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La Svezia è il paese con la quota più bassa di combustibili fossili nel suo approvvigionamento di energia primaria tra tutti i paesi membri dell’IEA, e la seconda economia a bassa intensità di carbonio. La Svezia è leader nella transizione energetica tra i paesi che fanno parte dell’IEA, grazie a politiche di mercato che si concentrano sull’efficienza energetica e sulle energie rinnovabili e la tassazione delle emissioni di CO2, che ha contribuito a guidare la decarbonizzazione in diversi settori. L’Agenzia Internazionale dell’Energia analizzando le politiche energetiche del paese ha verificato che sono realizzate in maniera coerente con i suoi obiettivi climatici. Nell’accordo energetico del 2016 e nel quadro climatico a partire dal 2017, la Svezia ha fissato obiettivi ambiziosi, tra cui l’obiettivo a lungo termine di zero emissioni nette entro il 2045. “La Svezia ha dimostrato che ambiziose politiche di transizione energetica possono accompagnare una forte crescita economica”, ha dichiarato Paul Simons, vicedirettore esecutivo dell’IEA. Con l’accordo sull’energia ora in vigore, è giunto il momento di attuare una chiara tabella di marcia verso l’obiettivo a lungo termine della neutralità delle emissioni di carbonio che nel paese sono stabili dal 2013. Nell’analisi si presta particolare attenzione alle emissioni legate ai trasporti, settore che pur rappresentando in Svezia meno di un quarto del consumo finale di energia, causa oltre la metà delle emissioni di CO2: obiettivo del paese è di ridurre le emissioni dei trasporti del 70% tra il 2010 e il 2030. A questo scopo il governo ha introdotto precise politiche, tra cui un sistema di bonus/penalità per sostenere l’acquisto di nuovi veicoli a basse emissioni e misure per aumentare l’uso dei biocarburanti. Il sistema elettrico è un altro elemento importante nella transizione energetica della Svezia che ha decarbonizzato la sua produzione di elettricità attraverso investimenti nelle energie rinnovabili. Pur avendo diverse centrali nucleari che continueranno a funzionare per i prossimi decenni e non avendo preso una posizione netta contro la costruzione di nuove centrali, il paese non mostra molto interesse a investire in questo settore. Nel frattempo, la Svezia ha fissato l’ambizioso obiettivo di raggiungere entro il 2040 una produzione di elettricità rinnovabile al 100%. L’IEA raccomanda al governo di valutare attentamente come raggiungere tale obiettivo e quali saranno le implicazioni per la stabilità della rete e la sicurezza dell’approvvigionamento. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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