione di una cabina di regia nazionale che aiuti la transizione 100% rinnovabile. Perché questa rivoluzione avvenga secondo Edoardo Zanchini, vicepresidente di Legambiente è necessario che questa cabina di regia sostenga tre obiettivi principali: “puntare a un modello energetico al 100% rinnovabile sulle Isole al posto di quello attuale inquinante e costosissimo, realizzare un modello virtuoso di gestione della risorse idriche recuperando i gravi ritardi nella depurazione, spingere la raccolta differenziata dei rifiuti e il recupero dell’organico per la produzione di compost sull’isola”. In nessuna delle isole minori italiane si arriva al 4% di rinnovabili nei consumi elettrici, mentre nel resto d’Italia siamo al 35%. Quello che emerge è che nonostante importanti potenzialità di diffusione di solare e eolico, i fabbisogni di energia sono assicurati da vecchie, inquinanti e costose centrali a gasolio, fotovoltaico ed eolico sono ancora poco diffusi. Legambiente inoltre denuncia ritardi molto gravi sul fronte delle risorse idriche e della depurazione, con impianti di dissalazione che non riescono a coprire la domanda e la fornitura di acqua avviene ancora con navi cisterna, con costi elevati e inquinamento. In questo senso è importante realizzare, sotto la supervisione del Ministero dell’Ambiente, un modello virtuoso di gestione della risorse idriche. Tra le isole italiane si distingue l’impegno di Capri (Na) e Pantelleria (TP) in particolare nella raccolta differenziata, rispettivamente al 56% e 45%. Ponza invece si è attivata sul fronte della mobilità sostenibile, mettendo a disposizione cinque le linee di autobus che collegano ogni 15 minuti i vari punti dell’isola a tutte le spiagge e al porto. L’isola di Capraia (LI) ha fissato target precisi nelle nuove costruzioni per la bioedilizia e la permeabilità dei suoli (almeno il 25% della superficie) sostenendo la realizzazione di tetti verdi. A livello normativo Legambiente ricorda l’importante Decreto del Ministero dello sviluppo economico che sostiene la diffusione delle fonti rinnovabili nelle isole minori non interconnesse alla rete elettrica e la tassa di sbarco che disciplina di assegnare gli introiti a interventi di gestione e valorizzazione ambientale. Ma per sbloccare le rinnovabili serve ancora una Delibera dell’Autorità per l’energia. E’ d’accordo il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti che le isole minori italiane debbano diventare dei veri laboratori di sostenibilità. Il suo ministero ha recentemente dato il via libera al programma di finanziamento di progetti nelle isole minori italiane non interconnesse, con risorse per un totale di 15 milioni di euro destinate ai Comuni delle isole minori e alle amministrazioni dello Stato per la realizzazione di progetti su immobili pubblici in uso localizzati nelle isole minori. Per ciascun progetto la soglia massima finanziabile è di 1 milione di euro, sono ammessi i progetti che prevedono la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra, sviluppo di sistemi di mobilità a basso impatto e attivazione di misure di adattamento ai cambiamenti climatici. Il Programma di finanziamento, istituito con Decreto della Direzione Generale per il Clima e l’Energia del 14 luglio 2017 è in vigore dal 14 agosto con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale (Serie odinaria n. 189). Le istanze di ammissione a finanziamento dovranno essere presentate esclusivamente per via telematica e dovranno pervenire entro le ore 24.00 del 13 novembre 2017 all’indirizzo di Posta Elettronica Certificata: [email protected]. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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