La politica della bioenergia

ll progetto si chiama BI.SY.PLAN (BIoenergy System PLANers handbook) e rientra nel macroprogetto internazionale BIO-EN-AREA, che ha come scopo quello di promuovere e facilitare lo scambio di esperienze nell’ambito della bioenergia, contribuendo all’elaborazione di politiche regionali di sviluppo nei rispettivi territori. «Il Cnr-Ivalsa – spiega Gianni Picchi, uno dei ricercatori coinvolti – è impegnato nella produzione di un manuale finalizzato a dare informazioni a diverse categorie strategiche nel processo decisionale inerente l’impiego delle biomasse: responsabili della cosa pubblica, amministratori, imprenditori e anche opinion makers locali delle comunità interessate. Lo scopo è principalmente quello di colmare le carenze conoscitive di natura tecnica ed economica sullo sviluppo delle biomasse di chi necessariamente non può essere un specialista del settore, ma occupa posizioni-chiave ai fini delle scelte collettive. Proprio queste carenze lasciano spazio a superficiali pregiudizi o a valutazioni sommarie, determinando così scelte tecnicamente errate o inadatte al territorio e al contesto – ciò che costituisce il principale argomento dei detrattori della bioenergia. È perciò fondamentale dare dei parametri di riferimento per poter valutare fin dalle prime fasi la fattibilità dei programmi, ad esempio in merito all’offerta di biomassa o al fabbisogno dell’utenza».
Il progetto rientra nell’ambito del Programma di Cooperazione Internazionale INTERREG IVC, di cui fanno parte anche Estonia, Irlanda, Macedonia, Spagna, Svezia, oltre che – per l’Italia – la Provincia autonoma di Trento. Insieme a Ivalsa ci sono  l’Università Linnæus, il Centro per la ricerca e la tecnologia della Grecia (CERTH/ISFTA), l’Università di Tallinn e la Tipperary Energy Agency.
Il manuale BI.SY.PLAN sarà di taglio europeo e consultabile online in modo gratuito, agevole e mirato. Esso tratterà le caratteristiche merceologiche della biomassa, gli aspetti impiantistici delle tecnologie disponibili e le scelte da fare in funzione delle caratteristiche del territorio. «Il volume – continua Picchi – tratterà un’ampia serie di biomasse, spaziando da quelle legnose forestali e agricole, le erbacee residuali o da colture dedicate, l’umido fermentescibile e i residui dell’industria agro-forestale. L’obiettivo è quello di facilitare l’implementazione a breve termine dei sistemi bioenergetici, per cui l’attenzione sarà focalizzata su tecnologie affidabili e mature, che garantiscono il successo del progetto e un sicuro ritorno economico».

https://www.bioenarea.eu/
https://www.ivalsa.cnr.it/

Consiglia questa notizia ai tuoi amici

Commenta questa notizia



Le ultime notizie sull’argomento



Secured By miniOrange