Rinnovabili, dall’Ue il regolamento per accelerare la diffusione di pompe di calore e fotovoltaico 20/01/2023
Chi compra casa con Ape sbagliato ha diritto al risarcimento: storica sentenza a tutela dei compratori 25/01/2023
Rinnovabili e comunità energetiche: la panoramica delle regioni che prevedono sconti e agevolazioni fiscali 11/01/2023
Bilancio di sostenibilità per imprese e pmi, nuova sfida per l’Italia entro il 2026: cos’è e come funziona 03/01/2023
Efficienza e design: Isotec Parete per le facciate ventilate di una villa a Castelfranco Veneto 25/01/2023
APER, Assosolare e il Coordinamento FREE in un comunicato congiunto esprimono un profondo dissenso sulla posizione manifestata dall’Autorità per l’Energia nei DCO 183/2013/R/EEL e 209/2013/R/EEL in merito ai Sistemi Efficienti d’Utenza (SEU), alle Reti Interne d’Utenza (RIU) e più in generale agli autoconsumi di energia rinnovabile.“L’Autorità – si legge nel comunicato – da ormai 5 anni, avrebbe dovuto emettere la delibera attuativa sui SEU e, incredibilmente, anziché finalmente adempiere in particolare al compito di provvedere ‘affinché la regolazione dell’accesso al sistema elettrico sia effettuata in modo tale che i corrispettivi tariffari di trasmissione e distribuzione, nonché quelli di dispacciamento e quelli a copertura degli oneri generali di sistema, di cui (…) siano applicati esclusivamente all’energia elettrica prelevata sul punto di connessione’, pubblica una serie di considerazioni politiche, in palese contrasto sia con gli obiettivi previsti nella SEN, sia con le indicazioni dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AS898), che vede nei SEU e nelle reti private uno strumento per aumentare la “concorrenza nei confronti dei gestori delle reti pubbliche di trasmissione e di distribuzione”, sia con i compiti istituzionali dell’Autorità che in casi del genere deve limitarsi a formulare “osservazioni e proposte da trasmettere al Governo e al Parlamento”.Nel DCO 183/13 l’AEEG afferma che la liberalizzazione dei SEU avrebbe un impatto “di potenziale insostenibilità” in quanto, sottraendo una quota di energia dalla rete elettrica, comporterebbe una ridistribuzione degli oneri di rete e di sistema su una platea più ridotta di consumi, con un conseguente maggior carico pro capite. Per questo motivo il suo orientamento sarebbe di imputare gli oneri su tutta l’energia consumata, e non più su quella prelevata effettivamente dalla rete pubblica. Oltre che essere fuori luogo, l’esercizio numerico alla base del ragionamento lascia molto perplessi: per arrivare a un impatto significativo l’Autorità ipotizza addirittura 64 nuovi TWh di energia elettrica autoconsumata. Ma dal recente rapporto statistico GSE sul solare fotovoltaico, emerge che alla fine del 2012 circa 478.000 mila impianti per una potenza erogata di 16,4 GW, hanno prodotto 19 TWh. 64 TWh di SEU et similia, esonerati da componenti tariffarie, se fossero ad esempio realizzati ed eserciti esclusivamente per mezzo di impianti fotovoltaici in autoconsumo totale, equivarrebbero ad oltre 50 GW fotovoltaici.Se si pensa che la SEN e tutti i principali osservatori stimano uno scenario fotovoltaico incrementale da qui al 2020 inferiore a 1 GW/anno, è evidente che l’esercizio mira ad attaccare il modello di generazione distribuita più che a prevenire potenziali altri problemi.Che gli autoconsumi e i consumi “dietro al contatore” (come nel caso dei SEU) non debbano essere gravati dagli oneri di sistema è un principio non solo sancito a livello europeo e recepito da decreti nazionali, ma anche intuitivo e un esempio può aiutare a comprenderlo. Se una famiglia, che vive in un immobile e consuma 1.000 kWh all’anno di energia elettrica che preleva dalla rete, volesse risparmiare il 30% della bolletta, potrebbe:1. Installare un impianto fotovoltaico con cui autoconsumare 300 kWh/anno.2. Effettuare interventi di efficienza energetica per un risparmio annuo di 300 kWh. Secondo l’AEEG nel primo caso si dovrebbero pagare oneri di sistema su 1.000 kWh (cioè anche sui 300 autoprodotti), rendendo quindi economicamente non conveniente tale intervento, mentre nel secondo caso solo su 700 kWh. Ma qual è la differenza per il sistema elettrico? Nessuna: infatti in entrambi i casi dalla rete si preleverebbero solo 700 kWh e su quelli si dovrebbero pagare gli oneri. Oppure l’Autorità ritiene paradossalmente, ma coerentemente, che si dovrebbero imputare gli oneri di sistema anche agli interventi di efficienza energetica? Infatti, al pari della generazione distribuita, vanno a ridurre il montante dei consumi elettrici su cui vengono distribuiti gli oneri.Auspichiamo dunque – conclude il comunicato – che il Governo prosegua per la strada già tracciata dalle norme nazionali e dalle direttive europee e continui a favorire lo sviluppo dell’energia rinnovabile e distribuita. Dal canto nostro continueremo a confrontarci in un dibattito che voglia accompagnare tale sviluppo attraverso architetture di rete intelligenti e coerenti”. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
27/01/2023 Bonus edilizi, gli Architetti chiedono un testo unico Il Presidente degli Architetti Miceli sul Superbonus: necessario semplificare il quadro normativo e pubblicare un testo ...
26/01/2023 Expo 2030: a Roma la più grande Urban Solar Farm del mondo Expo Solar Park, progettato per supportare la candidatura di Roma all’Expo 2030, verte sulla produzione di ...
25/01/2023 Sciopero benzinai, stop impianti e self service per 48 ore La protesta contro le decisioni del governo e il decreto Trasparenza. Al centro le sanzioni e ...
25/01/2023 Riciclo dei rifiuti: l’Italia è regina europea in economia circolare Il report della Fondazione per lo Sviluppo sostenibile segnala che l'Italia è ai vertici in Europa ...
24/01/2023 Batterie ioni litio: per la prima volta, il prezzo tocca i 151 $/kWh Tra il 2021 e il 2022 i prezzi delle batterie agli ionio litio sono cresciuti del ...
23/01/2023 K.EY, appuntamento a Rimini con la fiera delle energie rinnovabili Dal 22 al 24 marzo 2023 a Rimini la prima edizione di K.EY, dedicata alle energie ...
20/01/2023 Le scuole italiane in ritardo su efficienza energetica e sicurezza Gli edifici scolastici in Italia sono vecchi, poco sostenibili e insicuri. Il XXII Rapporto di Legambiente ...
19/01/2023 Eni MyChange, lo strumento di formazione innovativo nel campo della sostenibilità MyChange è lo strumento digitale che propone alle imprese contenuti formativi e preziosi spunti di riflessione ...
19/01/2023 Finanza e combustibili fossili: un legame che prosegue, malgrado tutto Molte banche, asset manager, assicurazioni continuano a investire nello sviluppo di petrolio, gas e carbone, malgrado ...
18/01/2023 Energia, al via procedimento autorizzativo per collegamento Italia-Tunisia Il ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica dà l’ok all’iter per il corridoio energetico da oltre ...