L’eolico svizzero

Cento progetti sono quasi conclusi e 400 sono in lista d'attesa: è l'espressione numerica del consistente interesse della Confederazione elvetica per l'eolico. L'obiettivo è di raggiungere 600 milioni di KWh prodotti nel 2030, che sarebbero l'equivalente del consumo di elettricità di 15 mila economie domestiche. Ma, intanto, la Svizzera sta provvidenzialmente promulgando raccomandazioni per aiutare cantoni, comuni e investitori a trovare punti di riferimento non devastanti per i luoghi dell'eolico. Obiettivo: evitare conflitti tra necessità energetiche e protezione dell'ambiente. Le zone nelle quali l'energia eolica sarebbe redditizia (velocità del vento: almeno 5,5 metri al secondo) coincidono spesso con siti protetti, ha sottolineato il direttore dell'Ufficio federale dell'energia Michael Kaufmann.

La Confederazione ritiene tuttavia opportuna una concentrazione su alcuni siti. Piccoli impianti dovrebbero essere autorizzati soltanto per rispondere a necessita' decentralizzate e in relazione con costruzioni esistenti. Alcune regioni vanno escluse a priori: le torbiere d'importanza nazionale, l'attuale parco nazionale dei Grigioni e i nuovi parchi nazionali, nonché tutta una serie di siti protetti. Per altri luoghi sfruttabili per l'energia eolica, come i corridoi di migrazione dei pipistrelli o le aree di rifugio di specie quali l'urogallo, si dovranno soppesare gli interessi in gioco. Altri criteri da considerare: accettazione del progetto da parte di popolazione e proprietari fondiari, l'impatto fonico eccessivo.

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