Cosa rientra nell’Ecobonus 2024, novità e conferme per il 2024: l’elenco aggiornato dei lavori 15/02/2024
DL Energia e Legge di Bilancio 2024: l’opinione di chi opera nel campo delle fonti rinnovabili 20/12/2023
Le pompe di calore smart e green di Panasonic e tado portano la transizione energetica nelle case europee 17/04/2024
La proposta di Siemens per la ricarica dei veicoli elettrici si amplia con Sicharge D 400kW 22/04/2024
La prima città galleggiante potrebbe diventare presto realtà: energeticamente autosufficiente, 100% rinnovabile e rispettosa dell’ambiente marino. Sorgerà a circa un km dalla riva all’interno di una meravigliosa laguna protetta della Polinesia Francese. Quello che potrebbe sembrare il set di un film di fantascienza, potrebbe diventare presto realtà. Ad inizio anno è stato siglato un memorandum d’intesa tra l’Istituto americano Seasteading e il governo francese per sancire la nascita della prima città galleggiante. Secondo gli esperti dell’istituto americano, le floating city sarebbero un’ottima soluzione per la salvaguardia degli oceani. Aumento della temperatura, sbiancamento dei coralli, perdita degli habitat naturali sono i problemi più grandi che i nostri mari stanno affrontando. Occorre una soluzione. E occorre trovarla presto. Joe Quirk, presidente del Seasteading Institute, in una sua recente intervista ha dichiarato: “Pensiamo alle città come una piaga della terra e pericolose per l’inquinamento gli oceani. Le città galleggianti sono diverse, potrebbero rigenerare l’ambiente acquatico. Ad esempio, un aumento delle temperature oceaniche causa gran parte dello sbiancamento dei coralli. Se riuscissimo ad abbassare un po’ la temperatura, potremmo dare modo ai corali di rigenerarsi. Le piattaforme su cui si basano le città galleggianti, potrebbero creare l’ombra necessaria a questo scopo. Mentre il sole si muove, si ottiene abbastanza luce sul fondo dell’oceano per innescare la fotosintesi, ma si abbassa il calore quel tanto che basta per avere un effetto riparatore sui coralli”. Città galleggianti, da fantascienza a realtà L’istituto americano specializzato in floating city ha indetto un concorso architettonico per dare forma alla prima città sul mare. L’idea è quella di dar luogo ad un’architettura che coniughi tecnologia, sensibilità nautica e rispetto per la cultura polinesiana. Le immagini render lasciano poco spazio all’interpretazione: viste dall’alto le città galleggianti sembrano isole naturali, tetti verdi e materiali di provenienza locale. Gli edifici saranno progettati per connettersi alla natura e abbracciare i magnifici panorami di Tahiti. Il 2020 è l’anno in cui è prevista la nascita del primo villaggio galleggiante, circa 15 isole da 25m2 ciascuna. Ogni isola sarà 100% rinnovabile e autosufficiente energeticamente: largo dunque a pannelli solari galleggianti e turbine eoliche ad asse verticale. Secondo gli ingegneri i pannelli fotovoltaici potrebbero garantire il 20% in più di energia perché il contatto con l’acqua migliorerà il raffreddamento e l’efficienza. “L’architettura polinesiana riguarda principalmente il tetto – afferma Simon Nummy, vincitore del concorso di architettura indetto per l’occasione – e abbiamo cercato di reinterpretarlo in un modo contemporaneo e sensibile, raccoglie l’acque piovana e massimizza in modo discreto le opportunità per il fotovoltaico e le turbine eoliche”. Altro obiettivo sensibile per una floating city è il riciclo delle acque reflue che per nessuna ragione al mondo devono finire in mare. Il cibo necessario a soddisfare le richieste degli abitanti potrebbe essere coltivato in sistemi di allevamento basati sull’agricoltura marina. Costi e opportunità future Secondo Quirk la prima città galleggiante potrebbe essere paragonata al primo Mac, ingombrante e costoso, ma con il passare del tempo il prezzo si ridurrà drasticamente. L’idea è quella di raddoppiare il numero di isole galleggianti in circa tre anni e triplicarle a distanza di sei anni. “Nel mondo tante nazioni costiere soffrono degli effetti derivanti dall’aumento del livello del mare – dichiara Quirk. Le floating city potrebbero essere un modo realistico per adattarsi a questo problema”. Un progetto innovativo, futuristico e sostenibile, in grado di sposare gli aspetti principali della cultura polinesiana e il rispetto per gli oceani. Non vediamo l’ora di vedere la prima città galleggiante prendere forma. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
17/04/2024 Crisi climatica minaccia numero per la salute, oltre 250mila morti all'anno al 2050 A cura di: Tommaso Tetro Il Wwf in occasione del World health day chiede interventi urgenti per abbattere le emissioni di ...
15/04/2024 Overshoot day 2024: in Italia è il 19 maggio A cura di: Federica Arcadio In soli cinque mesi l’Italia arriva all'overshoot day, consuma cioè tutte le risorse naturali “dell’anno”. Solo ...
12/04/2024 Via libera definitivo alla Direttiva Case Green A cura di: Raffaella Capritti Direttiva Case Green: l'Ecofin questa mattina ha dato il via libera definitivo alla EPBD edifici a ...
10/04/2024 Green Energy Day: impianti rinnovabili aperti e visitabili A cura di: Federica Arcadio Il 20 aprile Green Energy Day: una giornata per aiutare i cittadini a capire l'importanza della ...
02/04/2024 "VALUES DRIVE VALUE”: a REbuild 2024, la forza dei valori che generano valore A cura di: Raffaella Capritti Il 14 e 15 maggio 2024 torna a Riva del Garda REbuild, evento di riferimento per ...
29/03/2024 Ogni anno 2,3 miliardi tonnellate spazzatura, torna Giornata internazionale Rifiuti Zero A cura di: Tommaso Tetro Si celebra il 30 marzo l'International Day of Zero Waste: l'obiettivo è sensibilizzare le persone a ...
28/03/2024 Energia pulita: investire nelle economie emergenti può limitare il riscaldamento globale A cura di: Tommaso Tetro Solo il 15% degli investimenti totali nelle rinnovabili è destinato ai mercati emergenti. Per rispettare gli ...
21/03/2024 Emissioni gas serra, il Wwf lancia l’allarme, mentre l’UE toglie l’obbligo di riduzione per il settore agricolo A cura di: Giorgio Pirani Emissioni gas serra legate all'agricoltura, secondo il WWF le strategie dell'UE per ridurle impattano sul cambiamento ...
19/03/2024 L’importanza della chimica per la transizione energetica e per il clima A cura di: Andrea Ballocchi La chimica è fondamentale in molteplici processi e settori, con un impatto anche in termini di ...
19/03/2024 Innovare per proteggere: come la tecnologia diventa centrale nella conservazione delle foreste A cura di: Fabiana Valentini La Giornata internazionale delle Foreste è stata istituita il 21 marzo del 2012. L'obiettivo è incoraggiare ...