Un futuro luminoso per l’auto elettrica, nonostante il coronavirus

Nonostante la crisi che sta duramente colpendo l’industria automobilistica a causa del Covid-19, le vendite di auto elettriche potrebbero raggiungere quest’anno una quota record del mercato complessivo. I dati dell’IEA.

IEA: futuro luminoso per l'auto elettrica, nonostante il coronavirus

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La pandemia Covid-19, al di là dell’impatto sulla salute, sta causando un grave shock all’economia globale, mettendo in ginocchio diversi settori. Le auto elettriche – un elemento chiave della transizione verso un’energia più pulita – hanno subito un duro impatto soprattutto nei mercati chiave. Ma nonostante la crisi, quest’anno le loro vendite potrebbero raggiungere una quota record del mercato complessivo dell’auto.

IEA – International Energy Agency, ha pubblicato un’analisi del mercato automobilistico negli ultimi anni, con particolare attenzione alle auto elettriche e alcune previsioni di quanto potrebbe accadere nel 2020 a causa della pandemia.

Le auto elettriche hanno vissuto un decennio di rapida crescita, con un aumento delle vendite globali di oltre il 60% all’anno tranne che nel 2019 quando la crescita è rallentata al 6% a causa del cambiamento del contesto normativo in Cina e della contrazione delle vendite nei principali mercati. Ciononostante, le vendite di veicoli elettrici hanno comunque raggiunto i 2,2 milioni lo scorso anno, assicurando la loro quota più alta di sempre, ovvero il 2,6% del mercato automobilistico globale.

Coronavirus: le vendite complessive di auto sono crollate

I primi quattro mesi del 2020 hanno visto un calo senza precedenti delle vendite globali di auto, IEA stima che tra gennaio e aprile di quest’anno siano diminuite di circa un terzo rispetto allo stesso periodo del 2019, il che significa circa 9 milioni di auto vendute in meno.

Su base mensile il calo delle vendite è stato ancora più significativo, considerando il lockdown in molti Paesi a causa del coronavirus. La Cina, il più grande mercato automobilistico del mondo, ha registrato a febbraio il più forte crollo su base annua, con un calo delle vendite di auto dell’80% rispetto a febbraio 2019.

Anche in altri importanti mercati automobilistici a livello globale ci sono stati significativi ribassi, soprattutto ad aprile. Negli Stati Uniti i dati si sono dimezzati rispetto al 2019; in Germania sono diminuiti di circa il 60% e in Francia sono precipitati di quasi il 90%. Nel Regno Unito e in Italia si assiste a un completo crollo: le vendite sono calate del 98% in aprile. Per l’India non si sono registrate praticamente vendite di auto.

Nei Paesi in cui il blocco si sta gradualmente allentando ci sono per fortuna i primi segnali di ripresa. Il Governo in Cina ha identificato il mercato automobilistico come obiettivo primario di stimolo economico, le vendite nel paese hanno registrato una forte ripresa in aprile raggiungendo l’80% circa del livello registrato nello stesso mese dell’anno precedente. Sembra che in questo momento serva da stimolo all’acquisto anche il timore di ammalarsi, le persone si sentono più sicure ad andare in auto rispetto all’uso dei mezzi pubblici. In Corea, dove la diffusione del virus è stata contenuta rapidamente, le vendite di auto hanno registrato un aumento rispetto ai livelli del 2019 sia in marzo che in aprile.

Cosa aspettarsi dal mercato automobilistico mondiale nel 2020

IEA prevede che il primo semestre del 2020, si concluderà con un calo del 30% delle vendite globali di auto rispetto all’anno scorso.

In generale si può prevedere per la seconda metà del 2020 una ripresa delle vendite di auto, la cui entità dipenderà da una serie di fattori, tra cui l’annullamento delle misure di confinamento, le potenziali nuove ondate della pandemia, il ritmo della ripresa economica, la possibilità dei consumatori e delle imprese di acquistare nuove auto e le politiche messe in campo dai vari governi.

