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E' stato presentato a Roma il VI Rapporto ISPRA – Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale – sulla Qualità dell'Ambiente Urbano – dal quale emerge che diminuiscono nelle nostre città le emissioni in atmosfera ma non cala il traffico sulle strade. Ancora attenzione alle polveri sottili, quindi, pericolose per la salute dei cittadini, mentre aumenta il numero di veicoli meno inquinanti e l'utilizzo del trasporto pubblico. Le città capoluogo considerate nel rapporto sono state 34: dai dati, emerge che il numero di autovetture immatricolate tra 2007 e 2008 è rimasto pressoché invariato rispetto all'anno precedente, per un totale di 7milioni 508mila, con un incremento dello 0,5%. Le emissioni scendono per tutti gli inquinanti, ma resta alta la concentrazione in aria di quelli più pericolosi per l'uomo, in particolare PM10 ePM2,5, con superamenti dei valori limite in tutte le città dell'area padana e in molti capoluoghi del centro sud e della Sicilia. I centri dove non si sono mai oltrepassati i limiti delle polveri sottili nel 2008 sono stati Aosta, Bolzano, Trieste, Genova, Perugia, Potenza, Cagliari. La forte pressione dei trasporti sulle nostre città rende importante il potenziamento del trasporto Pubblico. Altro problema delle città italiane è l'eccessivo consumo del suolo: nei comuni analizzati ogni anno si perdono complessivamente, a causa dell'urbanizzazione, più di 1.500 ettari di suolo agricolo o naturale; pesa l'assenza di una corretta pianificazione territoriale, per cui spesso aree di nuova urbanizzazione sono state ubicate in zone instabili. Una grave e spesso sottovalutata pressione sul territorio e sull'ambiente è la presenza di fenomeni franosi in aree densamente urbanizzate, con situazioni di elevato rischio per la popolazione.A causa delle caratteristiche morfologiche, spesso associate a una non adeguata manutenzione, il territorio delle aree urbane italiane è anche esposto a fenomeni alluvionali. Le città maggiormente esposte sono Bari, Firenze, Foggia, Genova, Livorno e Padova, che hanno una percentuale di area urbanizzata con criticità idraulica superiore al 10%."L'edizione di quest'anno del Rapporto – ha dichiarato il Subcommissario dell'ISPRA, Stefano Laporta, – si conferma un prodotto dell'intero Sistema delle Agenzie Ambientali (ISPRA/ARPA/APPA) condiviso anche con ANCI e con la collaborazione dell'ISTAT. Esso ha permesso al Sistema delle Agenzie, soprattutto grazie al Focus sulle buone pratiche ambientali, di intraprendere un dialogo efficace con le città sui temi ambientali. Le informazioni contenute nel Rapporto sono un valido e autorevole supporto per la gestione dell'ambiente e del territorio urbano". Per ulteriori informazionihttps://www.isprambiente.it Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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