L’isola solare è struttura tecnologica itinerante realizzata da Atag Italia per dimostrare a livello pratico l’applicazione della condensazione in abbinamento al recupero di energia solare. Si tratta infatti di una vera e propria “isola”, perfettamente autosufficiente nella gestione e nel recupero dell’energia per il riscaldamento; e proprio “solare” è il tipo di energia alla base del suo funzionamento, in coerenza con la filosofia ecologica da sempre perseguita da Atag Italia. L’Isola Solare è costituta da un pannello solare termico ed uno fotovoltaico che lavorano in associazione alla caldaia Q Solar con accumulo da 200 litri. L’Isola è completata da un impianto radiante a pavimento (Floor di Atag Italia), dal termoarredo e persino da un essenziale rubinetto che eroga acqua calda sanitaria (schematicamente è simulato un tipico impianto di riscaldamento). Atag Italia, considerato il successo del tour che nel 2008 ha percorso l’Italia in modo capillare, ha organizzato una serie di incontri informativi destinati a proseguire nel 2009, utilizzando l’impatto visivo e pratico di cellula tecnologica pienamente autonoma dell’Isola Solare per illustrare al pubblico la possibilità di unire solare termico, fotovoltaico e condensazione per ottenere riscaldamento (sia classico sia a pavimento) ed acqua calda con la massima efficienza, con il minimo ingombro e con bassissime emissioni inquinanti.“Un complesso articolato, assolutamente completo nei suoi componenti – sottolinea l’ing. Francesco Altomonte di Atag Italia – per esprimere al meglio le potenzialità del connubio tra riscaldamento e condensazione ed energia solare: l’Isola Solare nasce per dimostrare le opportunità di autonomia ed efficienza di questa tecnologia a tutto il pubblico professionale che voglia davvero toccarle con mano, sempre e ovunque”. “L’alimentazione elettrica dell’Isola Solare – continua l’Ing. Altomonte – è fornita dal pannello fotovoltaico che, tramite un inverter ed una batteria, garantisce il funzionamento del generatore di calore e delle pompe di circolazione: 160 watt a 220 Volt per la caldaia e 14 Watt per ogni singola pompa con alimentazione a 12 Volt. Per un impianto di media grandezza quindi basterebbero due pannelli fotovoltaici da 200 Watt per ottenere un funzionamento autonomo”. Numeri che dimostrano nella pratica il basso consumo connesso all’utilizzo di questa tecnologia: per il lavoro di Q Solar basta unicamente il pannello fotovoltaico. “Il secondo pannello, solare termico, trasferisce l’energia solare allo scambiatore inferiore del bollitore”, riprende l’ing. Altomonte. La tipologia impiegata per l’Isola Solare è a marchio Jodo di Atag Italia (200 e 250): il pannello piano è dotato di una superficie captante trattata con ossidi di titanio, per ottimizzare il recupero di energia solare. Eccoci alla caldaia, il cui accumulo posteriore “ha tre scambiatori di calore a fascio tubiero: quello inferiore è collegato al pannello solare termico, quello intermedio è collegato in serie sul ritorno dell’impianto di riscaldamento, il terzo ed ultimo nella parte superiore alla caldaia. La filosofia prevede l’utilizzo di un bollitore di particolare dimensione per ottimizzare la stratificazione e, nel caso di utilizzo con impianti a bassa temperature, poter sfruttare l’energia solare anche per il preriscaldamento degli ambienti. Il generatore termico interverrà per la produzione dell’acqua sanitaria solamente nel caso di mancanza di energia solare, riscaldando solamente la parte superiore dell’accumulo”. La gestione di tutto il processo è affidata all’apparecchiatura elettronica di bordo caldaia che tramite valvole servocomandate permette l’ottimizzazione del recupero energetico del sistema e quindi un basso costo di gestione dell’impianto.In effetti, la dimostrazione che l’Isola Solare sta fornendo in qualità di cellula tecnologicamente autosufficiente è ineccepibile, in particolare per quanto riguarda le parti della struttura dedicate al riscaldamento (l’impianto a pavimento Floor e il termoarredo classico). Come illustra l’ingegnere, “il protagonista è il collettore a stratificazione: grazie ad esso, si può – sfruttando la stratificazione e restando nel livello termico della caldaia – ottenere due livelli termici per alimentare un termoarredo e uno inferiore per il pavimento radiante. L’ottimale programmazione derivante dalla possibilità di accedere agli svariati parametri dell’apparecchiatura permette di ridurre i costi impiantistici, sfruttando le peculiarità del generatore termico che si potrà adattare a qualsiasi tipo di impianto calibrando l’erogazione a seconda delle richieste”. Per quanto riguarda le applicazioni pratiche, in utenze industriali o private reali, una struttura come l’Isola, dotata di due pannelli, può addirittura risultare sufficiente per il fabbisogno di acqua calda sanitaria di una famiglia standard. Se possibile, ovviamente, l’ideale è coprire interamente il tetto dell’abitazione o dell’azienda con pannelli sia fotovoltaici che termici, attribuendogli una funzione attiva: “un investimento capace di ripagarsi in un tempo sorprendentemente breve, sia in termini economici sia – ancora più importante – ambientali”, precisa l’Ing. Altomonte. “Questa soluzione è ideale anche per la multiutenza”, aggiunge l’ingegnere “basta sostituire alla caldaia singola prevista per l’Isola un impianto centralizzato contabilizzato a zona. Per questo nasce Q Solar Maxi, l’ampliamento della medesima tecnologia su scala superiore: la Q Solar Maxi da 120 Kilowatt è la risposta alle esigenze di ben 10/15 utenze”.La medesima versatilità e utilità ad ogni livello appartiene anche ad uno dei co-protagonisti di questa applicazione, l’impianto a pavimento Floor di Atag Italia: la tipologia installata nell’Isola Solare è standard, anche per semplicità di fruizione da parte del pubblico professionale che assiste alle applicazioni dell’Isola nel caso di interventi formativi e promozionali; dal punto di vista pratico è inoltre altrettanto eccellente – specialmente nel caso di ristrutturazioni – il nuovo modello Floor 45, che condivide la medesima struttura impiantistica della versione standard ma in uno spessore molto più ridotto. “Ciò che l’Isola Solare fa in piccolo, conclude l’Ing. Altomonte, è concentrare la filosofia con cui realizziamo il ‘sistema Atag’: nella nuova sede aziendale di Peschiera di Garda, in provincia di Verona, è installato a dimensioni reali un complesso tecnologico altrettanto autosufficiente”. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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