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Terna ha presentato i primi dati provvisori relativi al 2014 da cui emerge che la domanda di energia elettrica ha registrato una flessione del 2,1% rispetto al 2013, a parità di temperatura e calendario. “Non considerando l’effetto congiunto del calendario (due giorni lavorativi in meno) – si legge nel comunicato – e della temperatura (inverno più mite ed estate più fresca), la richiesta di 309,0 miliardi di kilowattora del 2014 corrisponde ad un calo del 3%”. Nel 2013 si era registrato un calo del 3.4% rispetto al 2012, che a sua volta aveva segnato un -1.9% sul 2011. A livello regionale la dimunuzione maggiore si registra in Lombardia che segna un -6,4%, nella macroarea del Nord-Ovest – (-4,4%) che comprende Liguria, Piemonte e Valle d’Aosta, e in Sicilia (-3,4%)”. “Nel 2014 la domanda di energia elettrica è stata soddisfatta per l’85,9% con produzione nazionale e per la quota restante (14,1%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. In dettaglio, la produzione nazionale netta (267,6 miliardi di kWh) è in diminuzione del 4,0% rispetto al 2013”. Significativo il ruolo delle fonti rinnovabili: crescono il fotovoltaico (+9,8%), l’idroelettrico (+7,4%), il geotermico (+4,2%) e l’eolico (+1,0%). In forte calo il termoelettrico (-9,7%).Nel complesso, la produzione delle fonti idroelettriche, fotovoltaiche, eoliche e geotermiche ha raggiunto i 102 miliardi di kWh rispetto ai 95 miliardi di kWh nel 2013), pari al 38% della produzione nazionale netta. La richiesta di energia elettrica in Italia dall’inizio dell’anno Per quanto riguarda invece il mese di dicembre 2014, la domanda di energia elettrica ha fatto registrare una flessione del 2,9%, a parità di temperatura, rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.Non considerando le rettifiche per temperatura – quasi un grado centigrado in più rispetto a dicembre 2013 – e a parità di giorni lavorativi (20), la richiesta di 25,6 miliardi di kWh corrisponde a una flessione del 3,4%.I 25,6 miliardi di kWh richiesti nel mese di dicembre 2014 sono distribuiti per il 44,65% al Nord, per il 30,4% al Centro e per il 25,0% al Sud.A livello territoriale, la domanda di energia elettrica di dicembre 2014 è risultata ovunque negativa: -3,5% al Nord, -2,8% al Centro e-3,6% al Sud. La richiesta di energia elettrica in Italia nel mese di dicembre Nel mese di dicembre 2014 la domanda di energia elettrica è stata soddisfatta per l’85,0% con produzione nazionale e per la quota restante (15,0 %) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. In dettaglio, la produzione nazionale netta (22,0 miliardi di kWh) è calata del 5,2% rispetto a dicembre 2013. In particolare, sono risultate in crescita le fonti di produzione idrica (+5,8%), geotermica (+9,4%) ed eolica (+37,0%). In flessione, invece, le fonti termica (-10,8%) e il fotovoltaico (-2,2%) . In termini congiunturali, la variazione destagionalizzata della domanda elettrica di dicembre 2014 rispetto al mese precedente (novembre 2014) è risultata in calo dello 0,9%. Il profilo del trend si mantiene su un andamento negativo. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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