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La nuova SEN e la collaborazione con Istituzioni e Assiciazioni, il ruolo del fotovoltaico fondamentale nell’ambito dell’efficienza energetica, l’impegno nelle detrazioni fiscali flessibili Abbiamo incontrato Alberto Pinori, direttore generale di Fronius e presidente ANIE Rinnovabili, associazione che all’interno della Federazione raggruppa le imprese costruttrici di componenti e impianti chiavi in mano per la produzione di energia da fotovoltaico, eolico, biomasse, geotermia, idroelettrico, solare termodinamico. Da sempre aperto al dialogo con le principali istituzioni e associazioni, considerato fontamentale per definire insieme le principali strategie per la politica energetica del nostro paese, Pinori in un’interessante intervista ci aiuta a capire come si stia muovendo il mercato del fotovoltaico, tra autoconsumo, revamping, efficienza energetica e mobilità elettrica. L’osservatorio di Anie Rinnovabili recentemente pubblicato parla di una crescita del 23% delle rinnovabili da gennaio a settembre 2017, con il fotovoltaico che raggiunge i 323 MW complessivi. Che stime si possono fare per la fine dell’anno? “Il fotovoltaico sta migliorando le proprie performance, con 45/50 mila nuovi impianti installati ogni anno – prevalentemente nel settore residenziale – di cui 6/7 mila con storage. Per la fine dell’anno si prevede un installato complessivo di 450 MW“. Il 2018 sarà l’anno del revamping (si parla di circa 2GW di impianti su cui poter fare efficienza)? “Il Revamping ha avuto una performance significativa quest’anno, infatti gli addetti ai lavori hanno già beneficiato di questa opportunità. I 2 GW di impianti su cui sarà necessario fare interventi di efficientamento non saranno concentrati in un solo anno (fortunatamente), ma saranno spalmati negli anni a venire. Il GSE, con il nuovo DTR, ha stabilito delle regole chiare, contribuendo a creare nel settore una concreta e definita operatività. Questo dimostra che, quando si fanno le cose per bene e le regole del gioco sono stabilite e non continuamente modificate, le reazioni positive degli italiani (anche in questo settore) non si fanno attendere”. Qual è il potenziale di sviluppo del fotovoltaico considerando anche i sistemi storage e l’autoconsumo? Nel 2018 e negli anni avvenire ci attendiamo una crescita esponenziale per ciò che riguarda i sistemi di storage. Il target di 10.000 impianti (installati ex novo o come retrofit) l’anno prossimo è un traguardo già possibile e ne prevediamo altri 15.000 nel 2019. L’autoconsumo e, ancora di più, l’autosufficienza energetica sono termini che le famiglie italiane ormai conoscono, comprendono e che si pongono come obiettivi. Secondo lei è cambiato l’approccio delle persone verso il fotovoltaico, finalmente considerato un investimento per l’efficienza energetica, in un’ottica di risparmio? “L’approccio delle persone verso il fotovoltaico non è mai stato errato; eventualmente il tipo di offerta fatta in passato è da considerarsi distorsiva. Ai tempi dei conti energia e dell’incentivazione l’approccio era, infatti, più legato all’aspetto finanziario che all’energia e al risparmio. Finita l’era delle incentivazioni, le cose hanno ripreso a correre sulla giusta strada: la via maestra è e sarà l’efficienza energetica, di cui il fotovoltaico deve essere componente necessaria ed indispensabile. Il risparmio è qualcosa di molto legato alla cultura italiana, anche in ambito energetico. Esiste, quindi, un terreno culturale pronto ad accogliere logiche di efficienza energetica, risparmio ed energie rinnovabili”. Che novità possiamo aspettarci nei prossimi anni per le rinnovabili in generale e il fotovoltaico in particolare? “Tutte le novità sono contenute nella nuova SEN, dalla quale si evince che fotovoltaico ed eolico sono le due tecnologie da cui il nostro paese potrà avere maggiori vantaggi per quanto riguarda l’indipendenza energetica. Ci auguriamo che la nuova SEN non venga stravolta, criticata o – peggio – dimenticata dai governi che potranno venire con la nuova legislatura”. Il settore residenziale rimane quello più promettente per il fotovoltaico? “Il settore residenziale è stato sicuramente molto promettente, ma ormai può considerarsi come mercato consolidato per il fotovoltaico. La sfida da vincere è quella delle PMI italiane, per un segmento che va dai 20 ai 400/500 kW; il super ammortamento, insieme alle altre forme d’incentivazione – quali le detrazioni fiscali (ecobonus) – sono leve già utilizzabili. Da questo segmento, che possiamo definire commerciale ed industriale, possono svilupparsi negli anni a venire nuove installazioni per un totale che va dai 300 ai 500 MW all’anno di nuovo installato (indispensabili se si vogliono raggiungere gli obiettivi stabiliti dalla SEN)”. La mobilità elettrica a che punto è? Quali le possibili sinergie con il fotovoltaico? “La mobilità elettrica in certi paesi dell’Unione Europea sta andando bene ed è in una fase avviata. In Italia siamo ancora ad uno stadio iniziale; ci vorrà qualche anno in più rispetto agli altri paesi, ma lo sviluppo sarà inesorabile. Con l’auto elettrica il fotovoltaico trova un suo naturale completamento: infatti, le batterie dell’auto diventano anch’esse una soluzione di storage in ambito residenziale e aziendale”. Quali sono le prossime priorità per Anie Rinnovabili? “In Anie Rinnovabili siamo impegnati, grazie ad un direttivo estremamente operativo e delegato, nel raggiungimento di specifici obiettivi: detrazioni fiscali flessibili nell’operatività, che siano allo stesso tempo stabili e durature, così da poter essere per i cittadini e le imprese delle leve su cui contare nel tempo; rimozione dell’amianto, efficienza energetica ed energie rinnovabili come opportunità concreta per le aziende; bandi sullo storage a livello nazionale completano le nostre priorità. Cosa pensa della SEN appena adottata? È un ottimo documento. Sono felice che si parli di strategie: il nostro paese ha bisogno che vengano definiti degli obiettivi e, ancora di più, che siano stabilite delle strategie per raggiungere tali obiettivi. Il mio unico rammarico è che la nuova SEN sia arrivata nella fase finale della attuale legislatura, anziché all’inizio. Mi auguro sentitamente che chi verrà continui in questa direzione. 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