Beni Strumentali, il fotovoltaico rientra tra le spese ammissibili

Strumento istituito per migliorare l’accesso al credito delle micro, piccole e medie imprese

Nella sezione FAQ presente sul sito del Ministero dello Sviluppo Economico, relativa allo strumento agevolativo Beni Strumentali – “Nuova Sabatini, istituito dal decreto-legge Del Fare (art. 2 decreto-legge n. 69/2013), finalizzato ad accrescere la competitività del sistema produttivo e migliorare l’accesso al credito delle micro, piccole e medie imprese (PMI), è stata fatta una domanda (n° 10) sull’ammissibilità di acquisto degli impianti fotovoltaici.

Ricordiamo che lo strumento Beni Strumentali è rivolto alle PMI, operanti in tutti i settori produttivi, inclusi agricoltura e pesca, che realizzano investimenti (anche mediante operazioni di leasing finanziario) in macchinari, impianti, beni strumentali di impresa e attrezzature nuovi di fabbrica ad uso produttivo, nonché investimenti in hardware, software e tecnologie digitali.

In particolare alla domanda “E’ ammissibile l’acquisto di un impianto fotovoltaico?” è stata data la seguente risposta: “L’acquisto di un impianto fotovoltaico funzionale allo svolgimento dell’attività d’impresa è considerata spesa ammissibile alle agevolazioni, laddove rientri nel concetto di “impianti”, come chiarito nelle varie risoluzioni dell’Agenzia delle entrate (cfr. circolare 19 dicembre 2013 n. 36/E; circolare 19 luglio 2007, n.46/E; circolare 11 aprile 2008, n.38/E), quindi macchinari, impianti diversi da quelli infissi al suolo, ed attrezzature varie, classificabili nell’attivo dello stato patrimoniale alle voci B.II.2 e B.II.3 dello schema previsto dall’art. 2424 c.c. (Art. 5 DM 27 novembre 2013 – P.to 6 Circolare 10 febbraio 2014 n. 4567)”

Quindi l’acquisto di un impianto fotovoltaico funzionale allo svolgimento dell’attività d’impresa è considerato spesa ammissibile.

Per quanto riguarda la procedura per la concessione del contributo, il Ministero dello Sviluppo Economico sottolinea che è stato previsto un meccanismo automatico e di accesso semplificato. Infatti, l’impresa presenta alla banca, tramite posta elettronica certificata, un’unica dichiarazione-domanda per la richiesta del finanziamento e per l’accesso al contributo ministeriale, attestando il possesso dei requisiti e l’aderenza degli investimenti alle previsioni di legge. Una volta che la banca ha adottato la delibera di finanziamento, il Mise procede, in tempi molto contenuti, alla concessione del contributo e a darne comunicazione all’impresa.

L’erogazione del contributo è prevista al completamento dell’investimento autocertificato dall’impresa ed è effettuata in quote annuali secondo il piano di erogazioni riportato nel provvedimento di concessione.

Lo stanziamento complessivo di bilancio è pari a 191,5 milioni di euro per gli anni 2014-2021. Il contributo è pari all’ammontare degli interessi, calcolati su un piano di ammortamento convenzionale con rate semestrali, al tasso del 2,75% annuo per cinque anni.

A partire dalle ore 9.00 del 31 marzo 2014 le imprese richiedenti potranno presentare le domande per la richiesta dei finanziamenti e dei contributi alle banche e agli intermediari finanziari aderenti alla convenzione tra Ministero dello sviluppo economico, Cassa Depositi e Prestiti (CDP) e Associazione Bancaria Italiana (ABI).

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Tema Tecnico

Normativa, Solare fotovoltaico

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