Mercato immobiliare, aumenta la ricerca di case efficienti

Presentato da Enea, Fiaip e I-Com l’Osservatorio sulle dinamiche del mercato immobiliare: nell’acquisto della casa, e non solo per le nuove costruzioni, gli italiani sono sempre più attenti agli standard energetici. I possibili impatti dell’emergenza coronavirus

 

mercato immobiliare, aumenta la ricerca di case efficienti

 

La qualità energetica della casa diventa sempre di più un parametro importante nella decisione di acquisto degli italiani.

 

E’ quanto emerge dal Rapporto annuale sull’andamento del mercato immobiliare urbano e le previsioni di mercato per il 2020, presentato da Enea, in collaborazione con Istituto per la Competitività e la Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali.

 

L’indagine, che ha coinvolto circa 800 agenti immobiliari, conferma che per le nuove abitazioni l’efficienza energetica è un valore consolidato, l’80% delle transizioni infatti ha interessato case in classe energetica A o B; dato che non stupisce sia per la maggior attenzione della clientela, sia per gli alti standard imposti per legge alle nuove costruzioni.

 

Ma a conferma che l’efficienza energetica sia diventata un valore, cresce significativamente la percentuale anche nell’ambito delle ristrutturazioni, si è passati infatti dal 22% del 2018 al 36% del 2019.

 

In particolare negli immobili di pregio migliora di quasi 10 punti rispetto al 2018, passando dal 28 al 37%, la percentuale di acquisto di case nelle classi energetiche più performanti (A1-4 e B).

 

Sono ancora molte, pari al 70%, le transizioni che riguardano case a bassa efficienza energetica, da ristrutturare, anche se coninua a diminuire, trend già iniziato da qualche anno, il numero di compravendite in classe energetica G, la più bassa (si parla del 40% per monolocali e bilocali e al 37% per i trilocali, per scendere al 34% per le ville unifamiliari e al 24% per le villette).

 

Il Vicepresidente dell’Istituto per la Competitività Franco D’Amore sottolinea che si tratta di dati certamente positivi, che confermano l’importanza dell’efficienza anergetica nelle scelte di acquisto delle abitazioni, “ma non possiamo però sottacere le preoccupanti incognite gettate dal mutato orizzonte a causa della pandemia di Covid-19. Al momento non esiste una chiara visione a questo proposito, molto dipenderà dalla durata e dell’intensità delle misure restrittive adottate e dagli strumenti messi in campo per l’uscita dall’ inevitabile crisi economica che si è innescata”. E’ auspicabile, secondo Franco D’Amore, che gli investimenti si muovano sempre di più per la realizzazione di interventi di riqualificazione energetica profonda.

 

Ma questo cambiamento, anche da parte degli utenti finali, ci potrà essere solo se ci sarà, ha dichiarato Alessandro Federici, responsabile ENEA del monitoraggio delle politiche per l’efficienza energetica, una maggiore attenzione da parte del Governo, con politiche di supporto e incentivi strutturati nel medio se non nel lungo periodo, “in modo da permettere una pianificazione pluriennale degli investimenti da parte di tutti gli stakeholder coinvolti” e spingere verso interventi di riqualificazione profonda degli edifici condominiali, soprattutto nelle periferie dove la percentuale di edifici inefficienti è ancora molto alta.

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