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Sta girando in questi giorni la bozza del nuovo Decreto Rinnovabili, già approvata da Ministro dello Sviluppo Economico, che prevede incentivi per gli impianti alimentati da rinnovabili, tra cui il fotovoltaico per il periodo 2018/2020 e introduce il bonus amianto per le sostituzioni con FV La bozza del Decreto rinnovabili elettriche che sta girando in questi giorni, dopo l’approvazione del Ministro dello Sviluppo Economico e ora in esame dal Ministro dell’Ambiente, prevede l’ammissione agli incentivi anche per il fotovoltaico, con benefici più significativi per chi lo utilizza in sostituzione dell’amianto. In particolare il Decreto stabilisce l’accesso agli incentivi per il fv per gli impianti di potenza superiore ai 20 kW, che non hanno accesso alle detrazioni fiscali, considerando la diminuzione dei costi e l’alto potenziale sfruttabile. Non sono ammessi dal decreto gli incentivi per gli impianti fotovoltaici che si trovano in aree agricole. Sono ammessi ai meccanismi di incentivazione, previa partecipazione a procedure pubbliche per la selezione dei progetti da iscrivere in appositi registri. Gli impianti fotovoltaici di potenza inferiore a 1 MW concorreranno nei registri con l’eolico onshore. gli impianti di nuova costruzione, integralmente ricostruiti e riattivati, di potenza inferiore ad 1 MW; gli impianti oggetto di un intervento di potenziamento, qualora la differenza tra il valore della potenza dopo l’intervento e quello della potenza prima dell’intervento sia inferiore ad 1 MW; gli impianti oggetto di rifacimento di potenza inferiore ad 1 MW. Per gli impianti con potenza pari o superiore a 1 MW si procederà con il meccanismo delle aste al ribasso. Le tecnologie che prende in considerazione il Decreto sono le seguenti: a) eolico onshore e fotovoltaico che hanno evidenziato una più marcata capacità di riduzione dei costi e che hanno strutture e livelli di costi tali da poter competere o anche integrarsi nelle offerte; b) idroelettrico, geotermoelettrico, gas residuati dei processi di depurazione e gas di discariche esaurite che presentano strutture di costo simili a eolico onshore e fotovoltaico ma una capacità di compressione dei costi meno marcata e potenziali di sviluppo più limitati. Il GSE pubblicherà i bandi relativi alle procedure di asta e registro: la prima scadenza è il 31 gennaio 2019, poi ogni 4 mesi fino al 31 gennaio 2021. il periodo di presentazione delle domande di partecipazione è di 30 giorni decorrenti dalla data di pubblicazione del bando e la graduatoria sarà pubblicata sul sito del GSE entro 90 giorni dalla chiusura del bando. I bandi per l’iscrizione al registro, sono divisi in 4 gruppi: Gruppo A dedicato a eolico e fotovoltaico; Gruppo A-2: impianti fotovoltaici i cui moduli sono installati in sostituzione di coperture di edifici su cui è operata la completa rimozione dell’eternit o dell’amianto. La potenza complessiva è di 700 MW. Gruppo B: impianti idroelettrici, geotermoelettrici, impianti a gas residuati dei processi di depurazione ed impianti alimentati da gas di discarica; Gruppo C: rivolto a impianti eolici, idroelettrici e geotermoelettrici oggetto di rifacimento totale o parziale. La potenza messa a disposizione per l’iscrizione ai registri dei vari bandi è indicata in tabella: Dovranno poi essere rispettati i tempi definiti per l’entrata in esercizio degli impianti. I bandi per le procedure d’asta, sono divisi in tre gruppi: Gruppo A dedicato a eolico e fotovoltaico; Gruppo B: impianti idroelettrici, geotermoelettrici, impianti a gas residuati dei processi di depurazione ed impianti alimentati da gas di discarica; Gruppo C: a impianti eolici, idroelettrici e geotermoelettrici oggetto di rifacimento totale o parziale. La potenza messa a disposizione nelle aste è mostrata in tabella: Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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