Le città stanno gradualmente uscendo dal blocco, ma alcune hanno imposto restrizioni temporanee alla frequenza e al numero massimo di persone che possono utilizzare i singoli mezzi di trasporti pubblici, aumentando il rischio di un aumento del traffico automobilistico. Molte città, soprattutto in Europa, stanno dunque promuovendo politiche per ripensare l’uso dello spazio urbano e promuovere l’uso della bicicletta. Allo stesso tempo, tuttavia, i governi nazionali possono cercare di ridurre le potenziali perdite di posti di lavoro nell’industria automobilistica attraverso misure che stimolino le vendite di auto.

Attualmente IEA prevede che le vendite complessive di auto nel 2020 saranno inferiori di circa il 15% (o 13 milioni di auto) rispetto al 2019, con i maggiori cali registrati in Europa, Stati Uniti e Cina. Si tratta di una diminuzione pari al doppio di quella registrata durante la crisi finanziaria globale del 2008/2009.

Quota record del mercato complessivo nel 2020 per le auto elettriche

Lo scoppio della pandemia di Covid-19 ha causato un drammatico calo delle vendite di auto elettriche, in Cina pari a quello delle vendite complessive di auto, solo a febbraio si  è registrato un – 60% rispetto al 2019, con 16.000 veicoli elettrici venduti; c’è stata una forte ripresa ad aprile quando è stato raggiunto circa l’80% del livello dell’anno precedente. Negli Stati Uniti, le vendite di auto elettriche nel mese di aprile si sono più che dimezzate.

Eppure non è stato così in tutto il mondo. Le vendite di auto elettriche nei Paesi europei sono state in controtendenza rispetto al mercato complessivo dell’auto per diversi motivi. Il 2020 segna l’anno del raggiungimento del target per le norme sulle emissioni di CO2 dell’Unione Europea, che limitano le emissioni medie di CO2 per chilometro. Inoltre, la Germania ha aumentato i sussidi per l’acquisto di auto elettriche nel mese di febbraio, e anche in Italia i sistemi messi in atto per incoraggiare l’acquisto di auto elettriche hanno iniziato a influenzare il mercato.

Il risultato è stato che l’insieme dei principali mercati europei dell’auto (Francia, Germania, Italia e Regno Unito), ha raggiunto nei primi quattro mesi del 2020 oltre 145.000 vetture elettriche vendute, circa il 90% in più rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.

Le stime dell’IEA dicono che il mercato dell’auto elettrica nel 2020 sarà più positivo di quello del resto dell’industria automobilistica. In diversi paesi il loro acquisto sta diventando sempre più competitivo (considerando tutte le spese tra cui quelle di carburante). Ma i prezzi ancora più alti di quelli delle auto convenzionali, fanno sì che si tratti di un mercato che si basa ancora sul sostegno del governo con incentivi o sgravi fiscali, come avviene in molti paesi. La Cina ha per esempio annunciato che estenderà i sussidi all’acquisto, che aveva originariamente previsto di interrompere quest’anno, fino al 2022 – anche se a un tasso leggermente ridotto. Nel corso del 2020 dovrebbero inoltre uscire circa 100 nuovi modelli di auto elettriche, aumentando la scelta per i potenziali clienti.

IEA stima che le vendite globali di auto elettriche nel 2020 supereranno leggermente il totale del 2019 raggiungendo più di 2,3 milioni e una quota record del mercato complessivo dell’auto superiore al 3%. Il numero totale di auto elettriche in circolazione in tutto il mondo potrebbe così arrivare a circa 10 milioni, ovvero l’1% del parco auto globale.

Vendite globali di auto elettriche per mercati chiave, 2010-2020. Fonte IEA
Vendite globali di auto elettriche per mercati chiave, 2010-2020. Fonte IEA

Naturalmente le risposte politiche dei vari governi alla crisi potrebbero accelerare o meno la transizione verso le auto elettriche. Va infatti considerato che l’industria automobilistica è centrale nell’attività economica in molte delle più grandi economie del mondo, dà lavoro a milioni di persone e ovunque ha subito un duro impatto a causa della pandemia, poiché tutte le principali case automobilistiche hanno interrotto le linee di produzione per un periodo più o meno lungo. I Governi dovranno elaborare ora una risposta adeguata che consenta alla forza lavoro di ricominciare a produrre, rendendo contemporaneamente l’industria dell’auto elettrica un fattore chiave per la ripresa economica.

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